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Come coltivare i ravanelli: breve guida

Ecco alcuni consigli utili per coltivare i ravanelli. Si tratta di una pianta abbastanza resistente ad attacchi di parassiti, dal ciclo colturale breve.

Ecco alcuni consigli utili per coltivare i ravanelli nel modo corretto. Si tratta di una pianta abbastanza resistente ad attacchi di parassiti, dal ciclo colturale breve.

I ravanelli sono ortaggi ricchi di elementi nutritivi importanti: contengono, infatti, buone quantità di vitamina B e vitamina C, ma anche fosforo, potassio, ferro e calcio. Molti ne esaltano la proprietà tranquillanti e lenitive, oltre alla capacità di favorire il sonno. Inoltre, fanno bene all’asma e vantano buone proprietà diuretiche, digestive e depurative.

Insomma, i ravanelli, o rapanelli, sono una verdura estremamente utile all’organismo, oltre che gradita alla maggior parte delle persone. Ma quante varietà di ravanello esistono in natura? Non sono affatto poche e ognuna presenta caratteristiche proprie. La saxa, ad esempio, possiede una radice tondeggiante e una scorza rossa. La candela di ghiaccio, invece, ha scorza e polpa completamente bianche, una forma allungata e un gusto più delicato. Il ravanello burro gigante ha una polpa molto croccante e forma tonda. La scorza è di colore rosso, tendente al violaceo. Il gigante siculo è l’unica varietà adatta anche ai climi caldi e secchi, perfetta per la coltivazione estiva. Infine, il flamboyant è un ravanello rosso di grandi dimensioni e dal sapore inconfondibile.

Come coltivare i ravanelli?

I ravanelli sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere; sono perfetti per preparare insalate e per dare sapore a una moltitudine di pietanze. Se cotti perdono parte del loro sapore tipico.

La pianta è abbastanza resistente agli attacchi dei parassiti ed ha un ciclo colturale molto breve (che non supera i trenta giorni). Si tratta, pertanto, di un ortaggio ideale per l’orto familiare, a patto che il clima della zona in cui si vive non sia troppo caldo. Il ravanello, infatti, predilige i climi temperati e freschi. Il terreno, invece, deve essere drenante e calcareo, ben lavorato e poco concimato, in quanto un eventuale eccesso di azoto può provocare la crescita della parte aerea della pianta, a scapito della radice.

I ravanelli vanno seminati a partire dalla fine di marzo fino a settembre/ottobre; devono essere seminati a circa un centimetro di profondità, distanti una ventina di centimetri dalle altre piante. L’acqua con cui irrigare deve essere ben bilanciata e costante: un eccesso d’acqua, infatti, può causare uno scarso sviluppo delle radici, mentre una carenza d’acqua può rendere troppo piccante il sapore dei ravanelli. È importante ripulire e zappettare spesso il suolo, in modo da arieggiare e rendere soffice la terra.

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