Chi è Tadej Pogacar, il giovane vincitore del Tour de France 2020

E’ di Tadej Pogacar il tour de France 2020. Conosciamo meglio il giovane ciclista incoronato re a Parigi.

Oggi, 21 settembre, compie 22 anni e per il suo compleanno non poteva farsi regalo più grande che vincere la corsa ciclistica più famosa al mondo. Stiamo parlando di Tadej Pogacar, il giovanissimo ciclista sloveno che si è aggiudicato la classifica finale del Tour de France. La ventunesima e ultima frazione della famosa corsa a tappe, è stata invece vinta da Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step) in volata davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Alexander Kristoff (Uae Emirates) e l’azzurro Elia Viviani (Cofidis).

Il trionfo di Pogacar

Il corridore del team UAE Team Emirates ha dominato la cronoscalata del penultimo giorno della Grande Boucle, riuscendo così anche a strappare la maglia gialla al favorito, l’altro sloveno, Primoz Roglic, che si è visto spodestare per un soffio dal primo posto in classifica generale. Alla partenza della penultima tappa Roglic aveva 57” di vantaggio su Pogacar, ma al termine della cronometro il giovane sloveno ha ribaltato la generale, vincendo il Tour con 59” sul suo avversario e entrando di diritto nella storia della corsa francese.

Un’impresa storica che ha sorpreso tutti, compreso lo stesso Pogacar che, incredulo, ha commentato: “Non so come ho fatto”.

 Da bambino sognava un giorno di poter correre sulle strade del Tour, da grande è arrivato persino a vincerlo.

Tadej Pogacar: ciclista da record

Classe 1998, Pogacar è il primo corridore sloveno ad aggiudicarsi il Tour de France. Inoltre, è il vincitore più giovane della corsa francese se consideriamo gli anni dal dopoguerra in poi; il secondo se invece torniamo indietro di parecchio. Il più giovane in assoluto a vincere il Tour è stato infatti Henri Cornet nel 1904, all’età di 19 anni, 11 mesi e 20 giorni.

Pogacar ha battuto il record di un altro giovane corridore, Egan Bernal, che lo scorso anno conquistò la Grande Boucle a 22 anni e 196 giorni.

Ancora, il corridore sloveno è giunto a Parigi con tre maglie: la maglia gialla simbolo del leader di classifica, la maglia bianca come miglior giovane e la maglia a pois come miglior scalatore. Solo il grande Eddy Mercx , nel 1969, aveva portato a casa tre maglie; oltre a quella gialla, il belga aveva conquistato la maglia di miglior scalatore e quella della classifica a punti. La maglia bianca all’epoca non esisteva ancora.

Infine, Tadej Pogacar è tra i pochissimi vincitori del Tour ad aver indossato la maglia gialla per un solo giorno. Come lui, Cadel Evans, che nel 2011 si aggiudicò la classifica finale vincendo la cronometro della penultima tappa.

Chi è Tadej Pogacar

Nato a Komenda, un comune della Slovenia centrale, il 21 settembre 1998, Tadej Pogacar inizia a praticare sport sin da bambino. I suoi genitori, papà Mirko e mamma Marjeta, hanno infatti educato i figli a perseguire due obiettivi principali: lo studio e lo sport. Inoltre, in Slovenia, per quanto riguarda lo sport, il governo investe grandi risorse in strutture e docenti e assegna borse di studio ai bambini. Non è dunque un caso che Pogacar abbia praticato tutti gli sport da piccolo. Su tutti però è prevalso l’amore per il ciclismo, sport nel quale Tadej è passato professionista, con la Uae-Emirates, solo nel 2019, anno in cui ha vinto il Tour of California e tre tappe alla Vuelta a España, conclusa al terzo posto, proprio dietro a quel Roglic a cui ieri ha soffiato il primato. Alla Vuelta si è aggiudicato anche il titolo di miglior giovane della corsa. Nello stesso anno ha vinto anche la Volta Algarve.

Nel 2020, prima di trionfare al Tour de France – dove, oltre alla crono, ha vinto pure la tappa dei Pirenei a Laruns e quella sul Grand Colombier -, si è aggiudicato anche la Volta a la Comunitat Valenciana e la prova a cronometro dei Campionati sloveni.

Il prossimo appuntamento che ora attende il giovane ciclista è il mondiale di Imola in merito al quale ha dichiarato:  “Il 27 correrò il Mondiale di Imola, vediamo cosa si potrà fare: il percorso è duro”. “Poi punterò alle classiche del Nord, credo di chiudere la stagione con il Fiandre”, ha aggiunto.

FONTE IMMAGINE: https://twitter.com/TeamUAEAbuDhabi/status/1202902563793854464/photo/1