Valentino Rossi si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato non solo di MotoGp, ma anche della sua esperienza con il Covid e della storia d’amore con Francesca Sofia Novello.
Valentino Rossi a cuore aperto. In attesa di spegnere 42 candeline il prossimo 16 febbraio e di affrontare il suo 26° Mondiale – il ventesimo in MotoGp –, il pilota italiano si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, nel corso della quale, per la prima volta, ha parlato apertamente anche del suo rapporto con la fidanzata, la modella 27enne Francesca Sofia Novello, con cui fa coppia dal 2017.
Valentino Rossi: Francesca è una buona spalla
Valentino Rossi e Francesca Sofia Novello stanno insieme da tre anni. Alla domanda del giornalista Giorgio Terruzzi sul segreto della durata del loro amore, il campione pesarese ha risposto: “È che ci siamo trovati, abbiamo caratteri simili, è una donna votata al buonumore, è positiva, si impegna da matti per risolvere un problema”.
“Mi pare proprio una buona spalla – ha aggiunto il Dottore – A nessuno dei due piace litigare. Quando vai a dormire e il mattino successivo tutto procede bene, vuol dire che la qualità del rapporto c’è, funziona”.
Valentino Rossi: il Covid e il vaccino
Ancor prima di parlare della sua vita sentimentale, il pilota di Tavullia ha raccontato della sua brutta esperienza con il Covid: “Non mi faccio mancare niente, nemmeno il Covid”, ha esordito scherzando. Rossi ha detto di essersi “contagiato nel momento peggiore”. Il virus lo ha infatti colto nel pieno del Motomondiale costringendolo a saltare due gare e ci è voluto “molto tempo per tornare negativo”.
“Una volta smaltita la malattia sono stato quasi contento di aver superato l’ostacolo, mi sono un po’ rilassato, ma questo virus porta la solitudine. Nessuno ti viene a trovare, sembri un appestato”, ha proseguito. “Per chi deve lavorare per forza sotto pandemia la vita è uno schifo – ha aggiunto – E ho capito che nessuno capisce bene cosa stia accadendo”.
In conclusione, sull’argomento Covid, si è detto pronto per ricevere il vaccino: “Sono pronto, mi pare l’unica speranza per tornare a una vita normale”, ha detto.
Gli anni e il cambio di priorità
Il prossimo 16 febbraio Valentino Rossi compirà 42 anni. Nonostante l’età ha scelto di proseguire ancora la sua carriera in Motogp e assicura che non c’è molta differenza tra il correre a 42 anni e correre a 20: “Non cambia granché – dice – Spingo al massimo evitando di fare sciocchezze. Sempre stato così, cercavo di preservarmi anche a 20 anni. Non sono mai stato un pilota spericolato”. “Vorrei confrontarmi sul tema “correre a 40 anni”, ma è impossibile: nessuno è rimasto in sella così tanto”, ha scherzato.
A 42 anni non cambia il modo di affrontare le gare, ma “cambiano le priorità”, afferma Rossi. “A vent’anni pensi a correre e poi a correre. Fine. Cosa accade tra una gara e l’altra non lo ricordi neanche”, ha spiegato. “Adesso è diverso – ha aggiunto – anche se tra allenamenti, alimentazione da curare, gare e test, le giornate sono identiche a quelle del passato. Però, i pensieri sono anche altri. Riesco persino a seguire un po’ la politica. Continuo a non capire una mazza, ma seguo”.
E sul governo Conte ha detto: “Non sono mai stato troppo critico con Conte, con il governo. Mi pare sia difficile gestire questo caos, tutti i Paesi del mondo sono andati in crisi, ed è facile disapprovare chi cerca di risolvere”. “Draghi sarà il nuovo presidente del Consiglio? Vedremo – ha continuato – Spero in un piano serio per i vaccini e in un sostegno per i lavoratori in difficoltà che sono e saranno tanti. Vorrei una vera strategia per riprendere una normalità, per apprezzare più di prima l’Italia. In questo senso siamo più fortunati di altri: viviamo in un luogo bellissimo”.
La stagione 2021 e il fratello Luca
Nella prossima stagione del Motomondiale Rossi correrà nel team Petronas SRT e avrà come compagno di squadra il suo pupillo Franco Morbidelli. Il pesarese ha accettato con serenità la scelta del team Yamaha ufficiale di sostituirlo per la stagione 2021, pur non condividendola: “Hanno scelto i piloti del 2021 prima che iniziasse il 2020 ed è un errore secondo me – ha detto – È un vizio da MotoGP. Bisognerebbe aspettare almeno qualche gara. Comunque Quartararo è ancora una promessa e Viñales, pur con alti e bassi, va molto forte. Faranno bene, ne sono certo”.
Ancora, sulla prossima stagione della Motogp, ha commentato: “Sarà un altro campionato anomalo. Lo scorso anno, in gara con attorno tribune vuote mi domandavo: che senso ha? Cosa ci faccio qui? Spero vada un po’ meglio, niente più corse replicate sulla stessa pista, insomma mi aspetto almeno un Mondiale più vero”.
Un Mondiale più vero e magari il decimo titolo. “Corro perché penso di riuscire a vincerlo – ha spiegato Rossi – Ma non è un’ossessione. Sarei contento di fare bene, fare podi, essere protagonista, in lotta”.
“Vincere è una faccenda tosta, perché il livello dei piloti è altissimo. Ho avuto almeno tre opportunità in questi anni, è mancato sempre un pelo, qualche caduta di troppo e spesso abbiamo sofferto tecnicamente”, ha raccontato il nove volte campione del mondo che quest’anno come avversario avrà anche suo fratello, Luca Marini, sul quale ha detto: “Siamo diversi. Per esempio è veramente una persona seria. Lui, dico. Lo guardo e certe volte sembra l’unico quarantenne della famiglia”. “È un figo, ha un enorme talento, ha sempre creduto nei propri mezzi. Mi aspetto che faccia molto bene anche se gli servirà tempo per imparare a guidare”, ha concluso.
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