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Come dimostrare di essere il proprietario di un cane

Ecco i requisiti che bisogna avere per dimostrare di essere il padrone di un cane, ovvero chi ha acquisito l’animale e si trova in suo possesso in modo legale.

Secondo il regolamento della Fci, “Federazione Cinologica Internazionale” la definizione di “proprietario di un cane” individua la persona che ha acquisito l’animale che si trova in suo possesso in modo legale.

Nel caso in cui il cane sia invece finito presso una persona terza, qual è il modo legale per rientrarne in possesso?? Ecco una serie di consigli utili.

La dimostrazione della proprietà

Quando il vostro cane finisce nelle mani di una terza persona e questa non intende rinunciar al suo possesso, possono crearsi dei problemi ed è quindi necessario “provare” di essere il legittimo proprietario dell’animale. Tra le varie possibilità per l’effettuazione di questa dimostrazione ci sono anche il pedigree e l’iscrizione del cane all’anagrafe regionale. Quest’ultima è una banca dati nella quale i cani sono iscritti e identificati grazie ad un microchip che viene impiantato all’animale e è legato in maniera indissolubile al proprietario oppure al detentore.

Pur con questa definizione tuttavia, l’animale non è un bene “registrato”, in quanto l’anagrafe dei cani è stata creata soprattutto in modo da attribuire le eventuali responsabilità dei danni provocati dal cane stesso e i doveri di chi registra l’animale. Oltre che il concetto di proprietà esiste infatti anche quello indicato come “possesso”, che differisce dal precedente in quanto non rappresenta un diritto, ma solo una “situazione di fatto”.

In questo caso chi dispone del cane, lo utilizza con gli stessi poteri che sono conferiti al proprietario. Per questo un proprietario, che sia stato “spogliato” del possesso di cane e che lo ritrovi in possesso di una terza persona, ha il diritto di chiederne la restituzione, ma per far questo deve provare in giudizio il suo diritto in modo legittimo. Nello stesso tempo, se una persona diversa ha ottenuto il possesso del cane in buona fede, non è obbligata a dimostrarne il possesso in quanto il possesso vale come “titolo” di proprietà.

Nel caso in cui il proprietario del cane riesca a dimostrare il proprio diritto di “proprietà”, l’onere del titolo di detenzione o di possesso del cane, se il detentore vuole continuare a detenerne la proprietà, spetta all’attuale possessore. Tra i motivi dell’opposizione possono citarsi l’attribuzione del cane come deposito per un periodo oppure in via negoziale.

Le prove documentali del padrone di un cane

Come già detto sia il pedigree del cane che l’Iscrizione all’anagrafe sono considerate prove documentali, ma se ne deve dimostrare la “veridicità” nel momento in cui vengono esibite. Come prova documentale con maggiore validità si può produrre una fattura di acquisto, la cui data risulti precedente a quella della “controversia” e che sia sottoscritta sia dal venditore che dalla persona che effettua l’acquisto, Inoltre questa fattura non deve essere superata da un altro eventuale contratto con data posteriore. Per dirimere la controversia è valido anche un “titolo” che dimostri la permanenza del cane presso terzi per un motivo specifico come quello di deposito temporaneo.

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