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Borghi d’Italia: i più belli da visitare assolutamente

L’Italia è ricca di bellezze. Tra queste rientrano i borghi, piccoli gioielli, spesso nascosti, che vale la pena scoprire, Vediamo quali sono i borghi d’Italia da non perdere.

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Borghi d’Italia: i più belli da visitare assolutamente

L’Italia è ricca di bellezze. Tra queste rientrano i borghi, piccoli gioielli, spesso nascosti, che vale la pena scoprire, Vediamo quali sono i borghi d’Italia da non perdere.

Con l’arrivo della bella stagione cresce la voglia di viaggiare e andare alla scoperta di posti nuovi o rivedere luoghi già visti e amati, specie ora che, dopo un anno di chiusure e restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, grazie all’accelerazione della campagna vaccinale, la curva dei contagi e il numero dei morti stanno calando drasticamente. Non resta che partire allora!

Il mare è sicuramente tra le mete piú gettonate per rilassarsi, seguita da montagna e laghi. Tuttavia, italiani e non amano andare anche alla scoperta delle città d’arte e di piccoli borghi apprezzati per il loro aspetto caratteristico e affascinante.

Da nord a sud sono tanti i borghi di mare e di montagna disseminati nel nostro Paese, da non perdere.

Nel 2001 è nata anche un’associazione, denominata “I borghi più belli d’Italia”, con lo scopo di conservare e salvaguardare piccoli paesi dallo spiccato valore storico e artistico.

L’associazione comprende oltre 250 borghi. Impossibile nominarli tutti così come è difficile stilare una lista, in quanto ogni regione d’Italia conserva piccoli gioielli che andrebbero visitati assolutamente, ma proviamo a fare una selezione.

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Borghi d’Italia: i borghi del Nord

L’Italia settentrionale è ricca di borghi arroccati, protetti sulle alture e collegati ai boschi. Tra questi ricordiamo Egna, in provincia di Bolzano, borgo immerso tra vigneti e meleti e circondato da splendide montagne. Caratteristica del piccolo paese sono i portici. A fine agosto, ogni anno qui si svolge anche una festa, denominata proprio festa dei portici. Da non perdere poi la chiesa gotica, tra le più belle dell’Alto Adige.

Sempre in Trentino sorge Canale di Tenno (o Villa Canale), uno dei quattro borghi di cui è costituita Ville del Monte, la frazione più estesa del Comune di Tenno in Trentino. Iscritto nell’associazione “I borghi più belli d’Italia”, Canale di Tenno è un borgo medievale che sorge a 600 metri di altezza sulle colline che guardano il versante trentino del lago di Garda, fra Riva del Garda e l’altopiano di Fiavè, sulla strada che collega il lago alle Giudicarie. In paese vi è un piccolo museo che raccoglie gli attrezzi della vita contadina; da visitare anche la Casa degli Artisti, dedicata al pittore adottivo di Canale Giacomo Vittone, che oggi è un centro di produzione artistica che ospita corsi, mostre, concerti, ecc., ma è anche una residenza per artisti. Il borgo è noto anche per alcune manifestazioni come il “Rustico Medioevo”, un festival di arti varie che si svolge ogni anno nelle prime due settimane di agosto e fa rivivere alcuni momenti della vita medioevale del borgo. In inverno, invece, le viuzze del borgo ospitano i tradizionali mercatini natalizi che si tengono durante tutti i weekend di dicembre che precedono il Natale.

Altro borgo trentino da visitare è Mezzano, che fa parte, dal 2010, dell’associazione “I borghi più belli d’Italia”. Da visitare: Chiesa di San Giorgio; Casa Orler; Casa degli Usseri; Canton Grison con il Tabernacolo di San Giorgio; Casa Cosnèr con una fontana in pietra; Casa Lotti; Case brusade; Casa Cunico, elegante palazzo barocco vicino al municipio.

Anche Usseaux, comune di 180 abitanti della provincia di Torino, è stato recensito come uno dei borghi più belli d’Italia. Si trova in Val Chisone e fa parte della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e, oltre al capoluogo Usseaux (Usseauso), comprende anche le seguenti frazioni: Balboutet (Finale), Fraisse (Frassineto), Laux (Lauso), Pourrieres (Purrieri).

