Domenica 23 gennaio è venuto a mancare per cause naturali lo stilista francese Thierry Mugler. L’annuncio sul suo profilo Instagram.
Moda in lutto. Si è spento a 73 anni lo stilista francese Manfred Thierry Mugler. L’annuncio della sua morte è stato dato attraverso i suoi profili social ufficiali.
Morto Thierry Mugler, l’annuncio
Nel giorno di apertura della settimana dell’Haute Couture parigina arriva la notizia della scomparsa di Manfred Thierry Mugler, uno degli stilisti che hanno fatto la storia del costume degli anni ’80 e ’90.
“Possa la sua anima riposare in pace”, si legge in un post corredato da un’immagine completamente nera, apparso sulla sua pagina Instagram e sul suo profilo Facebook.
L’annuncio della morte dello stilista francese è stato poi dato anche dalla sua maison e da Casey Cadwallader, l’attuale direttore creativo del marchio. “Siamo devastati nell’annunciare la morte del signor Manfred Thierry Mugler domenica 23 gennaio 2022”, fanno sapere.
La morte di Mugler sarebbe avvenuta per “cause naturali”, come riferito dal suo agente Jean-Baptiste Rougeot.
Uno stilista rivoluzionario
Nato a Strasburgo il 21 dicembre 1948, Thierry Mugler diede inizio al suo percorso artistico studiando danza classica all’età di nove anni. A 14 entrò nella compagnia dell’Opera di Rhin. Tuttavia, dopo aver studiato design alla Scuola di arti Decorative di Strasburgo, decise di dedicarsi alla moda. A 20 anni si trasferì a Parigi, dove cominciò a lavorare come assistente in una nota boutique della città. Negli anni Settanta iniziò la sua carriera come stilista freelance, lavorando per varie case di moda di Parigi, Londra e Milano. La sua prima collezione, la Café de Paris, risale al 1973. L’anno successivo fondò la sua casa di moda. Qualche anno più tardi aprì la sua prima boutique a Parigi.
Da allora il marchio Mugler è diventato celebre in tutto il mondo grazie al suo stile ricercato, caratterizzato da spalle larghe e una vita sottile. Le creazioni del couturier francese hanno sempre ricordato delle sculture; non a caso, lo stilista francese amava definirsi “un architetto che reinventa completamente il corpo di una donna”.
Mugler si è distinto per aver saputo valorizzare il corpo femminile, ma anche per aver sperimentato l’uso di diversi materiali, dal metallo, con cui realizzava delle “armature” gioiello, alla gomma passando per la plastica, fino a pelle e latex. Ha saputo rivoluzionare la moda negli anni ’80 e ’90 facendo sfilare abiti stravaganti ispirati ad animali, insetti, robot e creature mitologiche. “Mi sono sempre sentito un regista e i vestiti che ho fatto erano una direzione del quotidiano”, aveva dichiarato in un’intervista a Interview Magazine.
In carriera ha curato il look di moltissime star, da David Bowie e Diana Ross, a Lady Gaga e Beyoncé, senza dimenticare Sharon Stone e Madonna, per la quale aveva ideati gli storici corsetti. Mugler è stato inoltre il primo stilista a far sfilare in passerella una cantante, Diana Ross, nel 1991.
“Ho sempre pensato che la moda non fosse sufficiente a se stessa e che bisognasse mostrarla in un ambiente musicale e teatrale”, diceva spesso.
Non solo abiti. Il suo profumo più celebre, Angel (con aromi alimentari al sapore di cioccolato, caramello e frutta candita), lanciato nel 1992, è una delle fragranze più vendute al mondo.
Sul finire degli anni ’90, però, per il marchio Mugler è iniziata una fase di declino tanto che è stato ceduto nel 1997 al gruppo cosmetico Clarins, che ha rilevato anche le licenze dei suoi profumi, oggi di proprietà di L’Oréal. L’ultima sfilata di Thierry Mugler risale al 2002.
Successivamente lo stilista francese scelse di dedicarsi solo alla sua linea di profumi e di disegnare costumi per importanti produzioni teatrali, tra cui Zumanity e Extravaganza del Cirque du Soleil. In quel periodo lavorò anche come fotografo.
Nel 2010, però, decise di dare avvio ad un’operazione di rilancio del suo marchio con la direzione creativa di Nicola Formichetti, che decise di ribattezzarlo solo Mugler. Tuttavia, le cose non andarono come sperato. A Formichetti subentrò poi David Koma, ma la vera rinascita del brand è avvenuta nel 2017, con l’arrivo di Casey Cadwallader.
Lo scorso ottobre Cadwallader ha deciso di inaugurare a Parigi una mostra in suo omaggio, intitolata “Thierry Mugler: Couturissime”, una raccolta di 150 pezzi – che coprono il periodo tra il 1977 e il 2014 – tra le sue creazioni più significative, scelti dal suo archivio. La mostra sarà visitabile sino all’aprile 2022 al Musée des Arts Décoratifs.
fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=290564485771811&set=a.290564479105145
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