La coppia di attori, Cristina Marino e Luca Argentero, ha tacciato a mezzo social alcuni noti giornali di aver violato la Carta di Treviso, ai danni della primogenita, Nina.
La coppia vip di attori, Cristina Marino e Luca Argentero, ha minacciato di voler agire per vie legali contro alcuni giornali, per aver reso pubbliche alcune foto private della loro figlia neonata, Nina.
La dura rivelazione della coppia è avvenuta tra le nuove Instagram stories dell’attrice Marino, in un video dai toni perentori e dalle parole crude, che nel giro di poco tempo sono diventate virali nel web.
Cristina Marino e Luca Argentero contro Chi e Oggi magazine
In una nuova Instagram story di coppia, condivisa con il popolo del web sul profilo Instagram di Cristina Marino, quest’ultima e il compagno attore, Luca Argentero, hanno voluto a unanimità lanciare un messaggio critico sulla condotta assunta da due giornali, nel dettaglio Chi e Oggi magazine, che hanno reso pubblici alcuni scatti di vita privata della loro figlia neonata, Nina.
Lo scorso 10 dicembre 2019 la coppia di attori ufficializzava pubblicamente di essere in attesa della primogenita, la quale è nata il 20 maggio 2020, e ora i due attori sono tornati al centro del gossip per un messaggio di sensibilizzazione sui diritti dei minori, che spesso vengono violati dai mass-media.
“Ci tenevamo a condividere con voi un accaduto spiacevole, che ci porta ad essere schifati e indignati – ha così esordito la Marino, facendosi portavoce della coppia, in un’Instagram story postata sul suo profilo-, sono due aggettivi forti, ma rappresentano realmente la sensazione che viviamo. E parliamo del fatto che Nina, ancora una volta, è stata pubblicata”. “In modo irresponsabile – è, quindi, intervenuto in video Argentero-, un paio di settimane fa da Chi e questa settimana da Oggi”.
Il messaggio di denuncia della coppia vip, poi, prosegue tacciando i summenzionati giornali di aver violato le disposizioni della “Carta di Treviso” (un protocollo firmato il 5 ottobre 1990 da Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Telefono azzurro, con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia, ndr): “Da madre e da padre ci sentiamo legittimati a fare un po’ quello che secondo noi è idoneo per nostra figlia. Anche perché temo che siano informati male su quello che giuridicamente è corretto e legale e cosa no. Però quello lo vedremo in altre sedi. Per la legge il viso di un minore non deve essere ricoperto con due pixellini: non deve essere riconoscibile. Purtroppo Nina in queste foto non lo è”.
Chissà, quindi, se Argentero e la Marino vorranno procedere nell’immediato contro Chi e Oggi, per vie legali.
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