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Giorgia Meloni scende in piazza a palazzo Chigi – Video
Giorgia Meloni scende in piazza con i parlamentari di Fratelli d’Italia per protestare contro le decisione del Premier Giuseppe Conte per la famosa Fase 2.
Giorgia Meloni scende in piazza con i parlamentari di Fratelli D’Italia, contro le decisione del governo per la Fase 2.
Ognuno munito di guanti e mascherina e a distanza di due metri. Fratelli d’Italia scende in piazza con Giorgia Meloni per dare voce agli innocenti, ovvero quelle categorie che con il protrarsi delle chiusure potrebbero non aprire più le loro attività.
In piazza a Palazzo Chigi sono scesi circa in 70 tra parlamentari di FdI e consiglieri regionali del Lazio. Una protesta organizzata da Giorgia Meloni, sul metodo utilizzato dal Presidente Giuseppe Conte per la famosa Fase 2. Ogni persona in piazza aveva in mano o una bandiera dell’Italia o i cartelloni che riportavano le diciture delle categorie a rischio: “artigiani”, “tassisti”, “addetti alle mense”, “ballerini”, “gestori di pizzerie”, “geometri”, “ambulanti”, “balneari”, “agenti di commercio”, ” ristoratori” e tanti altri ancora.
” Migliaia di italiani nelle ultime ore ci hanno chiesto di scendere in piazza, ci hanno chiesto di avere la possibilità di raccontare il loro dissenso, di raccontare le loro paure” Dice la Meloni. “I cittadini vogliono delle risposte dalla politica” continua la leader di Fratelli D’Italia. Aggiunge anche “Noi la fase due la vogliamo votare e discutere in Parlamento, non staremo a guardare“.
FONTE FOTO: www.facebook.com/pg/giorgiameloni.paginaufficiale/photos/?ref=page_internal
Leggi anche Fase 2: ecco il calendario delle riaperture delle attività.
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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto
Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto
Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.
Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.
Il diverbio
La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.
Mancanza di prove concrete
Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.
La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.
Sport e razzismo
La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]
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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo
Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.
La Cronaca dell’Incidente
La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.
Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.
Le Cause dell’Incidente
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Implicazioni e Conseguenze
L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.
Misure di Prevenzione e Sicurezza
Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.
L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.
[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]
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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Il matrimonio tra spazio e IA
Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.
Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale
1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.
2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.
3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.
4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.
Vantaggi dell’IA nei satelliti
– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.
– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.
– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.
Sfide e considerazioni etiche
Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:
– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.
– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.
– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.
Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]
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Pierantonio
1 Maggio 2020 at 23:56
Faccio seguito a GAETANO PALOMBINO . In testa c’è il cosi detto ministro per le innovazioni pentastellata discesa da Torino dove aveva fatto di tutto e di più per sprecare denaro dei cittadini . Ce la siamo tolta dai piedi e Torino , ma ancora peggio adesso fa danni a tutta la nazione .
Michele
29 Aprile 2020 at 21:52
Buongiorno, io non sono un politico e di politica non ne so molto purtroppo, ma vorrei capire una cosa: come mai quando c’è da lavorare i parlamentari non li vedi mai, quando c’è da prendere una decisione di tagliare i costi di certi parlamentari non ci sentono, quando devono decidere che i soldi che la gente aveva donato con i messaggi per i terremotati nessuno si è mosso ma ora sono i piazza? sono lì forse perchè temono che se alcune ditte chiudono rischiano di non prendere più gli stipendi? da quando si preoccupano delle persone? Se siete così preoccupati diminuitevi subito gli stipendi e restituire i soldi rubati… Dovreste vergognarvi… Farvi propaganda in questo momento difficile per tutti. Dovreste sostenere il governo perchè è questo che fa un vero italiano…. Magari non tutte le scelte saranno condivise e giuste ma chi lo può dire in questo momento, fatto sta che comportarsi così non aiuta nessuno se non mettere odio ovunque e in questo momento non ne abbiamo bisogno. Stringiamo i denti che non è finita cappio…. Cosa vi aspettate con questo circo in piazza che Conte dica ok abbiamo scherzato è tutto finito tornate al lavoro? e poi? Ripiombiamo nel caos quando ci accorgiamo che finiamo nuovamente nel mezzo del disastro e allora si che non riapriamo più le nostre attività. Questo è il mio pensiero… chiedo scusa se posso involontariamente aver offeso qualcuno. Michele T.
antonio
1 Maggio 2020 at 00:43
Rispondo a quello di Michele ma potrei farlo anche per quasi tutti gli altri commenti che seguono.
Qui non si tratta di impedire a qualcuno di fare il mestiere di politico o di capire o meno di politica (ricordatevi che è sempre valido il detto “se non fai o ti interessi di politica, la fanno gli altri anche per te e non è detto che lo facciano nel tuo interesse”) ma di vedere se lo fa nel modo migliore, cioè nell’interesse dei cittadini e delle istituzioni di rappresentanza, soprattutto in questo momento di gravità eccezionale.
