La crescia è una sorta di focaccia diffusa nelle Marche e in Umbria. Nell’articolo tutte le caratteristiche.
La crescia è un tipo di focaccia diffusa nelle Marche e in Umbria. La crescia probabilmente ha come antenata la piadina romagnola e fu portata in queste regioni l’esercito bizantino, che per lungo tempo è stato in Romagna, nel nord delle Marche e nella Valle Umbra. La crescia, nelle due regioni, presenta delle piccole differenze, vediamole insieme.
Crescia marchigiana
Nella regione Marche la crescia viene comunemente chiamata anche “spianata” o “crescia bruscata“. La realizzazione è molto semplice così come gli ingredienti: farina, uova e latte, strutto per farla sfogliare. La tradizione vuole che venga cotta sulla brace, che le conferisce un sapore veramente gustoso. All’interno della regione, la crescia subisce delle piccole variazioni da provincia a provincia, ma il gusto è sempre eccellente. La crescia può essere consumata con una farcitura oppure può essere mangiata appena sfornata, sostituendo il pane.
La crescia di Pasqua
Nella regione Marche esiste, inoltre, una variante della crescia, che si realizza esclusivamente nel periodo pasquale ed è chiamata, appunto, crescia pasquale o pizza di Pasqua. La crescia pasquale è diffusa soprattutto nelle provincie di Pesaro, Macerata e Ancona e si caratterizza per la presenza di formaggio pecorino nell’impasto, che la rendende particolarmente saporita.
La crescia umbra
La crescia umbra, meglio conosciuta come Torta al Testo, per la teglia in cui viene cotta, è realizzata con ingredienti semplici come acqua, farina, bicarbonato e sale, a cui viene aggiunto l’uovo nella zona di Città di Castello. La cottura avviene in una teglia in ghisa, comunemente chiamata “testo”. Anche in questo caso, la crescia umbra può essere mangiata farcita oppure come accompagnamento ai piatti.
FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/ilikegubbio/posts/603082810389130