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Ezio Bosso è morto: storia di un grande musicista

Ezio Bosso, famoso pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano, ci ha lasciati all’età di 48 anni. Ripercorriamo insieme le tappe della sua carriera.

Si è spento all’età di 48 anni il famoso pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano Ezio Bosso. Un personaggio di grande carisma e di grande forza, che ha saputo emozionare tantissimi italiani con interpretazioni capaci di colpire al cuore.

Ezio Bosso è nato il 13 settembre del 1971 a Torino. Sin dai primi momenti della propria vita ha immediatamente mostrato una certa propensione e passione per la musica, tant’è che a soli 4 anni con l’aiuto del proprio fratello, anche lui musicista, ha iniziato a suonare il pianoforte.

Un vero e proprio talento della musica come del resto dimostra il fatto che, a soli 12 anni, ha iniziato a comporre musica, mentre a 14 è entrato in un famoso gruppo musicale italiano conosciuto con il nome degli Statuto. L’esperienza con la band è stata portata avanti per tre anni, prima che Ezio Bosso decidesse di lasciar perdere la ska-mod revival e dedicarsi totalmente alla musica classica.

Non passerà tantissimo tempo prima che inizi già ad esibirsi come solista esordendo in Francia quanto ancora non aveva compiuto i 18 anni di età. Durante gli anni ’90 ha iniziato a farsi conoscere a livello internazionale esibendosi in alcuni dei più importanti teatri e palcoscenici di tutto il mondo come nel caso della Royal festival Hall alla Sydney Opera House, a Buenos Aires, all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Teatro Regio della sua città di origine, ossia Torino.

Le malattie e la voglia di stupire ed emozionare attraverso la musica

Ezio Bosso è stato anche un ottimo compositore, capace di creare colonne sonore per importanti opere teatrali come, ad esempio, La stanza di Emily e anche il film. A proposito del suo impegno nell’ambito cinematografico nei primi anni 2000 si occupa della colonna sonora del film Ribelli per caso, di quella della pellicola Io non ho paura per la regia di Gabriele Salvatores grazie alla quale riceve, peraltro, anche la candidatura al David di Donatello.

Purtroppo la sua carriera artistica e la sua vita vengono pesantemente influenzate a partire dal 2011, anno in cui scopre di soffrire di una patologia neurodegenerativa. Le conseguenze di questa malattia sono devastanti: questa infatti compromette la sua possibilità di camminare e di muoversi liberamente, nonché di comunicare come aveva sempre fatto.

Poco dopo gli viene anche diagnosticato un cancro al cervello, ma l’artista saprà trovare la forza di combattere e di affrontare la vita sempre con il sorriso, nonostante tutto. Nel 2013 avrà inizio una intensa collaborazione con il violoncellista Mario Brunello dando vita a numerose esibizioni di grande qualità ed intensità emotiva. Nel 2016 grazie alla sua arte sarà tra gli ospiti d’onore dell’edizione Festival di Sanremo condotta da Carlo Conti. Purtroppo, questo grandissimo artista, si è spento oggi, 15 maggio del 2020, all’età di 48 anni.

La lettera scritta da Ezio Bosso, letta da Stefano Accorsi

Ezio Bosso ha dimostrato di possedere anche un altro talento: quello della scrittura. Il grande compositore ha voluto scrivere un testo, pubblicato poi sulla sua pagina Facebook, per commentare la situazione di emergenza in cui ci troviamo a causa della pandemia di coronavirus, condividendo parole di speranza, che ci lasciano sognare. Ecco il testo integrale:

Io li conosco I domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta 
E la luce che manca da cercare dentro
 

Io li conosco i giorni che passano uguali 
Fatti di sonno e dolore e sonno 
per dimenticare il dolore 

Conosco la paura di quei domani lontani 
Che sembra il binocolo non basti 

Ma questi giorni sono quelli per ricordare 
Le cose belle fatte 
Le fortune vissute 
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci 

Questi sono i giorni per ricordare 
Per correggere e giocare 
Si, giocare a immaginare domani 

Perché il domani quello col sole vero arriva 
E dovremo immaginarlo migliore 
Per costruirlo 

Perché domani non dovremo ricostruire 
Ma costruire e costruendo sognare 

Perché rinascere vuole dire costruire 
Insieme uno per uno 

Adesso però state a casa pensando a domani 

E costruire è bellissimo 
Il gioco più bello 
Cominciamo…

Il 20 marzo scorso, Stefano Accorsi ha letto la meravigliosa poesia scritta da Ezio Bosso durante il programma “Il volo del Mattino” in onda su Radio Deejay e condotto da Fabio Volo.

FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/60850238032/photos/a.10150977410738033/10151812483533033/?type=3&theater

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