Non fu diffamazione, questo il verdetto della giustizia britannica che dà torto all’attore americano.
È stata respinta dalla giustizia britannica la denuncia per diffamazione che Johnny Depp aveva presentato nei confronti del tabloid Sun – di proprietà di Rupert Murdoch – , che nel 2018 aveva definito l’attore un “picchiatore coniugale”, a seguito delle accuse di violenza che l’ex moglie di Depp, l’attrice texana Amber Heard, aveva mosso all’ex coniuge. Dopo un ciclo di udienze che si è protratto per mesi, il giudice dell’Alta Corte di Londra, Andrew Nicol, ha emesso il verdetto che dà torto alla star hollywoodiana.
La motivazione del giudice
Nel pronunciare la sentenza il giudice ha spiegato che l’editore del giornale, News Group Newspapers (NGN), ha dimostrato che ciò che aveva pubblicato era “sostanzialmente vero”, per questo motivo, ha chiarito Nicol, “il querelante non ha vinto la sua azione”.
“Ho raggiunto questa conclusione avendo esaminato nel dettaglio 14 episodi presentati dalla difesa (del giornale, ndr) a giustificazione di quanto scritto su Depp, oltre che sulla base di alcune ammissioni sostanziali fatte dallo stesso denunciante”, ha spiegato Nicol durante la lettura del verdetto.
Le reazioni delle parti in causa
La sentenza ha destato chiaramente delusione nel team dell’attore americano che ora non esclude altre mosse legali, anche perché questa vicenda potrebbe avere ripercussioni negative per l’attore.
Soddisfatta invece la casa editrice del Sun, che, attraverso un portavoce, ha così commentato il verdetto: “Gli abusi domestici non devono mai essere silenziati e noi ringraziamo il giudice per la sua attenta valutazione dei fatti, nonché Amber Heard per il coraggio con cui ha deposto in aula”.
Anche Elaine Charlson Bredehoft, una degli avvocati americani di Amber Heard ha commentato la sentenza:
“Questa sentenza non è stata una sorpresa per chi di noi ha presenziato al processo dinanzi all’Alta Corte di Londra – ha detto l’avvocato – Siamo determinati a ottenere giustizia per Amber Heard pure di fronte a una Corte degli Usa e a difendere il suo diritto alla libertà di espressione”.
L’avvocatessa americana si è ripromessa di utilizzare le conclusioni di questa sentenza anche in un’altra causa per diffamazione che Johnny Depp ha intentato contro un editoriale del Washington Post in cui la Heard raccontava le violenze subite. L’attore chiede all’ex moglie 50 milioni di dollari di risarcimento.
La battaglia legale tra i due ex coniugi
Il caso Depp-Heard ha tenuto banco negli ultimi mesi a Londra e non solo, generando scalpore, soprattutto per le udienze svoltesi sotto l’occhio dei media, fra testimonianze contrapposte, ammissioni sgradevoli e attacchi reciproci tra i due ex coniugi, la cui immagine da questa storia è uscita piuttosto “ammaccata”.
Durante le udienze infatti i due attori hanno rivelato dettagli privati e piuttosto imbarazzanti della loro relazione, a discapito delle loro reputazioni, in particolare di quella di Depp descritto come un picchiatore seriale e un dipendente dalle droghe. L’ex moglie lo ha accusato di averla aggredita più volte e ha mostrato anche le foto delle contusioni e dei lividi sul volto, che l’attore le avrebbe procurato soprattutto dopo aver bevuto e assunto droghe. L’attrice 37enne aveva condiviso anche un’immagine ritraente un tavolo sul quale c’erano cocktail alcolici e strisce di cocaina, assunte dall’ex marito.
Dal canto suo Depp si era difeso asserendo che era l’ex moglie a picchiare lui. “Una volta mi ha spento una sigaretta sulla guancia”, aveva detto. L’attrice in merito aveva risposto che quella sua reazione era stata scatenata da “tre giorni in ostaggio di Johnny”.
La Heard aveva già accusato di violenza domestica Depp subito dopo la fine della loro relazione, nel maggio 2016, e aveva ottenuto 7 milioni di dollari, poi devoluti in beneficenza.
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