Il calore della gatta funziona in modo particolare, diverso dalle altre tipologie di animale. Vediamo insieme come funziona questa fase e quanto dura.
Negli ultimi anni, grazie a una serie di studi appropriati, si sono potute ampliare le conoscenze della medicina felina e soprattutto conoscere in maniera più dettagliata le problematiche riproduttive che riguardano i gatti. Infatti, è stato scoperto che c’è un’impossibilità di accoppiarsi in alcuni periodi, in ragione di motivazioni ben precise.
Innanzitutto, devi sapere che il ciclo riproduttivo di una gatta è molto differente da quello di qualsiasi altra tipologia di animale. Nello specifico, la sua attività sessuale inizia tra i 5 e i 6 mesi di età e solitamente si ripresenta ogni anno durante uno o due mesi, dopo il solstizio d’inverno e termina circa due mesi dopo il solstizio d’estate.
Queste tempistiche piuttosto precise sono legate alle variazioni di concentrazione di un ormone presente nella gatta chiamato melatonina. La concentrazione di questo ormone è legata all’esposizione dei raggi solari ed in particolar modo quando le giornate si allungano, il suo livello è basso per cui la gatta può presentare il calore. Viceversa, quando le giornate si accorciano la melatonina aumenta e la gatta entra in un periodo di riposo, che dal punto di vista medico viene conosciuto come anestro stagionale. Questa sua predisposizione sessuale viene manifestata in maniera molto evidente dalla gatta, anche se con modalità differenti a seconda della razza.
Alcuni protocolli per stimolare il calore della gatta e l’ovulazione
Continuando nel nostro viaggio verso la conoscenza della sessualità di questo felino, devi sapere che l’ovulazione è un fenomeno che viene indotto dai ripetuti accoppiamenti durante le prime giornate del calore della gatta. Inoltre, si mantiene attiva non oltre le 50 ore dopo l’accoppiamento.
Tuttavia, ci sono stati alcuni studi che hanno dimostrato come l’ovulazione si possa presentare anche in assenza di accoppiamento. Sempre nell’ambito degli stessi studi scientifici, che si sono resi necessari anche per aiutare alcune specie selvatiche ad evitare l’estinzione, si sono scoperte una serie di problematiche riproduttive.
Questo ha permesso di sviluppare dei protocolli medici che inducono il calore della gatta e quindi l’ovulazione. Uno dei protocolli più diffusi ed utilizzati è quello di prevedere l’applicazione di un impianto sottocutaneo a lento rilascio a base di deslorelina. Naturalmente ha un effetto stimolante sulla produzione degli ormoni responsabili dell’attività riproduttiva.
È stato anche dimostrato che, per ottenere dei risultati ottimali, questo impianto deve essere inserito nella cosiddetta regione paraombelicale, anche perché è di più facile palpazione e rimozione.
Ovviamente il principale consiglio che ti diamo nel caso tu stia valutando questa opportunità, è quello di rivolgerti ad un medico veterinario che conosce in maniera adeguata il sistema riproduttivo della gatta e quindi ti aiuterà nell’utilizzo di questi farmaci qualora fossero necessari.
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