 In paese si possono ammirare alcuni edifici, in gran parte ristrutturati, risalenti al 1700, come il forno, il lavatoio ed il mulino. A Usseaux sono inoltre presenti numerose e caratteristiche fontane. Nella frazione di Balboutet, ad ogni angolo delle strade si possono ammirare originali meridiane dipinte, una diversa dall’altra, e graziosi dipinti illustrativi. Da vedere anche l’imponente chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro.

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Sempre del circuito dei Borghi più belli d’Italia fa parte anche Sabbioneta, comune immerso nella pianura padana, quasi a metà strada fra Mantova e Parma. Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell’elenco dei patrimoni dell’umanità da parte dell’UNESCO. Da visitare qui le numerose chiese, il Palazzo Ducale, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, che ospita la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo del Giardino o Casino e il Teatro all’Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi.

Altro borgo del nord da visitare è Gromo, in provincia di Bergamo. Il piccolo comune è posizionato nelle Alpi meridionali (Prealpi Bergamasche) e situato sul “fianco” destro del fiume Serio, in Val Seriana. Questo borgo durante il Medioevo era soprannominato “la piccola Toledo”, in quanto dotato di numerose fucine, che ne facevano un centro molto importante per la lavorazione del ferro e la conseguente realizzazione di armi bianche, alabarde, scudi e corazze. Da visitare le numerose chiese sul territorio, Palazzo Milesi, Palazzo Bonetti e le ville dall’architettura in stile Liberty che si trovano lungo la mulattiera che porta dal borgo alla frazione Ripa. Inoltre, da non perdere, Castello Ginami, Castello e Torre Priacini o Torre del Lavanderio, Torre degli Olivari e i musei: Ecomuseo naturalistico, Museo delle armi bianche e delle pergamene, Museo parrocchiale Luigi Morstabilini.

Tra i borghi più belli del nord Italia rientra anche la nota località sciistica dell’alta Valtellina Livigno, posta a circa 1816 m di quota s.l.m, ai piedi delle Alpi di Livigno, in provincia di Sondrio. E’ il più settentrionale e il più esteso comune della Lombardia. Oltre ad essere una stazione sciistica, Livigno è anche un luogo di interesse storico. Da visitare, le numerose chiese e il MUS! Museo di Livigno e Trepalle, aperto dal 22 dicembre 2015. L’edificio, risalente alla fine del ‘700, espone materiale etnografico che racconta le radici contadine di Livigno e Trepalle e presenta alcuni elementi tipici delle case tradizionali di Livigno, come la sc’tua, la cucina con il cendré (focolare) e il locale per la lavorazione del latte. Inoltre, la struttura è caratterizzata da una notevole ampiezza (si distribuisce su ben quattro piani) ed è evidente l’uso massiccio della pietra rispetto al tradizionale legno.

Sempre in Lombardia, sorge Tremosine sul Garda, borgo che si affaccia, quasi a strapiombo, sul lago di Garda. Il borgo è diviso in diverse frazioni sparse a più altitudini e fa parte del Parco Alto Garda Bresciano. Un posto da visitare assolutamente non solo perchè offre splendide vedute sul lago, ma anche perché racchiude piccoli gioielli artistici e vecchie mulattiere che si snodano su per i monti.

Infine, ci spostiamo in Liguria, dove vale la pena visitare Tellaro, una delle località di mare più belle della Regione. Tellaro è una frazione del comune di Lerice ed è un antico borgo marinaro arroccato su un altura che scende dritto in mare. Le strade per raggiungere il paese non sono molto comode, ma una volta arrivati, il borgo vi offrirà un panorama spettacolare, per non parlare delle caratteristiche spiagge con scogli e sassi e dello splendido mare.

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Borghi del centro Italia

Dai borghi montani dell’Abruzzo e quelli delle Marche, passando per il Lazio e la Toscana, il centro Italia offre numerose località da visitare agli amanti dei viaggi fuori porta, che qui scopriranno piccoli tesori nascosti e potranno partecipare a sagre ed eventi, concertini e feste patronali.

