Il cantautore e musicista Marco Castoldi, in arte Morgan, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ecco cosa ha detto.
Marco Castoldi, in arte Morgan, si prepara a partire con un nuovo programma che andrà in onda in seconda serata su Rai 2 ad aprile. Nell’attesa, il musicista e cantautore ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato della sua vita e della sua carriera.
Morgan: “Non ho mai smesso di amare Asia Argento”
Nell’attesa di tornare in tv ad aprile con il suo nuovo programma musicale, intitolato “StraMorgan“, in cui sarà affiancato dal regista, attore e conduttore Pino Strabioli, Morgan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui si è confessato a 360° parlando di tante cose, tra cui l’amore, a detta sua, mai finito con Asia Argento.
Il cantautore milanese ha infatti confidato di non aver mai smesso di amare l’attrice, affermando che è stata lei a lasciarlo: “Siamo stati insieme sette anni, abbiamo una figlia meravigliosa. Perché è finita? Mi ha lasciato lei. Ma io non ho mai smesso di amarla, perché quando un uomo ama è per sempre: sono le donne a lasciarci. Ho dovuto accettare il terribile dolore della separazione, un inferno che assomiglia molto alla morte. Poi l’istinto di sopravvivenza prevale. Ma non dirò mai ‘ti odio’ dopo aver detto ‘ti amo’. Anche se Asia mi ha sfrattato da casa, un colpo sotto la cintura”, ha detto.
Da Asia Argento Morgan ha avuto una figlia, Anna Lou, oggi 22enne. La seconda figlia del cantautore milanese, Lara (10 anni) è invece nata dalla relazione con Jessica Mazzoli. Attualmente, a livello sentimentale, Morgan è legato ad Alessandra Cataldo, la madre della sua terza figlia, Maria Eco, che ha tre anni. A proposito della compagna ha detto: “È la mia Dori Ghezzi, la mia Claudia Mori: la mia forza. Ho bisogno di avere a fianco una persona calma, equilibrata, pratica: mi completa”.
Il cantante ha poi confessato che il suo sogno è vedere le sue figlie insieme, cosa finora mai successa: “Non si sono mai trovate tutte e tre assieme. È il mio sogno”, ha detto.
Gli inizi musicali, X Factor, il caso Bugo e il nuovo show
Nel corso dell’intervista, Morgan ha raccontato anche di quando ha cominciato a fare musica. Ha iniziato a prendere lezioni di chitarra a 6 anni e qualche anno più tardi a suonare in una band “il pop anni 80: Depeche Mode, Bryan Ferry, Simple Minds, Dire Straits, Vasco, Venditti, ma anche Battisti e Gaber”. Il suo primo disco è uscito quando aveva 16 anni.
Il cantautore milanese ha ricordato anche l’esperienza di X Factor, dove ha fatto il tutor per diversi anni. A tal proposito ha detto: “Ho vinto cinque edizioni su sette, sono nel Guinness dei primati. Sono stato anche il mentore di Noemi, che però non vinse”.
Sul caso Bugo ha invece detto:“Sono stato usato, bullizzato, mobbizzato. Avrei dovuto cantare e dirigere l’orchestra, ho finito per diventare l’ospite di Bugo, che cantò pure la mia parte della canzone. Così nella serata finale gli ho reso la pariglia”.
A proposito del suo nuovo show, Morgan ha annunciato: “Sarà vero servizio pubblico. Avremo musicisti giovani e grandi ospiti. Mostreremo che la musica leggera non evapora, ma è una cosa che fa volare”.
Il suicidio del padre
Morgan ha parlato anche di un evento molto traumatico della sua vita, ovvero il suicidio del padre, avvenuto quando lui aveva 15 anni. Un’esperienza che lo ha segnato a proposito della quale il cantautore ha raccontato: “Si avvicinò alla finestra e fece a me e a mia sorella Roberta ciao con la mano. Non era sua abitudine, la cosa mi colpì. È una storia che mi ha molto segnato. Lo trovarono nel parco di Monza, in tasca aveva il biglietto di un negozio di strumenti musicali: era andato a informarsi sul costo di una batteria Korg per me”.
“Era un uomo sempre molto serio, buio“, ha proseguito.“Oggi la chiamerebbero crisi depressiva e ci sarebbero gli strumenti medici per curarla. Era un uomo intelligente, sensibile, colto. Mi ha trasmesso la passione per la musica. Era affettuoso e dolce, ma poteva diventare molto duro”, ha aggiunto, raccontando di quella volta che gli ruppe una chitarra, che però poi gli ricomprò.
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