I serpenti domestici possono affascinare molte persone, ma è bene conoscere quali sono le specie più facili da gestire e le cure che richiedono. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Anche se i serpenti possono fare molta paura, alcuni decidono di tenerne uno in casa. Per farlo, però, è necessario conoscere quali sono le specie che possono essere tenute legalmente in cattività. L’Italia, a riguardo, ha stilato un elenco di specie ammesse e altre, invece, considerate illegali.
I consigli da seguire prima di ospitare i serpenti domestici
Prima di acquistare un serpente è bene sapere da dove proviene e se il suo commercio è legale. Quindi la scelta deve essere responsabile. Un consiglio? Mai affidarsi a privati o al mercato nero di animali esotici.
È importante anche tenere conto dello spazio in casa. I serpenti, in natura, hanno diverse dimensioni, alcuni non superano i 25 centimetri mentre altri, invece, possono arrivare a misurare fino a 10 metri. A questo punto bisogna tenere conto dello spazio disponibile in casa e ricordare che un ambiente inappropriato può far soffrire l’animale.
Per quanto riguarda la sua alimentazione, bisogna prestare molta attenzione, essendo questa molto importante per la sopravvivenza del serpente. Questo si nutre di piccoli mammiferi o topi e, quindi, in cattività, è necessario adeguare la sua alimentazione. Si può optare per crostacei, lumache, pesci e piccoli insetti.
Non tutti i serpenti si adattano alla convivenza e ai bambini, anche se, in qualche occasione, riescono a sopravvivere entrambi senza alcun pericolo. Nel caso in cui vi sia la presenza di minori in casa, allora optate per specie che siano piccole, socievoli e facili da gestire.
Quali sono i serpenti domestici adatti alla convivenza
Se si è dei principianti, è sempre meglio optare per specie facili da gestire, che si adattano bene alla vita domestica. Attingendo dall’elenco ufficiale italiano scopriamo quali sono i migliori serpenti per il contesto casalingo.
La serpe del grano è popolare, docile e facilmente addestrabile. Il suo corpo ha sfumature gialle, arancioni e il profilo è nero. Si nutrono di lucertole, vermi, topi, grilli. Può raggiungere la lunghezza massima di 1 metro.
Il pitone moluro è facilmente maneggiabile. Richiede poca cura, ma il suo terrario deve essere grande e posizionato all’aperto. È socievole con altre vipere ed esseri umani. Può raggiungere la lunghezza di 5 metri.
Il serpente del latte è la scelta migliore come animale domestico. La sua lunghezza è variabile da 50 centimetri a 1 metro e mezzo. Le sue sfumature sono nere o rossicce. Si nutre di rane, piccoli crostacei, insetti, pesci.
Il pitone reale è simile a quello indiano, ma arriva a misurare quasi 2 metri. È attraente per i suoi colori ed è docile. Si arrotola se è spaventato e assume le fattezze di una palla. Viene chiamato comunemente pitone palla.
Per chi ha già un’esperienza come appassionato di serpenti domestici, si può consigliare l’acquisto di un boa constrictor, facile da ammaestrare, ma bisognoso di molte cure. Inoltre è possibile optare anche per il serpente dei ratti, specie non sempre velenosa. Occhio, però, questi hanno bisogno di vivere in un ambiente pulito con molta acqua.
Potrebbe interessarti anche: Rettili a casa: quali sono le specie più adatte