Partiamo dalle Marche, regione che offre un’ampia scelta quando si tratta di borghi e città d’arte. Qui suggeriamo di vedere assolutamente Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, un comune che conta poco più di 4.000 abitanti. Il borgo è conosciuto soprattutto per il suo Castello, costruito intorno al 1150. Leggenda vuole che questo castello-fortezza abbia fatto da sfondo al tragico amore di Paolo e Francesca, raccontato da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia. Da percorrere i cosiddetti “camminamenti di ronda”, lungo le cinte murarie del Castello, e il percorso soprannominato Monte delle Bugie, da cui si può godere di una splendida vista panoramica da Gabicce a Cesenatico.

Se vi trovate a passare dalle Marche, poi, non potete non visitare Recanati, luogo di nascita di Giacomo Leopardi, ricco di monumenti e palazzi storici. E’ da visitare ovviamente la casa dove visse il poeta e poi la Chiesa di Sant’Agostino, all’interno della quale è conservato l’affresco medievale raffigurante l’Ultima cena. La Chiesa è però nota per il suo campanile, che ha ispirato la nota poesia di Leopardi, “Il passero solitario”.

Ci spostiamo in Toscana dove è d’obbligo una visita a San Gimignano, in provincia di Siena. Il centro storico del paese è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

In questo luogo che, salvo alcuni interventi, conserva intatto il suo aspetto di borgo medievale (vedasi la Torre Grossa in pietra e il Duomo di San Gimignano), il tempo sembra essersi fermato al XIII-XIV secolo.

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San Gimignano è inoltre noto per la sua produzione vinicola, soprattutto per il Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco che si dice fosse molto apprezzato anche da Dante e Boccaccio.

Spostiamoci in Abruzzo e facciamo un salto a Rocca San Giovanni, borgo fondato nell’XI secolo che sorge tra la foce del fiume Sangro e il torrente Feltrino. Anche qui il tempo sembra essersi fermato. Il piccolo centro storico, infatti, conserva ancora un aspetto trecentesco e i resti delle antiche mura medievali. Il luogo offre uno splendido panorama e consente di inoltrarsi nell’area faunistica “Zoo d’Abruzzo o di Rocca San Giovanni”.

Sempre in Abruzzo, alle pendici del massiccio della Majella, incontriamo un piccolo borgo di artigiani, Pretoro, dalla particolare struttura urbanistica: le case sono appoggiate le une alle altre; il paese è inoltre caratterizzato da vicoli stretti e scalinate. Si consiglia di assaggiare qui uno dei piatti tipici della cucina abruzzese: i maccheroni alla chitarra con ragù di agnello.

Se vi trovate in Abruzzo non potete perdere Ortona, un borgo ricco di monumenti, chiese e antichi palazzi, che ha una particolare estensione geografica, che la porta ad essere non solo un luogo di collina, ma anche un luogo di mare, in quanto parte della cittadina si estende sul litorale abruzzese.

Spostiamoci in Umbria, polmone verde d’Italia che offre altrettante belle località da visitare. Tra queste segnaliamo Castiglione del Lago, borgo che si trova su un promontorio che si affaccia sul lago Trasimeno. Anche in questo caso parliamo di un borgo che conserva ancora il suo aspetto medievale, grazie soprattutto alla Rocca del Leone che domina dall’alto il paesaggio circostante. Da non perdere anche la piccola Isola Polvese, ricca di vegetazione e sede di un Castello medievale.

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Andiamo nel Lazio e facciamo tappa a Civita di Bagnoregio, piccolo borgo famoso nel mondo perché, a causa dell’erosione naturale dei fiumi, della conformazione del terreno argilloso, e del disboscamento, il paese è destinato ha inabissarsi su se stesso. Per questo motivo è detta “la città che muore”. Le testimonianze architettoniche e i numerosi ritrovamenti indicano come il borgo debba le sue origini alla civiltà etrusca. Gli etruschi furono infatti i primi a fondare le basi architettoniche di questa piccola città attraverso impianti idraulici e piccole costruzioni; la civiltà romanica ha poi proseguito l’opera. Il borgo conserva inoltre tracce del periodo medioevale, come testimoniano le strade del paese e le piccole case dell’epoca, nonché la chiesa di San Donato.

Tra i borghi più belli del Lazio anche Sperlonga, Castel Gandolfo e Castel di Tora.

Il primo fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è ormai da decenni Bandiera Blu, grazie al suo mare pulito e cristallino.

