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Herpes labiale: come prevenirlo e curarlo naturalmente
L’herpes labiale è un’infezione cronica molto comune. Vediamo insieme di cosa si tratta, come curarlo e come prevenirlo.
L’herpes labiale è un’infezione cronica molto comune. Vediamo insieme di cosa si tratta, come curarlo e come prevenirlo.
L’herpes labiale, o “febbre delle labbra”, è un disturbo molto comune. Secondo i dati elaborati dall’OMS, in collaborazione con l’Università di Bristol, questo problema riguarda 3,7 miliardi di persone al mondo al di sotto dei 50 anni. Sebbene non esista una cura definitiva per eliminare il virus dall’organismo, ci sono diversi rimedi naturali per curare il fastidio e lenire il dolore, nonché prevenire la ricomparsa. Scopriamoli insieme.
Cos’è l’herpes labiale?
Prima di passare in rassegna i principali metodi naturali efficaci contro l’herpes labiale, ricordiamo che si tratta di un’infezione cronica causata dal virus herpes simplex (HSV) di tipo 1 (quello che colpisce il viso), che si manifesta con piccole vescicole biancastre o rosse piene di siero, localizzate prevalentemente sulle labbra, che occasionalmente possono comparire nella bocca o nell’occhio. L’ infezione, presente in quasi il 50% della popolazione occidentale, si trasmette per contatto diretto fra persone, tramite le lesioni erpetiche o più raramente attraverso la saliva di portatori sani.
Il soggetto infetto risulta maggiormente contagioso nel periodo in cui si manifestano le vescicole, ma può infettare anche nei giorni prima della comparsa.
Si raccomanda di fare attenzione all’auto-contagio. Spesso infatti capita di contagiare altre parti del corpo, come il naso, l’occhio o i genitali. Per questo motivo è bene non toccare le vescicole e lavarsi spesso le mani, prima e dopo aver toccato oggetti condivisi.
Meno frequente, ma possibile, è la trasmissione con lenzuola, federe, asciugamani, bicchieri o posate.
Le recidive possono essere causate anche da traumi del nervo del trigemino, oppure interventi odontoiatrici, ad esempio dopo una cura canalare o interventi invasivi, ma anche da trattamenti estetici come laser o filler.
I sintomi
L’herpes labiale spesso è asintomatica. La maggior parte degli adulti, infatti, è portatrice di anticorpi senza aver manifestato episodi evidenti della patologia.
Nei casi sintomatici l’infezione si manifesta con vescicole rosse, ripiene di liquido limpido, formicolio, dolore e bruciore nelle zone in cui sono presenti le vescicole, gonfiore e prurito.
Dopo alcuni giorni dall’infezione, possono formarsi piccole croste umide che poi si induriscono e successivamente si staccano facendo sanguinare la pelle fino a che non si rinnova il tessuto cutaneo.
In alcuni soggetti, dopo la comparsa dell’herpes si presentano sintomi di una sindrome para-influenzale come: febbre, dolori muscolari, mal di testa, malessere generale, linfonodi gonfi.
Le cause
Le cause della comparsa dell’herpes labiale sono diverse, tra queste rientrano situazioni di forte stress fisico e psicologico, stanchezza, esposizione al sole o al vento, condizioni ormonali, calo delle difese immunitarie. Generalmente questo fastidio è la diretta conseguenza di un raffreddore. Una volta entrato in contatto con l’organismo, il virus resta lì, poiché il sistema immunitario non riconosce il suo DNA come un pericolo e di conseguenza non lo combatte. In sostanza, il virus si nasconde nei gangli nervosi e gli anticorpi che circolano nel sangue non lo possono attaccare. Per questo motivo non è possibile liberarsene definitivamente. Dopo il primo contagio, il problema si riattiva periodicamente. Sono disponibili, però, farmaci antivirali in grado di accelerare il processo di guarigione, e prevenirne la ricomparsa.
È molto importante, per prevenire e curare il problema, ravvivare il sistema immunitario con sport e con una dieta sana e ricca di vitamine (soprattutto vitamina C).
Rimedi naturali contro l’herpes labiale
Non esiste, come detto, un unico ed efficace metodo per curare l’herpes labiale. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve da sé nel giro di una settimana senza gravi problemi grazie all’aiuto di farmaci antivirali, ad esempio pomate a base di aciclovir, da applicare più volte al giorno.
