Era il 3 novembre del 1957 e la famosa cagnolina Laika partiva per il suo primo e unico viaggio nello spazio senza ritorno. E’ stato il primo essere vivente che è andato nello spazio, vestita come un vero cosmonauta, con una tutina bianca, a bordo del piccolo satellite Sputnik 2. Il lancio di tale satellite avvenne solo un mese dopo il lancio dello Sputnik 1, dalla base segreta russa di Baikonur, nel Kazakhstan.
A bordo del veicolo, che fu lanciato i primi di novembre dall’Unione Sovietica, c’era la meticcia Laika, metà Husky e metà Terrier. La cagnolina randagia era stata scelta perché donna, calma e socievole, quindi facile da addestrare per questa missione così complicata. La cagnolina aveva seguito un addestramento lunghissimo, prima di superare i test per poi volare verso lo spazio. L’avevano abituata a vivere in abitacoli stretti e in assenza di gravità, sopportando vibrazioni e il rombo dei razzi.
La missione di Laika
Tale impresa suscitò subito commozione ma anche molte critiche. Si sapeva sin da subito che la cagnolina Laika non avrebbe mai fatto ritorno sulla terra, anche se la cabina dello Sputnik 2 aveva aria e spazio a sufficienza, permettendo al corpo di sdraiarsi per riposare e anche mangiare. Furono predisposti anche budini speciali di carne e acqua che le avrebbero garantito sopravvivenza, ma tali pasti vennero avvelenati, per consentirgli una morte senza dolore. Questo è ciò che afferma la sua addestratrice, Adilya Kotovskaya.
A Laika vennero applicati anche strumenti che permettevano di controllare pressione del sangue, ritmo del respiro e battito del cuore. La cagnolina non fu riportata sulla terra perché non c’erano all’epoca strumenti adatti a consentirne il ritorno. La missione sarebbe dovuta durare dieci giorni, ma nella realtà durò meno.
La versione ufficiale del governo sovietico
Secondo i documenti ufficiali divulgati dall’Unione Sovietica, Laika sopravvisse per pochi giorni. Nel 2002 però, Dimitri Malashenkov, facente parte dell’Istituto per problemi biologici di Mosca, confessò che la cagnolina morì subito dopo il lancio, in seguito a problemi respiratori provocati da un guasto dei sistemi termici dello Sputnik 2.
Laika oggi è uno dei simboli più importanti delle prime imprese spaziali. Il suo nome infatti, figura tra i cosmonauti morti durante le varie missioni. Nel 2005 a Laika è stata dedicata un’area del pianeta Mate, vicina alla zona di lavoro della sonda americana Opportunity.
Laika è stata ricordata anche nel film di produzione svedese “La mia vita a quattro zampe”. A lei fu dedicata anche la canzone degli Arcade Fire, Neghborhood 2- Laika.
Una risposta su “LAIKA, IL PRIMO CANE CHE HA VIAGGIATO NELLO SPAZIO”
Le BESTIE NON SONP GLI ANILALI MA GLI UOMINI.
FORSE È STATATO I DESTINO A MORIRE LAIKA SUBITO DOPO LA PARTENZA COSI NON HA SOFFERTO DURANTE IL VIAGGIO.
CHI GLI HA PREPARATO I CIBI AVVELENATI X LA SOPRAVVIVENZA CHE NON SI SA PER QUANTO PERCHÉ NON PPTEVANO ESSERE INFINITI PENSO CHE L’ABBIA FATTO PER IL SUO BENE … COSÌ NON SOFFRIVA SOLA E POI NON SAREBBE MORTA DI FAME.
LAIKA,SARAI SEMPRE VIVA NEI NOSTRU CUORI