Dalla cultura punk al recente revival, vediamo insieme la storia degli anfibi inglesi che attraversano le generazioni.
Dr. Martens in principio fu l’esercito
Spesso un capo moda diventa tale dopo essere nato per uno scopo altro, ovvero comodità, praticità e assolvimento di uno scopo. Esattamente come per il trench, di cui abbiamo approfondito le origini nei giorni scorsi, anche gli anfibi Dr. Martens sono nati per proteggere i piedi dei militari dell’esercito britannico. Nel 1901 gli imprenditori Benjamin Griggs e Septimimus Jones producevano scarponi per minatori e militari a Northamptonshire, nel Regno Unito. 40 anni dopo, nel 1943 un medico tedesco, il famoso Dr. Martens (Klaus Maertens) dopo aver avuto un incidente in montagna, brevettò una nuova suola per gli scarponi, ammortizzata e con il caratteristico cuscinetto d’aria. Finita la guerra il giovane dottore decide di provare a produrre questi anfibi innovativi e insieme all’amico, Dr. Herbert Funck, inizia una piccola produzione. Dopo aver ottenuto un ottimo successo, soprattutto per le signore, nel 1952 apre la sua prima fabbrica a Monaco e nel 1959 decide di vendere la licenza, per intraprendere l’avventura a livello internazionale.
La nascita delle Dr. Martens e la cultura punk
La Griggs acquista dunque il marchio e inizia a produrre le prime vere e proprie Dr. Martens con il disegno di una nuova suola, il tacco più tondo e la fettuccia posteriore con il marchio Air Wair, e il motto With bouncing soles. Griggs, inoltre ha l’idea di aggiungere la cucitura gialla tra suola e tomaia. All’idea del medico tedesco, si aggiunge il design e l’esperienza manifatturiera dell’artigiano britannico. Il 1º aprile 1960 viene lanciato il modello 1460, è il classico anfibio a 8 buchi, di colore rosso ciliegia amatissimo prima dai postini e dagli operai, poi dai giovani della cultura underground e tuttora in produzione. Con quel primo modello la Dr. Martens diventa anche il simbolo della classe operaia e del sindacato britannico. Il cantante degli Who, Pete Townshend elegge negli anni ’60 le Dr. Martens come le sue preferite e la produzione si espande verso modelli e colori differenti. Tra i musicisti britannici diventano un vero status-symbol e vengono associate al movimento punk, i ragazzi rivendicano le proprie origini operaie attraverso una scarpa che ne diventa il simbolo.
Le Dr. Martens oggi, tendenza total black
Oggi, come per molti simboli legati ad una cultura operaia, anche le Dr. Martens sono diventate un trend modaiolo, ma se negli anni ’90 le varianti colorate e divertenti andavano per la maggiore tra i giovani, oggi i modelli più trendy sono i total black. Il marchio dal 2013 appartiene al gruppo Permira che ha deciso di non intaccarne la filosofia, ma rispetto al passato si aggiungono le collaborazioni con i marchi del lusso come Jean-Paul Gaultier, Swarowski e Jimmy Choo. Le Dr. Martens sono un capo versatile e indossabile con qualsiasi look casual-chic, perfetti con il classico jeans skinny, ma anche con le mini skirt e le gonne lunghe, in vero in stile boho. Tra le star fotografate spesso con le Dr. Martens vi sono Miley Cyrus, Dakota Johnson, Jessica Alba e la supertop Gigi Hadid.
Una risposta su “Dr. Martens, storia di un evergreen della moda”
[…] ma molte idee sono nate proprio per fronteggiare le situazioni climatiche, come il trench e le Dr Martens in Inghilterra, un territorio che sappiamo essere molto piovoso e non solo in autunno. […]