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Animali: i cani potrebbero sopravvivere senza l’uomo?

Se l’umanità scomparisse come se la caverebbero i cani? Sarebbero più felici senza di noi? Rispondono gli esperti del settore.

Se l’umanità scomparisse come se la caverebbero i cani? Sarebbero più felici senza di noi? Rispondono gli esperti del settore.

Come se la caverebbero i cani se l’umanità scomparisse di colpo lasciandoli liberi? A questa domanda ha provato a rispondere la redazione di LiveScience che ha intervistato alcuni esperti del settore.

Animali: come starebbero i cani senza gli umani?

Il cane è da sempre considerato il miglior amico dell’uomo, ma come starebbero i cani senza di noi? Come cambierebbe la loro vita senza gli umani? Sulla questione si è interrogata la redazione di LiveScience che ha intervistato alcuni esperti del settore per provare a ricostruire il destino dei nostri amici a quattro zampe nell’ipotesi apocalittica di una nostra scomparsa. Due anni fa sull’argomento è stato pubblicato anche un libro “I cani senza di noi” ad opera della filosofa ed esperta di bioetica Jessica Pierce e di Mark Bekoff.

Interpellata da Live Science, Jessica Pierce ha dimostrato di avere le idee molto chiare sulla questione “Come farebbero i cani senza di noi?”. Secondo la filosofa, non farebbero alcuna fatica a sopravvivere e adattarsi al nuovo mondo: “I cani sono lupi e hanno ancora gran parte del loro repertorio comportamentale, quindi sanno andare a caccia ma anche nutrirsi di cadaveri, se serve”, ha spiegato. In caso di un’eventuale scomparsa degli esseri umani i cani “riavvolgerebbero” il nastro della loro domesticazione, recuperando rapidamente le abitudini necessarie a procurarsi il cibo. In sostanza, vivrebbero come fanno le specie selvatiche. La studiosa ha però aggiunto che non tutti i cani sopravviverebbero a questa transizione. Alcune razze, meno fortunate, come il bulldog o il carlino (quelle con il muso piatto), che sono più esposte a problemi respiratori, farebbero più fatica ad andare a caccia.

Si pone poi la questione delle code: alcune razze non ce l’hanno o ce l’hanno troppo corta per poterla usare come strumento di comunicazione. Ciò costituirebbe un ostacolo alla socialità di alcuni cani come il bobtail e il già citato bulldog.

Inoltre, gli esperti hanno spiegato che senza la presenza di noi umani i cani potrebbero sfogare i propri istinti riproduttivi come pare a loro e ciò porterebbe a un “rimescolamento” di caratteri. Di conseguenza, le razze pure sparirebbero molto in fretta.

Sarebbero più felici senza di noi e le nostre attenzioni?

Gli studiosi si sono chiesti anche se senza di noi e le nostre attenzioni i cani sarebbero più felici. Anche in questo caso la risposta è affermativa. Secondo Friederike Range dell’Università di Vienna, per i cani è molto più importante avere il cibo sempre a disposizione che ricevere una carezza o una parola dolce. All’inizio i cani abituati a stare in casa potrebbero sentire la nostra mancanza, poi il loro problema principale potrebbe diventare procurarsi il cibo in autonomia. Tuttavia, finché ci sarà qualcosa da mettere sotto i denti, i cani potrebbero essere felici anche senza di noi.

Della stessa idea è anche Jessica Pierce, la quale ha aggiunto che i cani sarebbero più felici anche se fossero liberi dalle restrizioni che gli imponiamo noi umani, ad esempio in un ambiente domestico, quando tendiamo a sopprimere molti dei loro comportamenti che per noi risultano “scomodi”, tra cui anche la loro tendenza a scavare o a fare pipì dove è necessario, e non solo dove non sporcano.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/cani-animali-domestici-animali-4477058/

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