Da visitare a Sperlonga non sono però solo le sue spiagge (tra le più note quelle di Canzatora e Salette), ma anche il suo centro storico, caratterizzato dalla presenza di quattro torri di origini medievali, costruite per difendersi dai Saraceni.

Da visitare anche la Villa e la Grotta di Tiberio, affacciate sul Mar Tirreno e poco distanti dal centro, e le tante chiese che sorgono nel centro cittadino.

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Restiamo sempre nel Lazio, ma ci spostiamo nell’area dei Castelli Romani, dove incontriamo Castel Gandolfo, anch’esso facente parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Questo luogo è conosciuto soprattutto per la presenza della residenza estiva dei papi, ma ci sono vari luoghi di interesse archeologico, tra cui l’emissario del lago Albano e i resti della villa albana di Domiziano, naturalistico (la zona è inclusa nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani) e artistico (ad esempio la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata da Gian Lorenzo Bernini) da visitare.

Nel club dei borghi più belli d’Italia rientra anche Castel di Tora, comune di 278 abitanti della provincia di Rieti, posto nella valle del Turano. Il borgo si specchia dalla sponda nord-orientale nel Lago del Turano. Da visitare: il Santuario di Sant’Anatolia; la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista; l’Eremo di San Salvatore (XIV secolo); la Fontana del Tritone (1898); il Castello, costruito intorno all’anno Mille, di cui si conserva solo la torre pentagonale; i ruderi medievali di Cornito (visibili solo quando scende il livello del lago) e la Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia.

I borghi del Sud

Anche le regioni del Sud offrono una gran varietà di borghi, da quelli arroccati su monti e colline, circondati dalla natura, del Molise e della Basilicata, ai borghi sul mare di Puglia, Sicilia, Calabria e Campania. Ogni provincia ha la sua particolarità.

Anche in questo caso l’elenco sarebbe davvero lungo, ma tentiamo di fare una selezione, partendo dal borgo che quest’anno si è aggiudicato il titolo di “borgo più bello d’Italia”: Tropea. Si tratta di un borgo sul mare della Regione Calabria, dalla storia millenaria.

Grazie al suo mare azzurro, alle spiagge sabbiose e a tratti con scogli disegnati dal tempo, ai suoi vicoli stretti con piccoli negozi d’artigianato, profumi e sapori calabresi, questa perla del Tirreno attira turisti da tutto il mondo che ogni volta ne restano incantati.

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Sempre la Calabria ci regala altri bei posti da scoprire come Cirò, borgo che affaccia sul Mar Ionico, caratterizzato da un piccolo gruppo di case antiche e ben arroccate sulla collina. La località è nota anche per le viti che si trovano sul posto, i cui vini ogni anno vengono esportati in tutto il mondo. Anche questo borgo ha una storia molto antica che parte dalla Magna Grecia e arriva fino ad oggi. Un luogo di cultura e bellezza, inserito a giusto titolo fra i primi sette borghi più belli d’Italia.

Andiamo adesso in Puglia dove sorge Locorotondo, un borgo fondato nell’XI secolo che si trova su una collina che domina la Valle d’Itria. Le stradine pavimentate e le case costruite in pietra chiara del piccolo centro storico ne fanno un luogo affascinante e caratteristico per questo scelto anche come location di alcuni film, tra cui “Così è la vita” con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e “Baciami piccina” con Vincenzo Salemme.

Sempre in Puglia c’è un’altra perla da non perdere: Ostuni, comune italiano di 30.376 abitanti della provincia di Brindisi, chiamato anche “la città bianca” per il suo caratteristico centro storico che nei tempi passati era interamente dipinto con calce bianca. Da visitare le numerose chiese sul territorio; i palazzi nobiliari delle famiglie degli Aurisicchio, degli Ayroldi, dei Bisantizzi, dei Falghieri, dei Ghionda, dei Giovine, degli Jurleo, dei Palmieri, dei Petrarolo, dei Siccoda, degli Urselli, degli Zaccaria; i siti archeologici (il dolmen di Montalbano, il Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria D’Agnano, la Torre San Leonardo, il Castello di Villanova). Sul territorio sono inoltre disseminate numerose masserie, alcune di importanza storico-architettonica e fondamentali per comprendere le strutture sociali e produttive della zona: la masseria Santa Caterina; la fortificata masseria Lo Spagnulo; la masseria Carestia; la masseria Ottava; la masseria Cappuccini; la masseria Ferri; la masseria Tolla.

