Il riccio è un animale molto simpatico per il suo aspetto caratteristico e dotato di aculei pungenti per i quali va famoso e che rappresentano soprattutto un’arma difensiva quando subisce degli attacchi.
Questo animale negli ultimi tempi è divenuto anche un animale che si può allevare in giardino od in casa. Vediamo nel dettaglio le sue caratteristiche e le sue abitudini alimentari e di vita.
Le caratteristiche del riccio
“Chiudersi a riccio” è un modo di dire molto usato e si basa sulla caratteristica principale di questo animale, che grazie alla sua muscolatura della schiena riesce, in caso di attacco, a “appallottolarsi” su sé stesso e divenire invulnerabile drizzando gli aculei. L’habitat naturale del riccio è la campagna e diversi esemplari si trovano anche nei boschi, ma in alcuni casi si avvicina anche alle case ed ai giardini.
Il riccio è un insettivoro, ma mangia anche dei piccoli serpenti e degli invertebrati. Normalmente il riccio vive per circa 10 anni e in tane scavate nel terreno. In queste tane il riccio, oltre a trovare un rifugio “diurno” nei mesi primaverili, estivi ed autunnali, va in letargo nei mesi invernali.
Il riccio ha un corpo tozzo che lo fa mostrare molto “buffo” con la sua forma di pera e pesa poco meno di i Kg, con una lunghezza che varia da 25 a 30 centimetri. Altre caratteristiche fisiche sono un musetto appuntito, così come le unghie dei piedi, e le zampe tozze come il corpo. Il riccio ha un grande numero di aculei sul corpo, che può raggiungere anche 6000, e che secondo la stagione variano il proprio colore.
Nei mesi autunnali ed invernali gli aculei hanno un colore marroncino, mentre con l’arrivo della primavera e dell’estate diventano più chiari. I ricci si riproducono in estate nei mesi da giugno a settembre e le femmine, dopo una gestazione che dura mediamente 40 giorni danno alla luce da 3 a 6 cuccioli che al momento della nascita sono ciechi e senza aculei. Questi fuoriescono alcuni giorni dopo ma diventano rigidi come quelli degli adulti dopo un mese e la capacità di “appallottolarsi” arriva verso i 2 – 3 mesi di età.
L’alimentazione del riccio
Il riccio che vive in campagna ha una alimentazione del tutto diversa dal riccio che viene allevato in casa od in giardino. Nel primo caso il riccio si procura il cibo durante la notte e mangia lumache, lombrichi, millepiedi ed anche ragni, ma non disegna di mangiare funghi, frutta e bacche. Nel secondo caso il riccio viene alimentato sia con la carne che con alimenti vegetali ed in alcuni casi anche le crocchette che vengono date solitamente ai gatti. Per avere un riccio in buona salute si deve assolutamente evitare che beva del latte, in quanto è un “eccesso alimentare” e potrebbe causare delle gravi intossicazioni, in alcuni casi anche letali. Per quanto riguarda i vegetali il riccio può essere alimentato con spinaci e foglie di insalata che sono molto gradite.
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