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Topi: come tenerli lontani dal cibo senza usare trappole

Come tenere i topi lontani dal cibo? Le trappole non sono l’unica soluzione. Ecco il metodo alternativo proposto da uno studio pubblicato su Nature Sustainability.

Come tenere i topi lontani dal cibo? Le trappole non sono l’unica soluzione. Ecco il metodo alternativo proposto da uno studio pubblicato su Nature Sustainability.

Attirati dal cibo, i topi tendono ad invadere granai e magazzini, ma anche ad attaccare direttamente il raccolto.  Per tenerli lontani, in genere, si ricorre all’uso delle trappole o si fa affidamento sui gatti. Tuttavia, esiste una nuova tecnica basata sugli odori che può aiutare a prevenire i danni dei topi ai raccolti senza bisogno di ucciderli e avvelenare l’ambiente. Ecco in cosa consiste.

Topi: la tecnica per tenerli lontani dal cibo

La “preda” preferita dei topi è il grano. Ogni anno, in tutto il mondo, i roditori divorano circa 70 milioni di tonnellate di grano. Per allontanarli da cibo e raccolti, l’uomo ha finora fatto ricorso all’uso di trappole, un tempo meccaniche, oggi basate su sostanze chimiche che, oltre a uccidere i topi, rischiano di fare danni anche al resto dell’ecosistema. Per evitare ciò, un gruppo di studiosi dell’università di Sydney ha deciso di studiare un metodo alternativo e cruelty-free. Lo studio, pubblicato su Nature Sustainability, in sostanza, propone di ingannare i topi usando le loro stesse armi, nello specifico il loro olfatto.

L’esperimento

I topi hanno un olfatto molto potente e, durante il periodo che intercorre tra la semina e la germinazione del grano, che dura circa due settimane, sono attratti – anche da grandi distanze – dall’odore che emette il suo seme, ancora sottoterra in attesa di spuntare.

 I ricercatori hanno così pensato bene di utilizzare questo “potere” contro di loro, generando una confusione olfattiva per scoraggiarli. A tal fine hanno usato due metodi. Per prima cosa hanno pensato di spruzzare ogni lotto di terreno nel quale era stato piantato del grano con un olio che aveva lo stesso odore dei semi in germinazione, ma 50 volte più concentrato. Il secondo metodo, invece, prevedeva di spruzzare lo stesso olio qualche giorno prima della germinazione. L’esperimento è stato condotto su un lotto di terreno di 27 ettari.

Entrambi i metodi hanno funzionato, senza che vi sia stato bisogno di uccidere i roditori, o di inquinare l’ambiente con l’utilizzo di veleni vari. Nel primo caso, spargere l’odore indicatore su un’area più ampia ha permesso di nascondere la posizione precisa dei semi: i topi hanno scavato dove sentivano il profumo e, dopo aver scoperto che sottoterra non c’era nulla, hanno rinunciano dopo qualche tentativo. Qualcosa di simile è avvenuto utilizzando il secondo metodo. I topi, attirati dall’odore, hanno iniziato a scavare prima che i semi venissero piantati; dopo qualche tempo, capito l’inganno, hanno smesso di provarci, non sapendo che i semi sarebbero stati piantati pochi giorni dopo.

Nello specifico, il primo metodo ha ridotto i danni causati dai topi del 63%, il secondo del 74%.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/carino-roditore-topo-piccolo-3284412/

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