Coltivare l’anguria può essere complesso, ma con alcune indicazioni e tecniche specifiche sulla semina, la potatura e la raccolta diventerà più semplice.
Come coltivare nel tuo orto l’anguria
L’anguria, conosciuta in gergo anche come cocomero, è uno dei frutti più amati e consumati durante il periodo estivo che peraltro può essere tranquillamente coltivato anche all’interno del tuo orto. Puoi ottenere risultati importanti seguendo alcuni consigli che riguardano gli aspetti più significativi della coltivazione.
Innanzitutto, devi essere sicuro che nella tua zona ci siano le condizioni climatiche ideali per la coltivazione dell’anguria. Nello specifico l’anguria con seme, nasce sopra ai 24 gradi e cresce in maniera ottimale con temperature che oscillano sempre intorno ai 30 gradi. Se il clima non dovesse essere soddisfacente, allora devi pensare a delle soluzioni alternative come ad esempio l’utilizzo di tunnel e teli neri per scaldare meglio le piante. In ogni caso le temperature non devono mai scendere sotto i 14 ° altrimenti si pregiudica in maniera definitiva il raccolto.
Per quanto riguarda il terreno deve essere ricco e non arido, tendenzialmente con un ph acido sopra la soglia dei 5.5. Certamente depone a favore di potere disporre di un terreno ricco di potassio. In caso alternativo, si può ovviare in maniera semplice ed immediata, concimando adeguatamente anche con l’utilizzo della cenere.
La semina, la potatura, le irrigazioni e i tanti altri aspetti per coltivare l’anguria
Per sperare di raccogliere delle angurie gustose e di dimensioni adeguate, devi seguire anche delle tempistiche ben definite. Innanzitutto, la semina deve essere effettuata in primavera in particolar modo a marzo se nel caso avvenga all’interno di un vasetto oppure tra aprile e maggio nel terreno per evitare possibili temperature basse. Prima della semina bisogna vangare appunto il terreno e provvedere ad inserire in ogni postarella tre o quattro semi ad una profondità di circa 3 cm.
Un ulteriore consiglio è quello di cercare di effettuare la pacciamatura per evitare che possano crescere delle erbe infestanti che andrebbero ad inficiare sul risultato finale. Tra l’altro, con questa soluzione andresti anche ad abbattere le ore di lavoro che dovresti dedicare alla coltivazione.
Per quanto concerne la potatura, devi recidere il germoglio per evitare lo sviluppo eccessivo in larghezza. Un aspetto essenziale è quello di provvedere nel garantire il giusto quantitativo di acqua alla angurie. Servono, infatti, irrigazioni frequenti durante soprattutto la fase di germinazione e trapianto. In linea generale devi aumentare il quantitativo di acqua con la crescita della pianta. Invece nei giorni che precedono la raccolta, evita un eccesso di acqua altrimenti sotto sarebbe poco saporito.
Infine, nelle ultime settimane di crescita e coltivazione, è opportuno ruotare le angurie in maniera tale che possano godere in tutti i suoi lati dei raggi solari. Per capire quando devi raccogliere le angurie, devi tenere sotto controllo la buccia che diventa improvvisamente più liscia e cerosa. Un altro segnale che ti avverte che è arrivato il momento di raccogliere l’anguria, è l’imbrunimento del viticcio.
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