Tuttavia, esistono anche diversi rimedi naturali che velocizzano la guarigione e aiutano a prevenire la ricomparsa del problema. Tra questi citiamo il balsamo labbra con miele di manuka, burro di karitè e burro di cacao. Si tratta di un rimedio cosmetico che, oltre a velocizzare la guarigione, evita infezioni batteriche nella zona colpita dall’eruzione cutanea. Anche l’olio di neen è un ottimo rimedio contro la febbre delle labbra in quanto è ricco di proprietà antibiotiche ad ampio spettro, a scopo sia preventivo che curativo; è utile contro vari disturbi di natura virale. Ci vengono in aiuto anche alcuni composti come la propoli, l’echinacea, la calendula o la camomilla, molto efficaci contro questo fastidioso e antiestetico problema grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche e disinfettanti. Costituiscono un buon rimedio anche gel o stick all’aloe. La pianta dell’aloe è infatti dotata di numerose proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e immunostimolanti, che consentono un miglioramento delle lesioni e una più veloce guarigione.
Per curare e nascondere lo sfogo causato dall’infezione sono di aiuto anche i cerotti per l’herpes, i quali, applicati direttamente sulla zona interessata, leniscono il bruciore e prevengono il rischio di infezione creando una barriera di protezione dagli agenti esterni. Anche il ghiaccio o il freddo possono risultare efficaci contro l’herpes, perché aiutano a ridurre l’infiammazione nel momento in cui si avverte la sensazione di prurito tipico dell’herpes. Infine, rientrano tra i rimedi per alleviare il fastidio anche l’applicazione di dentifricio, aglio, miele, o aceto.
In caso di esposizione al sole, si raccomanda di proteggersi dai raggi ultravioletti utilizzando stick con fattore di protezione solare. L’eccessiva esposizione ai raggi solari è uno dei fattori scatenanti dell’herpes labiale. Stare a lungo al sole senza protezione può infatti disidratare le labbra e farle seccare e lacerare con facilità. Le lacerazioni sullo strato superficiale della pelle fanno venire meno la difesa dagli attacchi virali e favoriscono la replicazione del virus dell’herpes labiale.Questi stick devono essere utilizzati tutto l’anno, non solo d’estate, perché il sole colpisce la nostra pelle sempre.
Per trattare l’infezione da herpes labiale e prevenirla sono efficaci anche gli integratori a base di echinacea (pianta dalla forte azione immunostimolante), quelli a base di Vitamina C (dalla forte azione immunostimolante e antiossidante) e quelli a base di L-lisina (amminoacido utile per accorciare la durata dell’infezione herpetica, perché interferisce con la replicazione).
Infine, anche assumere ciclicamente dei fermenti lattici può essere utile perché aiutano a mantenere sempre in salute il nostro intestino, dandoci un valido sostegno per combattere le infezioni.
Cose da non fare e cibi da evitare
In caso di herpes labiale, è bene evitare il consumo di alcuni alimenti quali arachidi, mandorle o cioccolato perché contengono l’amminoacido L-argininina che favorisce la replicazione del virus. Al contrario, bisogna assumere cibi ricchi di L-lisina che inibisce la replicazione del virus dell’herpes labiale. Questo amminoacido è presente in grandi quantità in: pollame, pesce, verdure e legumi.
Bisogna poi evitare dolci e alimenti troppo raffinati in quanto indeboliscono ulteriormente il sistema immunitario.
Sebbene siano consigliati cibi ricchi di vitamina C, è meglio evitare il consumo di agrumi perché la loro acidità potrebbe irritare la parte infetta. Da preferire: verdura a foglia verde scuro, asparagi, kiwi, broccoli o cavoli di bruxelles.
In caso di herpes labiale va evitato l’utilizzo di creme a base di cortisone per ridurre il dolore o il prurito in quanto favoriscono la replicazione del virus.
Infine, non bisogna schiacciarsi le pustole. Questo atteggiamento, molto comune, rischia di far propagare il virus contenuto all’interno delle pustole e soprattutto favorire la comparsa di ulteriori infezioni della pelle.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/labbra-trattamento-labbra-rossetto-3141753/]
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Da cosa dipendono gli infarti?
