Sbarcata dall’Africa in Europa grazie a Giulio Cesare, che nel 46 a. C. la portò a Roma, la giraffa è celebre ai più per i suoi arti ed il suo collo molto lunghi, ma vi sono diverse altre particolarità che riguardano questo mammifero. Ecco i dettagli.
Il 21 giugno è la Giornata mondiale della giraffa, commemorazione creata per sensibilizzare la gente verso i due problemi che affliggono questo animale: il bracconaggio e la distruzione dell’habitat in cui vive. Di seguito troverete 5 curiosità sull’animale più alto del pianeta.
I piccoli camminano dalla nascita
Solitamente nel regno animale, un po’ come succede anche all’uomo, il nascituro della specie ha bisogno di tempo per camminare, nuotare o volare. I piccoli di giraffa, invece, riescono a farlo sin dalla nascita e ciò dà un grosso vantaggio alla madre, che potrà preservare la loro incolumità, finché ce ne sarà di bisogno, con maggiore facilità. Al momento del parto, inoltre, cadono da un’altezza poco meno inferiore ai due metri, dimostrando di essere molto più resistenti alla nascita rispetto ad altri animali.
Pasti luculliani
Essendo un animale erbivoro, si potrebbe pensare che la giraffa si nutra con moderazione ed invece questo mammifero ingurgita ben 35 Kg di piante al giorno. Grazie alla loro lingua (che spazia tra il blu, il nero ed il viola) riescono a strappare il cibo direttamente dei rami, e successivamente lo triturano per merito dei grandi molari di cui son dotati. Il labbro superiore prensile fornito di piccoli peli, però, è la loro “arma” in più perché consente loro di nutrirsi anche di vegetali spinosi senza pungersi.
Insolite pose dormienti
Una delle più insolite curiosità delle giraffe riguarda il loro rapporto con le pose dormienti, difatti questo animale riesce sia a dormire in piedi che accovacciato su se stesso. La differenza sostanziale tra queste due posizioni di riposo risiede nella durata delle fasi di sonno, ovvero quando stanno in piedi dormono dalle 4 alle 6 ore, mentre quando decidono di sdraiarsi dormono al massimo per 6 minuti.
Camelopardalis reticulata
La più diffusa sottospecie di giraffa è la Camelopardalis reticulata che, a differenze delle altre, si distingue per un manto maculato composto da grandi macchie color castano scuro coi bordi definiti e divisi da sottili linee di colore bianco. Le altre sottospecie, invece, vantano dei bordi delle macchie irregolari e di un colore che spazia tra il giallo ed il nero.
Alberi di acacia
Le piante di cui si nutrono le giraffe sono molteplici, ma quella che, secondo i ricercatori, permette loro una crescita rapida e soprattutto sana è l’acacia. Grazie all’alto contenuto di calcio e proteine, l’albero di acacia, ha anche proprietà astringenti, antisettiche e antinfiammatorie che la fanno divenire l’alimento principe di questo mammifero.
Continua a leggere su atuttonotizie.it
Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/giraffa-madre-bambino-animali-4638681/