In Puglia consigliamo di vedere anche Ceglie Messapica, un comune di 19.004 abitanti della provincia di Brindisi che vanta il riconoscimento di città d’arte e terra di gastronomia. Il territorio è inoltre caratterizzato da trulli, masserie, oliveti secolari e grotte carsiche.

Rimaniamo nella provincia di Brindisi e facciamo un salto a Cisternino, definito “il borgo bianco” per i colori tenui che caratterizzano le sue case, basse e dai tetti spioventi. Il paese è immerso nella campagna ed è completamente circondato da ulivi secolari e dai classici trulli. Il paese è inoltre caratterizzato da tante viuzze che regalano scorci molto scenografici e da moltissimi edifici storici, tra cui la Chiesa Madre dedicata a San Nicola e la Torre Grande, alta ben 17 metri, sulla cui cima si erge una statua del Santo.

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Spostiamoci in Campania, più precisamente nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dove sorge il bellissimo borgo di Castellabate, diventato famoso anche grazie al film “Benvenuti al Sud”. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, Castellabate sorge a circa 300 metri sul livello del mare ed è dominato dal Castrum Abbatis, il Castello dell’Abate, da cui prende il nome. Fatto edificare da San Costabile Gentilcore nel 1123, era una fortezza difensiva per fare fronte agli attacchi dei Saraceni.

Da visitare è anche il Belvedere di Castellabate, una terrazza vista mare dove sorge l’ormai nota scritta “Qui non si muore“, ispirata a una frase pronunciata da Gioacchino Murat, cognato di Napoleone e Re di Napoli.

Se vi trovate in Cilento vi consigliamo di fare un salto anche ad Acciaroli, frazione del comune di Pollica, in provincia di Salerno, che conta circa 1.000 abitanti.

Restiamo in Campania, ma ci spostiamo a Ravello, sulla splendida costiera amalfitana. Un meraviglioso borgo sul mare ricco di monumenti, ville e chiese che dominano l’intero litorale. Da visitare qui Villa Rufolo, edificio risalente al 1200′, voluto dall’omonima famiglia, caratterizzato da un’immensa terrazza fiorita e dalla sua posizione a picco sul mare.

Da vedere in costiera amalfitana anche Vietri sul mare.

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 Andiamo ora in provincia di Isernia, in Molise, dove sorge Bagnoli del Trigno, un comune di 675 abitanti dalle origini ignote che si fanno risalire a diverse leggende. Ad ogni modo, le prime notizie storiche risalgono al medioevo, quando il feudo era parte del Contado del Molise. Successivamente, dopo una serie di passaggi di proprietà anche tra signori francesi e spagnoli, Bagnoli del Trigno diventa parte del Regno di Napoli e successivamente del Regno d’Italia. Anche qui sono da visitare diverse chiese, il Castello ducale Sanfelice, il Rudere del Castello di Sprondasino, la casa romana, il monumento ai caduti, la fonte vecchia, il Parco Lippucci, Parco delle Morge.

Scendiamo in Basilicata dove incontriamo Castelmezzano, un comune di 759 abitanti della provincia di Potenza, il cui territorio, assieme a quello dei comuni vicini Pietrapertosa, Accettura, Calciano e Oliveto Lucano, forma il parco delle Dolomiti Lucane. Anche Castelmezzano fa parte del circuito dei “borghi più belli d’Italia”. Nel 2007, il borgo fu inserito tra le più belle località del mondo dalla rivista statunitense Budget Travel di Arthur Frommer. Nel 2017, invece, The Telegraph lo inserì nella sua lista dei “19 borghi più belli d’Italia”.