Da cosa dipendono gli Infarti: Cause, Fattori di Rischio e Prevenzione
Gli infarti, noti anche come attacchi di cuore, rappresentano una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo. Queste gravi condizioni mediche possono colpire improvvisamente e avere conseguenze devastanti sulla salute di una persona. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per prevenirli efficacemente e proteggere la salute del cuore. In questo articolo, esamineremo attentamente da cosa dipendono gli infarti, esplorando le cause sottostanti, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione.
Cause degli Infarti:
Gli infarti si verificano quando il flusso sanguigno verso una parte del cuore viene interrotto, spesso a causa dell’occlusione di una delle arterie coronarie. Le principali cause di questo blocco includono:
1. Aterosclerosi: Questa è la causa più comune degli infarti. L’aterosclerosi si verifica quando le pareti delle arterie si ispessiscono a causa dell’accumulo di grasso, colesterolo e altre sostanze, formando placche. Se una di queste placche si rompe, può causare la formazione di un coagulo di sangue che ostruisce l’arteria.
2. Trombosi: La formazione di coaguli di sangue all’interno delle arterie coronarie può portare a un’occlusione improvvisa e completa del flusso sanguigno al cuore.
3. Spasmo Coronarico: In alcuni casi, le arterie coronarie possono sperimentare spasmi improvvisi e temporanei, riducendo il flusso di sangue al cuore e causando un infarto.
4. Embolia: Un embolo, un coagulo di sangue o una massa di tessuto grumoso, può viaggiare attraverso il flusso sanguigno e bloccare una delle arterie coronarie, causando un infarto.
5. Patologie Cardiache Congenite: Alcune persone possono essere più suscettibili agli infarti a causa di difetti cardiaci congeniti che influenzano il flusso sanguigno al cuore.
Fattori di Rischio:
Oltre alle cause immediate degli infarti, diversi fattori di rischio aumentano significativamente la probabilità di sviluppare questa condizione. Questi includono:
1. Ipertensione: La pressione sanguigna elevata aumenta lo stress sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di aterosclerosi e infarti.
2. Colesterolo Elevato: Livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Fumo di Sigaretta: Le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta danneggiano le pareti delle arterie e aumentano il rischio di coaguli di sangue.
4. Diabete: L’iperglicemia associata al diabete danneggia le arterie e aumenta il rischio di aterosclerosi e infarti.
5. Obesità: L’eccesso di peso aumenta lo stress sul cuore e può contribuire a condizioni come ipertensione, diabete e colesterolo elevato.
6. Sedentarietà: L’attività fisica regolare aiuta a mantenere la salute del cuore e riduce il rischio di infarti.
7. Stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente la salute del cuore e aumentare la pressione sanguigna.
8. Età e Sesso: L’età avanzata e il sesso maschile sono fattori di rischio noti per gli infarti, anche se le donne possono essere a rischio dopo la menopausa.
Prevenzione degli Infarti:
La prevenzione degli infarti è fondamentale per ridurre il rischio di gravi complicazioni cardiache. Alcune strategie efficaci includono:
1. Adozione di uno Stile di Vita Salutare: Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, insieme all’esercizio regolare, può ridurre il rischio di infarti.
2. Controllo dei Fattori di Rischio: Monitorare e gestire la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e il diabete può aiutare a prevenire la formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Cessazione del Fumo: Smettere di fumare è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di infarti e migliorare la salute generale del cuore e dei polmoni.
4. Assunzione di Farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per controllare la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo o gestire altre condizioni mediche che aumentano il rischio di infarti.
5. Monitoraggio Regolare della Salute: Sottoporsi regolarmente a controlli medici può consentire di individuare precocemente eventuali fattori di rischio o problemi cardiaci e intervenire tempestivamente.
6. Gestione dello Stress: Pratiche come la meditazione, lo yoga e l’esercizio possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere la salute del cuore.
Gli infarti rappresentano una grave minaccia per la salute cardiovascolare e possono avere conseguenze fatali se non trattati tempestivamente. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per adottare misure preventive efficaci e proteggere la salute del cuore. Con uno stile di vita sano, il controllo dei fattori di rischio e un attento monitoraggio della salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di infarti e vivere una vita più lunga e sana.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/attacco-di-cuore-malattia-salute-7479253/]
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Quale fine fanno gli strumenti chirurgici usati in sala operatoria?