Ebbene, io credo che non sia così: le continui provocazioni, strumentalizzazioni, assalti all’arma bianca operati da taluni leader e relativi partiti, prevalentemente dell’opposizione,, dimostrano che l’unico scopo di questi personaggi sia non quello di aiutare a far sì che il Paese esca velocemente dalla gravissima congiuntura in cui versa, e quindi aiutare i concittadini, ma solo sfruttare la ghiottissima occasione, in cui molti sono esasperati a prescindere, ed è naturale, per monetizzare al massimo. Cosa intendo? Ma che più si urla e più si fa apparire che si fa qualcosa di tremendamente importante; mentre di fatto si garantisce a se stessi solo di rimanere all’infinito in Parlamento, con stipendi da urlo. Tra l’altro, accusando gli altri di occupare le poltrone !!! Detto da chi? Da personaggi che sono in Parlamento da decenni, e quindi occupano le poltrone esattamente come gli altri che accusano con la bava alla bocca.
Il guaio grosso è che molti elettori paiono gradire parecchio questa “politica” (basta guardare il salto in avanti fatto da Fratelli d’Italia) il cui unico scopo è far saltare il banco fottendosene del danno al Paese che, almeno in questo momento, creerebbero.
E lavora a questo fine anche qualcuno della maggioranza che, se si andasse a votare oggi, garantirebbe forse solo a se stesso di rientrare in parlamento.
Quindi, interessiamoci sempre più di politica (io non ho mai avuto tessere di partito in tasca) e usiamo il buon senso e la capacità critica, come dimostra di aver fatto Michele e la maggior parte di quelli che in seguito hanno rilasciato commenti.
ambrogio
29 Aprile 2020 at 18:42
Ma quando capirete che TUTTI i nostri politici sono dei fantocci mossi dalla finanza internazionale ? Chi ha firmato i Trattati dal 1982 ad oggi ha svenduto e tradito l’Italia relegandola a ruolo di colonia. Solo il popolo può salvare questo paese ma occorre pagare un prezzo altissimo, diversamente meglio tacere se non si è in grado di operare in un certo modo. Abbiamo bisogno del fare e non di proteste inutili.
ambrogio
29 Aprile 2020 at 18:36
L’unica cosa sensata è uscire da chi ci sta distruggendo ma evidentemente NON conviene.
Domenico D'Alessandro
29 Aprile 2020 at 17:30
L’istigazione all’odio con strumentalizzazioni vuote e prive di una responsabile e concreta proposta verso un governo impegnato in una impensabile situazione emergenziale, rappresenta esattamente quello che “”IO SONO GIORGIA”” rappresenta oggi in Italia: “”IL NULLA””
SABBIONI CLEARDO
29 Aprile 2020 at 17:28
Cleardo
O limpressione che sia la Meloni e Salvini e tutta la stampa di destra più due terzi di quella detta rosetta, perchè di sinistra non esiste più, a stare a far polemiche di continuo e offendere Conte e il suo governo non trovate altre cose da fare, potreste ingaggiare anche l’altro Matteo poi almeno portare un po di spesa a chi non c’è la e anche pagargliela con quello che prendete senza meritarvelo sarebbe molto meglio,poi vorrei anche dirvi che del casino c’è ne abbastanza e vergognarsi un ber po
sarebbe normale, ma pensate di continuare ancora. Grazie Cleardo Sabbioni
CRISTINO MICHELE
29 Aprile 2020 at 17:20
Cara Giorgia,
non abbiamo visto nessun parlamentare, neanche del suo partito, fare la proposta o quantomeno dare l’esempio di devolvere il 75% dello stipendio e altre vergognose indennità che percepite senza ritegno, pagate anche nel momento del corona virus da noi contribuenti. Il popolo Italiano ha bisogno di cose concrete non di sfilate di piazza , o peggio ancora di conferenze stampe e comunicati mediatici governativi, non ci servono a nulla; lo stesso messaggio vale per il caro Presidente della Repubblica, stiamo pagando anche lui e tutto il quirinale.
In piazza fra poco ci andremo noi Italiani, contribuenti, se voi politici, tutti, non cambiate atteggiamento nei confronti del popolo. E’ finito il tempo delle prese in giro, ma a quanto vediamo non lo avete ancora capito. Lo capirete a breve.
ambrogio
29 Aprile 2020 at 18:34
La Meloni segue indirettamente Berlusconi, non chiede l’uscita dalla U.E. perché al centro destra non conviene ma prende sistematicamente in giro il popolo protestando per cose che sa benissimo di non poter ottenere.
E’ quanto esprima oggi la ipocrita classe politica Italiana.
Gaetano Palombino
29 Aprile 2020 at 16:52
La Meloni,è la donna che ci vorrebbe per un popolo sottomesso a tutti gli imbrogli e compromessi della sinistra che ha distrutto tutto dell’Italia,dall’educazione,all’orgoglio di essere italiani e ci sta MANDANDO SEMPRE PIU’ IN MISERIA E SOTTOMISSIONE ALL’E.U..
paolo virgilio
29 Aprile 2020 at 16:50
in un momento così difficile per il paese con tanti problemi per i cittadini, l’on.Meloni non ha altro da fare che protestare con i suoi parlamentari senza fare proposte concrete.
Gaetano Palombino
29 Aprile 2020 at 16:58
Egr. Virgilio,le proposte le ha fatte;ma i “governanti” le hanno tutte respinte a prescindere.Purtroppo,Lei non avrà notato che nel caos ci siamo perché da dittatore,senza passare per le camere,Conti fa solo decreti;e in barba a Lei e tutti gli italiani poveri,spende somme enormi per ben 450 consiglieri per la pandemia.Diciamo che forse????,li paga solo 100.000 euro in 3-4 mesi;lo sa quanti sono? io lo so: ben 45,000.000,00 di euro. La Meloni lo farebbe con Salvini da soli,come ha fatto Malta, e tanti altri paesi.