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Allenamento GAG: gli esercizi da fare a casa

Come eseguire un allenamento GAG a casa utilizzando solo una sedia o un tappetino. Vediamo insieme tutti gli esercizi possibili.

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Allenamento GAG: gli esercizi da fare a casa

Come eseguire un allenamento GAG a casa utilizzando solo una sedia o un tappetino. Vediamo insieme tutti gli esercizi possibili.

In questo periodo siamo chiamati nuovamente a stare quanto più possibile in casa e ad uscire solo per motivi di necessità. Come noto, le palestre e i centri sportivi sono chiusi, per cui chi vuole continuare a tenersi in forma è costretto a farlo allenandosi in casa. Con pochi attrezzi indispensabili è possibile riprodurre una piccola palestra tra le mura domestiche. Tuttavia, a volte, per allenarsi bastano anche oggetti che già abbiamo in casa, come ad esempio una sedia che permette di svolgere una serie di esercizi per un allenamento GAG, ossia un allenamento mirato per scolpire gambe, addominali e glutei. Per questo tipo di workout va bene anche solo un semplice tappetino.

Vediamo insieme tutti gli esercizi che possono essere eseguiti.

Esercizi GAG a casa con una sedia

Le zone più “critiche”, soprattutto per le donne, sono pancia, vita, glutei e gambe perché è lì che si accumula maggiormente l’adipe. L’allenamento GAG, accompagnato da una sana alimentazione, permette di agire proprio su queste aree e tonificarle. Non occorre, come detto, andare necessariamente in palestra o avere attrezzi specifici per farlo, vi basterà anche solo una sedia per semplici ma efficaci esercizi: squat, step, affondi, slanci, crunch.

Iniziamo con l’esercizio più semplice da fare con una sedia: lo squat su una gamba. Dopo aver posizionato la sedia di fronte a voi stessi, appoggiate soltanto il tallone del piede sinistro. Una volta trovato il vostro equilibrio – potete aiutarvi tenendo le mani giunte all’altezza degli occhi – procedete con gli squat piegando la gamba destra. Al termine di una prima serie di squat, ripetete l’esercizio alternando le gambe.

Posizionando invece la sedia dietro di voi potete eseguire degli affondi bulgari. Partendo sempre da una posizione eretta, appoggiate il dorso del piede sinistro sulla sedia e, piegando la gamba destra, eseguite uno squat. Per trovare il giusto equilibrio aiutatevi sempre portando le mani giunte in avanti, all’altezza degli occhi.

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Potete usare poi la sedia a mo’ di step. Per fare questo esercizio assicuratevi che la vostra sedia sia resistente. Una volta posizionata la sedia dinanzi a voi, rimanete in posizione eretta con le braccia distese lungo i fianchi, dopodiché poggiate il piede sinistro sulla sedia e, con una spinta, salite con entrambi i piedi sulla sedia. Dunque, scendete nuovamente utilizzando come piede di appoggio sempre il piede sinistro. Ripetete alternando le gambe.

Altri esercizi da eseguire con l’aiuto di una sedia sono gli slanci. Per effettuarli, bisogna posizionarsi in piedi davanti alla sedia, appoggiare le mani sul suo bordo e piegarsi leggermente in avanti, poi, con la gamba destra semi piegata, bisogna portare la gamba sinistra indietro distendendola. L’esercizio va ripetuto, anche in questo caso, alternando le gambe.

Stando invece seduti sul bordo della sedia, con le mani aggrappate nella parte dietro e allungando entrambe le gambe davanti a sé, è invece possibile effettuare un esercizio denominato crunch. Una volta assunta la posizione, il movimento da eseguire è il seguente: allungare e piegare le gambe a mo’ di fisarmonica, inspirando ed espirando. In questo caso, per mantenere l’equilibrio, è necessario fissare un punto davanti a sè per tutta la durata dell’esercizio.

Consigli per un corretto allenamento GAG con la sedia

In base alla vostra preparazione, gli esercizi del circuito GAG possono avere una durata che varia tra i 30 secondi ed 1 minuto. Anche il numero delle sequenze dipenderà dal vostro tipo di preparazione. Questa tipologia di allenamento è consigliata infatti anche a chi è alle prime armi, ma in questo caso è bene tener conto di una serie di accortezze, tra cui quella di non sforzarsi troppo, procedendo con delle ripetizioni brevi ma più frequenti ed evitando movimenti troppo veloci.

Gli esercizi vanno ripetuti da un minimo di 2 volte ad un massimo di 4, facendo una pausa di qualche minuto tra una sequenza e l’altra.

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Per eseguire correttamente i movimenti, è fondamentale mantenere la schiena dritta, l’addome sempre attivo e la pancia in dentro.

Per evitare problemi di equilibrio, invece, è utile fissare dei punti davanti a sè, e, se non basta, appoggiare una mano ad una parete o ad un’altra sedia durante l’esecuzione degli esercizi.