Il Destino degli Strumenti Chirurgici Usati in Sala Operatoria: Processi e Normative da Conoscere
Nel mondo della sanità, ogni aspetto del processo medico viene attentamente considerato, incluso il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria. Questa è una questione di sicurezza, igiene e responsabilità ambientale. In questo articolo, esploreremo i processi e le normative che regolano il trattamento degli strumenti chirurgici dopo l’uso, offrendo una panoramica completa su quale fine facciano.
L’importanza del Corretto Trattamento degli Strumenti Chirurgici
Gli strumenti chirurgici sono essenziali per l’esecuzione di procedure mediche sicure ed efficaci. Tuttavia, dopo ogni utilizzo, è fondamentale trattarli in modo appropriato per evitare rischi per la salute dei pazienti e degli operatori, nonché per garantire la conformità normativa e la sostenibilità ambientale.
Processi di Sterilizzazione e Sanificazione
Dopo ogni intervento chirurgico, gli strumenti devono essere accuratamente puliti, sterilizzati e sanificati. Questo processo è cruciale per eliminare qualsiasi contaminazione batterica o virale e prevenire la trasmissione di infezioni. Le strutture sanitarie seguono rigorosi protocolli per garantire che gli strumenti siano trattati in modo sicuro ed efficace.
Sterilizzazione Autoclave: Il Metodo Standard
La sterilizzazione mediante autoclave è uno dei metodi più comuni utilizzati per trattare gli strumenti chirurgici. Questo processo implica l’esposizione degli strumenti al vapore ad alta pressione e temperatura, uccidendo batteri, virus e altri microrganismi patogeni. Le moderne autoclavi sono dotate di avanzate tecnologie di monitoraggio e registrazione per garantire la completa sterilità degli strumenti.
Rigide Normative e Standard di Sicurezza
Le normative e gli standard di sicurezza nella gestione degli strumenti chirurgici sono rigorosi e ben definiti. Le autorità sanitarie locali e internazionali impongono regole stringenti per garantire la sicurezza e la conformità normativa. Le strutture sanitarie devono rispettare queste normative e sottoporsi a ispezioni regolari per assicurare il rispetto dei requisiti.
La Responsabilità Ambientale: Riciclo e Smaltimento
Oltre alla sicurezza e all’igiene, la responsabilità ambientale è un aspetto cruciale nella gestione degli strumenti chirurgici. Gli strumenti monouso, quando possibile, dovrebbero essere composti da materiali biodegradabili o riciclabili. Gli strumenti riutilizzabili devono essere trattati in modo da minimizzare l’impatto ambientale. Le pratiche di riciclo e smaltimento sicuro sono essenziali per ridurre l’inquinamento e preservare l’ambiente.
Innovazioni Tecnologiche per una Gestione Più Efficiente
L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il settore della gestione degli strumenti chirurgici. Dalle avanzate autoclavi ai sistemi di tracciabilità RFID (Radio Frequency Identification), le nuove tecnologie consentono una gestione più efficiente degli strumenti, migliorando la sicurezza, riducendo i tempi di trattamento e ottimizzando le risorse.
Sicurezza, Conformità Normativa e Sostenibilità
Il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria è una questione complessa che coinvolge sicurezza, conformità normativa e sostenibilità. È essenziale che le strutture sanitarie rispettino rigorosi protocolli per garantire la sterilizzazione e la sanificazione degli strumenti, oltre a seguire le normative ambientali per il riciclo e lo smaltimento sicuro. Solo attraverso una gestione responsabile e consapevole degli strumenti chirurgici possiamo garantire interventi medici sicuri, igienici e sostenibili per il bene dei pazienti e dell’ambiente.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/chirurgia-ospedale-medico-cura-1822458/]
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Quale cura per le ragadi?
