Antonino Spinalbese rompe il silenzio. Su Instagram il 27enne ha parlato della fine della sua storia con Belen Rodriguez e ha annunciato di avere una malattia autoimmune.
Antonino Spinalbese torna a far parlare di sé. L’ex compagno di Belen Rodriguez, da cui ha avuto la figlia Luna Marì, per la prima volta ha parlato della fine della storia con la showgirl argentina, ma ha anche raccontato di aver scoperto di avere una malattia autoimmune.
Antonino Spinalbese e la scoperta di una malattia autoimmune
Dopo mesi di silenzio, mentre il suo nome era su tutte le pagine di cronaca rosa, Antonino Spinalbese ha deciso di parlare. Nessuna intervista esclusiva, ma un lungo video su Instagram, nel quale non solo ha parlato di gossip, ma ha annunciato anche di aver scoperto di avere una malattia autoimmune. L’ex hairstylist ha raccontato di aver perso 13 chili per lo stress e di aver scoperto la malattia dopo l’incidente d’auto di cui è stato vittima qualche mese fa. Una volta tornato a casa dall’ospedale, mentre teneva in braccio sua figlia Luna Marì, ha iniziato ad accusare un dolore lancinante nella parte alta dell’intestino che è andato avanti per quattro giorni. A quel punto ha deciso di tornare in ospedale, dove è stato ricoverato e ha saputo di avere una grave malattia autoimmune.
Spinalbese ha inoltre raccontato che dopo il ricovero non riusciva più a guardarsi allo specchio a causa dei chili persi, ma poi si è rimesso in forma grazie all’aiuto di un amico.
Lo sfogo su Instagram
E’ un fiume in piena Antonio Spinalbese. Il 27enne spezzino, prima di entrare nel merito della sua malattia, si è lasciato andare ad uno sfogo riguardante il gossip e la fine della sua storia con Belen Rodriguez.
“Due anni fa credevo di aver superato quel dolore, (il riferimento è alla morte del padre, ndr) pensavo fosse iniziata l’alba di una vita felice. Ma non era così, dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, incrinarmi due costole e ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose a me più care. E no, non so parlando del gossip che tutti cercano. Erano bastate due novità, un nuovo lavoro e un nuovo amore, per stravolgere la mia esistenza, ma quando diventi personaggio famoso, è diverso è come essere catapultati in un universo nuovo”, ha esordito Spinalbese.
“La vita non più solo tua ma è intrattenimento di altri. I tuoi problemi di cuore non sono più solo tuoi ma diventano titoli di quotidiani e riviste. Qualcosa di strano per uno riservato come me, ma l’amore è forte e ha reso normale una vita sotto ai riflettori. Nove mesi di felicità, nove mesi e sarei diventato papà l’ho vissuta come una staffetta consegnata dal cielo, dal mio papà Rosario”, ha proseguito.
“Di solito quando aspetti un bambino ti chiamano amici, parenti non i giornalisti, ma io avevo la mia spalla e dopotutto sono problemi da privilegiati, lamentarsene è quasi irrispettoso. La sera avevo solo un pensiero. “sono felice”, fino al giorno più bello della mia vita: la nascita di Luna Marì”, ha aggiunto.
“La sceneggiatura tragicomica del mio film fa cadere il giorno più bello della mia vita con una serie infinita di drammi. L’inizio è dei più comuni, problemi di coppia, come succede a chiunque, a parte il fatto di avere giornali e riviste che sembrano conoscere la natura dei miei problemi, quando io stesso non la conoscevo, inizia così il film L’odio, ma era solo l’inizio della caduta. Lo stress mi fa perdere peso, poi mi incrino due costole per colpa di una caduta dovuta alla mia stanchezza. Ero così stanco da non accorgermi di uno pneumatico abbandonato in autostrada, ma la mia auto è lacerata, io sotto flebo, solo un lieve trauma, ma le amare sorprese non erano finite”, ha detto ancora.
Dunque il racconto della scoperta della malattia autoimmune: “Dopo una giornata a tenere in braccio la mia piccola Luna inizio a sentire un forte dolore alla parte alta dell’intestino. Ma quei dolori non si fermano, fa sempre più male, passano 4 giorni. Vado in ospedale, mi ricoverano e arriva il responso. Ho una grave malattia autoimmune, un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita. Dopo la notizia, mi sdraio nel letto, rimango in ospedale per 10 giorni e pensavo a molte cose, ma la più ricorrente era perché, perché tutto insieme? In fondo nei film dopo aver toccato il fondo arriva il riscatto, questo mi faceva stare un po’ meglio, ma il momento di stare meglio però non arrivava”, ha spiegato.
“10 giorni di digiuno, affiancati solo da pasti omogenizzati e in bianco: sembra una cosa stupida paragonata al resto. Ma uscito dall’ospedale non ero più io, avevo perso 13 chili e non era l’unica cosa che avevo perso. Avevo perso il mio aspetto fisico, la mia forma fisica che per me era sempre stato il mezzo per stare bene con me, come me stesso. Iniziai a vestirmi in modo strano, per non farmi riconoscere, non andavo più in palestra, dove quella comune ansia sociale di sarebbe acuita”.
La rinascita
In quel periodo difficile Antonino incontra un amico di vecchia data, Andrea, che lo aiuta a rimettersi in forma e a ripartire.
“Andrea è la persona che mi ha ricordato che dopo il momento di sofferenza arriva sempre la gloria. In un momento in cui i giornali cercavano sempre notizie su di me io confessavo tutto al mio amico”, ha raccontato Spinalbese.
“Andrea si mise a studiare la mia patologia con un unico obiettivo far tornare Antonino. Quella sfida mi riempie di coraggio e nei due mesi successivi solo due obiettivi: proteggere la mia Luna e tornare Antonino, il resto verrà da sè. Io mi sento di aver intrapreso la mia scalata verso la gloria, passano due mesi e lo specchio torna a mostrare la mia vera sagoma, mi presento in studio da Andrea e lo abbraccio”, ha proseguito l’ex hairstylist.
Infine Spinalbese ha parlato di un progetto a cui ha deciso di dar vita insieme al suo amico Andrea, di cui però non rivela ancora i dettagli: “Ma ora c’era un pensiero fisso, che non riguardava me, ma le persone che in modi diversi hanno provato un’esperienza come la mia: guardarsi allo specchio li fa stare male. Così decisi che il primo passo del nuovo Antonino sarebbe stato far sentire meglio queste persone che si sentono troppo magre, grasse, con pochi muscoli. Io volevo solo aiutare chi fa stare bene con il proprio fisico, non volevo guadagnarci, e volevo dare qualcosa di gratuito, qualcosa che nel mio piccolo potesse aiutare. Ma volevo che a farlo fosse Andrea, ma per lui è un lavoro, non potevo chiedergli di farlo gratis e così a lui viene un’altra idea straordinaria ovvero dare la possibilità a chi vuole di allenarsi con noi da tutta Italia ma gratuitamente. Ancora è presto per tutti i dettagli, ma arriveranno. Ho un solo messaggio: ciò che conta è superare il dolore”, ha detto.
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