Andiamo ora nella splendida Sicilia che offre numerosi borghi incantevoli da visitare, a partire da Cefalù, comune facente parte della città metropolitana di Palermo, inserito tra i borghi più belli d’Italia. Nel 2015 il suo Duomo è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sempre in Sicilia è da non perdere il caratteristico borgo di Marzamemi, frazione marinara del comune di Pachino, nel libero consorzio comunale di Siracusa, così come è da non perdere il borgo medievale di Gangi, in provincia di Palermo, proprio ai piedi dell’Etna. Nel 2014 Gangi si è guadagnato il titolo di Borgo dei Borghi. Il borgo, ricostruito nel 1300 dopo la distruzione del 1299, vanta una vista spettacolare dal belvedere di Piazza del Popolo e ospita diversi edifici da visitare assolutamente, a partire dal Castello che si erge a oltre 1.000 metri di altezza, che tuttavia è proprietà privata. Da vedere inoltre la Chiesa Madre, il Palazzo Sgadari e il Palazzo Bongiorno.

Restiamo ancora in Sicilia e facciamo un salto a Geraci Siculo, borgo medievale che sorge all’interno del Parco delle Madonie, area naturale protetta dal 1981, che quest’anno si è guadagnato il terzo posto all’interno della classifica dei borghi più belli d’Italia. Da visitare qui le chiese antiche anche di età romana.

Chiudiamo il tour dei borghi siciliani con Erice, comune abitato da circa 25 mila abitanti, ma il centro storico, situato sulla vetta del Monte Erice, conta appena 1000 abitanti. Il borgo è in una posizione di dominio rispetto alla sottostante pianura che si affaccia sul mare. Da non perdere il Castello di Venere, di origine normanna, che conserva ancora oggi intatto il suo fascino.

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Terminiamo questa carrellata di borghi italiani con due perle della Sardegna: Baunei e Bosa.

Nel primo caso siamo nei territori dell’Ogliastra, in un piccolo centro urbano di poco più di 300 anime. Un luogo incantevole circondato da natura incontaminata, fra i boschi alti e selvatici, che scende via via verso la spiaggia frastagliata e ricca di scogli calcarei che le donano un aspetto antico e primitivo. Grazie al suo fascino questo borgo si è guadagnato quest’anno il secondo posto nella classifica dei borghi più belli d’Italia.

Andiamo ora a Bosa, un borgo che sorge sulle rive del fiume Temo e, allo stesso tempo, si affaccia sul mar Mediterraneo. Le origini di Bosa sono molto antiche. Si parte dall’età preistorica, dove si hanno le prove dei primi insediamenti, per poi passare ai fenici, ai romani, agli aragonesi, agli spagnoli, agli austriaci, fino alla più recente unità d’Italia. Oltre agli aspetti storici, vale la pena visitare Bosa per i suoi aspetti naturalistici. Qui sono presenti specie rare come i grifoni; inoltre il borgo nasconde nei propri fondali forme di coralli di rara bellezza.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/citt%C3%A0-edifici-notte-luci-6059479/

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  1. Vincenzo Cacciatore

    9 Giugno 2021 at 14:46

    Con tutto il rispetto per le città della Puglia in provincia di Brindisi che avete citato, che indubbiamente sono veramente belle, dovreste informarvi ed andare a cercare foto e notizie di Oria, posta su 7 colli, edificata dai cretesi ben 700 anni prima di Roma e con un bellissimo castello costruito da Federico II. Tra l’altro il 17 luglio ad Oria ci sarà un matrimonio di lusso della famiglia Arnault, titolare del gruppo Lvhm, e secondo Forbes uno dei due uomini più ricchi del mondo.

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Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio

Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.

Origini del Surrealismo

Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”

Caratteristiche del Surrealismo

Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.

L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.

Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.

Principali Artisti Surrealisti

Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.

Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.

René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.

Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.

Impatto Culturale e Eredità

L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.

Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.

Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]

 

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La compassione fa dormire meglio?

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La compassione fa dormire meglio?

La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno

La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.

La Scienza dietro la Compassione e il Sonno

Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.

La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.

Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.

Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno

Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso

La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.

2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri

Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.

3. Pratica la Gratitudine

Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.

4. Sviluppa l’Empatia

L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.

5. Pratica la Mindfulness

La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.

6. Fai Volontariato

Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.

La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]

 

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I pregiudizi delle donne over 65

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I pregiudizi delle donne over 65

Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante

Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.

I pregiudizi comuni sulle donne over 65

Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.

Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.

Sfide e opportunità per le donne over 65

Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.

Promuovere una visione più equa e inclusiva

Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.

Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.

E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]

 

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