Quale Cura per le Ragadi della Pelle: Rimedi Efficaci e Consigli Utili
Le ragadi della pelle sono uno dei problemi dermatologici più comuni che affliggono le persone di tutte le età. Queste piccole crepe o fenditure nella pelle possono verificarsi in varie parti del corpo, ma sono più comuni sulle mani, sui piedi e sulle labbra. Le ragadi possono essere dolorose e fastidiose, e se non trattate adeguatamente, possono peggiorare e causare complicazioni. Fortunatamente, esistono diverse cure efficaci per le ragadi della pelle che possono aiutare a lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. In questo articolo, esploreremo le cause delle ragadi della pelle e forniremo consigli utili e rimedi naturali per trattarle in modo efficace.
Cause delle Ragadi della Pelle
Prima di esaminare le cure per le ragadi della pelle, è importante capire le cause sottostanti di questo problema. Le ragadi possono essere causate da una serie di fattori, tra cui:
1. Pelle Secca: La mancanza di idratazione è una delle cause principali delle ragadi della pelle. La pelle secca è più suscettibile alle crepe e alle fenditure, specialmente nelle zone soggette a maggiore attrito, come le mani e i piedi.
2. Esposizione agli Agenti Atmosferici: L’esposizione prolungata al freddo, al vento e alla luce solare può contribuire alla formazione di ragadi sulla pelle.
3. Attività Ripetitive: L’uso eccessivo delle mani, ad esempio durante lavori manuali o sport come l’arrampicata su roccia, può causare ragadi.
4. Carenza Nutrizionale: Una dieta carente di vitamine e minerali essenziali, come la vitamina A, la vitamina E e lo zinco, può influenzare la salute della pelle e aumentare il rischio di ragadi.
5. Condizioni Dermatologiche: Alcune condizioni della pelle, come l’eczema e la psoriasi, possono rendere la pelle più suscettibile alle ragadi.
Cura e Trattamento delle Ragadi della Pelle
1. Idratazione Adeguata
Mantenere la pelle ben idratata è fondamentale per prevenire e trattare le ragadi. Applicare regolarmente una crema idratante ricca di agenti emollienti come la vaselina, la glicerina o l’acido ialuronico può aiutare a ripristinare l’umidità della pelle e a ridurre la secchezza.
2. Protezione Solare
L’applicazione di una crema solare con un elevato SPF può aiutare a proteggere la pelle dalle aggressioni dei raggi UV, riducendo così il rischio di ragadi causate dalla luce solare.
3. Esfoliazione Dolce
L’esfoliazione regolare può contribuire a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, favorendo la guarigione delle ragadi. Tuttavia, è importante utilizzare esfolianti delicati per evitare di irritare ulteriormente la pelle.
4. Bagni e Doccie Tiepide
Evitare l’uso di acqua calda e detergenti aggressivi durante il bagno o la doccia, poiché possono privare la pelle dei suoi oli naturali protettivi, peggiorando così le ragadi.
5. Applicazione di Oli Naturali
Gli oli naturali come l’olio di cocco, l’olio di mandorle e l’olio di jojoba possono aiutare a lenire e idratare la pelle, riducendo il dolore associato alle ragadi e promuovendo la guarigione.
6. Cerotti Protettivi
Nei casi in cui le ragadi sono particolarmente dolorose o profonde, l’applicazione di cerotti protettivi può aiutare a proteggere la pelle e a favorirne la guarigione.
7. Integratori Alimentari
Integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e minerali essenziali può aiutare a migliorare la salute della pelle e a ridurre il rischio di ragadi. Inoltre, l’assunzione di integratori di vitamine e minerali può essere utile per compensare eventuali carenze nutrizionali.
8. Consultare un Dermatologo
Se le ragadi persistono nonostante l’uso di rimedi casalinghi e trattamenti topici, è consigliabile consultare un dermatologo. Il medico può valutare la gravità del problema e raccomandare trattamenti più specifici, come creme a base di corticosteroidi o terapie laser.
Le ragadi della pelle possono essere fastidiose e dolorose, ma con le giuste cure e trattamenti, è possibile lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. Mantenere la pelle ben idratata, proteggerla dagli agenti atmosferici e adottare una dieta equilibrata sono passi fondamentali per prevenire le ragadi. Tuttavia, se le ragadi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un dermatologo per una valutazione e un trattamento più specifico. Con le cure adeguate, è possibile ottenere sollievo dai sintomi delle ragadi e ripristinare la salute della pelle.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/mani-vecchio-vecchiaia-anziano-2906458/]
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