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Come coltivare il pomodoro: tecniche e suggerimenti

Coltivare il pomodoro non è un impresa difficile, in quanto il pomodoro è un ortaggio molto versatile. Vediamo insieme la temperatura corretta e le tecniche.

Coltivare il pomodoro non è un impresa difficile, in quanto il pomodoro è un ortaggio molto versatile. Vediamo insieme la temperatura corretta e le tecniche esatte da attuare.

Clima e temperatura

Il pomodoro è una pianta che predilige climi caldi e secchi. La sua stagione ideale è l’estate (in alternativa può essere coltivato nelle serre). Per la fase di germinazione dei semi la temperatura in cui si posiziona la pianta non deve essere inferiore a 12 gradi, mentre per crescere e sviluppare i frutti sarà necessaria una temperatura di circa 25 gradi. Oltre i 30 gradi però si potrebbero verificare dei danni alla pianta.

Il terreno e la sua lavorazione

Il pomodoro è una pianta piuttosto versatile, capace di adattarsi a vari tipi di terreno, pur preferendo quelli ben lavorati e con un buon sistema di drenaggio. Proprio per queste particolarità, il terreno che si appresta ad ospitare le piante di pomodoro deve essere lavorato ad una profondità di circa 40-50 cm almeno, soprattutto se si affronterà la fase di semina prima dell’estate.

Semina e trapianto

La semina si può svolgere in uno spazio protetto (serra) oppure direttamente sul terreno di coltivazione. Se si sceglie la prima opzione, la temperatura per la comparsa delle piantine è di 20-21 gradi e per vedere le prime piantine ci vogliono circa 2 settimane quando poi andranno spostate nella torba per effettuare il rinvaso nel mese di marzo. Se si opta per la semina in campo occorre lavorare nei mesi da marzo a maggio.

Quando le piantine saranno arrivate a sviluppare almeno 3-4 foglie si selezionano quelle meno robuste per eliminarle. Il trapianto nel terreno del campo va svolto quando le piantine saranno ben sviluppaste, solitamente intorno al mese di maggio. Per una corretta crescita le piantine dovranno essere distanti circa 30 cm l’una dall’altra, mentre tra le file è necessaria una distanza di almeno 1,5 metri.

Altre lavorazioni da svolgere

Le concimazioni vanno fatte in fase preparatoria prima della semina con letame maturo, mentre successivamente si potranno usare concimi con fosforo, potassio ed azoto. Per quanto riguarda la quantità d’acqua, il pomodoro ha bisogno di un apporto frequente ma regolare soprattutto nella fase di fioritura. Occorre comunque sempre fare attenzione ad annaffiare le radici senza bagnare le foglie per non far marcire la pianta o per evitare di bruciare fiori e frutti.

Nella fase di cimatura si elimina la parte superiore dei germogli per contenere la crescita in altezza, mentre in quella di “scacchiatura” si tolgono tutti i germogli laterali prima che essi raggiungano i 3 cm di lunghezza. La raccolta viene fatta a mano e le fasi in cui avviene dipende molto dalla tipologia di pomodoro. Quelli da insalata, ad esempio, non verranno colti in piena maturazione a differenza di quelli destinati alla produzione di salse e sughi.

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