Esercizi con tappetino

Anche avendo a disposizione solo un tappetino, quello che di solito viene utilizzato per eseguire gli addominali, potete svolgere alcuni semplici esercizi del circuito GAG.

Ad esempio, i laterali, da eseguire sdraiandosi di fianco sul tappetino: stendete la gamba, con le dita dei piedi tese verso il basso, e sollevatela fino a formare un angolo di 30 gradi. Eseguite 3 serie da 20 ripetizioni per gamba.

Sempre sdraiati di fianco sul tappetino, potete poi fare i laterali con rotazione, ossia stendendo la gamba ed iniziando a disegnare lentamente piccoli cerchi nell’aria, prima in un senso e poi nell’altro. Ripetete l’esercizio 3 volte per gamba. Tra una serie e l’altra, riposate 10 secondi.

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Anche senza l’aiuto della sedia potete eseguire gli squat. Mettendovi in piedi, con le braccia stese di fronte, piegate le ginocchia e abbassate il sedere fin dove riuscite ad arrivare. Per iniziare, eseguite 3 serie da 10 ripetizioni, poi nei giorni successivi al primo allenamento, aumentate a 15 e poi a 20.

Altro esercizio del circuito GAG da eseguire con il tappetino, è il ponte. Stando in posizione supina, con le gambe piegate, alzate il bacino e contraete i glutei, mettendo le mani il più vicino possibile alle caviglie, fino ad innalzare l’intero busto, senza però caricare le spalle. Ripetete l’esercizio 4 volte.

Anche in questo caso, partite gradualmente. Inizialmente mantenete ogni ponte 10 secondi, successivamente incrementate il tempo a 15 e poi a 20.  

Questi esercizi sono utili per i glutei. Vediamo ora quelli per l’addome.

L’esercizio più adatto è il plank, di cui esistono molte varianti: plank laterale, plank con flessioni, plank con una mano e plank con una gamba sollevata. Vediamo come eseguire un plank semplice.  Partendo da terra, contraete gli addominali, sostenendo il peso del corpo sui gomiti e sulla punta dei piedi per 15-20 secondi. La schiena deve essere completamente piana. E’ consigliato non alzare il sedere. In alternativa, anziché appoggiare i gomiti, potete eseguire il plank con le braccia totalmente stese.

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Anche i calci a forbice sono utili per tonificare l’addome. Per eseguire questo esercizio, stendetevi sul tappetino, poggiando bene le spalle al pavimento, posizionate poi le mani all’altezza della zona lombare. Sollevate dunque in aria le gambe di 15 centimetri circa, e muovetele alternatamente in alto ed in basso, per 20 secondi, riposandone 10 tra un movimento e l’altro. Ripetete la sequenza per 4 volte.

Anche le torsioni sono utili, sia per l’addome che per il bacino. Per eseguirle, separate leggermente le gambe e girate il tronco dalla cintura il più possibile verso destra e poi verso sinistra. Effettuate circa 20 torsioni con le mani sopra il bacino, altre 20 con le mani sulla nuca e poi 20 con le braccia incrociate.

Specifici per le gambe, infine, sono i salti incrociati. Stando in piedi con le gambe aperte, lateralmente, iniziate a fare piccoli salti incrociando le gambe verso l’interno, tornate alla posizione iniziale e poi incrociatele di nuovo al contrario. Eseguite 4 serie da 25 o 30 salti.

Anche la “bicicletta” è utile per le gambe. Mettetevi in posizione supina, assicurandovi che le spalle aderiscano bene al tappetino. Fatto questo, flettete entrambe le gambe a 45º, poi iniziate a muoverle come se steste pedalando su una bici reale. Per facilitare l’esecuzione, potreste afferrarvi con le mani a qualcosa alle vostre spalle, tipo un tavolo pesante o ad un termosifone.

Ultimo esercizio specifico per le gambe, il salto con la corda da eseguire per almeno 10 minuti senza sosta.

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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/sport-fitness-in-forma-formazione-2245029/

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Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio

Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.

Origini del Surrealismo

Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”

Caratteristiche del Surrealismo

Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.

L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.

Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.

Principali Artisti Surrealisti

Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.

Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.

René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.

Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.

Impatto Culturale e Eredità

L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.

Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.

Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]

 

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La compassione fa dormire meglio?

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La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno

La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.

La Scienza dietro la Compassione e il Sonno

Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.

La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.

Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.

Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno

Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso

La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.

2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri

Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.

3. Pratica la Gratitudine

Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.

4. Sviluppa l’Empatia

L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.

5. Pratica la Mindfulness

La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.

6. Fai Volontariato

Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.

La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]

 

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I pregiudizi delle donne over 65

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I pregiudizi delle donne over 65

Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante

Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.

I pregiudizi comuni sulle donne over 65

Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.

Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.

Sfide e opportunità per le donne over 65

Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.

Promuovere una visione più equa e inclusiva

Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.

Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.

E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]

 

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