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Hip Thrust: l’esercizio per tonificare i glutei

Per ottenere un lato B sodo e tonificato, si consiglia l’Hip Thrust, conosciuto anche come ‘spinta dell’anca’ o ‘ponte’. Scopriamo di cosa si tratta e come eseguirlo.

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Hip Thrust: l’esercizio per tonificare i glutei

Per ottenere un lato B sodo e tonificato, si consiglia l’Hip Thrust, conosciuto anche come ‘spinta dell’anca’ o ‘ponte’. Scopriamo di cosa si tratta e come eseguirlo.

Desiderate rassodare e sollevare i glutei? Allora dovete includere nel vostro allenamento l’Hip Thrust (o spinta dell’anca), un esercizio che attiva molti muscoli, ma che è utile soprattutto per tonificare il fondoschiena, più dei classici squat. Vediamo insieme di cosa si tratta e come eseguirlo correttamente.

Che cos’è l’Hip Thrust?

L’Hip Thrust è un movimento dell’anca ad alta intensità che attiva molti muscoli, tra cui i femorali, i quadricipiti e gli adduttori, ma fa lavorare soprattutto il grande gluteo e il gluteo medio, più dei tradizionali esercizi come il back bar squat. Ciò non vuol dire che dovete sostituirlo agli squat, piuttosto potete variare e alternare i vari tipi di esercizi con tutte le possibili varianti del caso.

L’Hip Thrust serve a rassodare i glutei e a migliorarne l’estetica, ma anche ad aumentare la loro forza e volume, rendendoli più tondi.

Come eseguirlo correttamente

L’Hip Thrust è un esercizio che può sembrare semplice da eseguire, tuttavia bisogna fare attenzione che la schiena non ceda e che il collo non si irrigidisca.

Tanto per cominciare, per eseguirlo occorre una panca su cui appoggiare la schiena e dei pesi da mettere sui fianchi (è possibile usare una barra con i dischi del crossFit), questo se siete in palestra. Se, invece, vi allenate a casa, in alternativa alla panca potete usare altri supporti purchè della giusta altezza; in sostituzione dei pesi, potete impiegare una semplice bottiglia d’acqua o altri oggetti pesanti. I principianti possono iniziare anche senza utilizzare pesi.

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Detto ciò, questo esercizio si effettua spingendo dal basso verso l’alto (dalla posizione ponte o bridge) e viceversa, il bacino, formando un angolo di 90 gradi. Ma procediamo con ordine.

Innanzitutto, sistemate la panca o la sedia contro un muro, in modo che non si muova. Successivamente, posizionate la schiena sul sedile della panca e piegate le ginocchia in modo che quando si sollevano i fianchi formino un angolo di 90 °. Assicuratevi poi che i piedi siano alla larghezza delle anche.

A questo punto, mettete il peso sopra i fianchi a livello del pube, afferrate con entrambe le mani la barra, i dischi o la bottiglia d’acqua, a seconda di ciò che utilizzate, e estendete i fianchi in modo che il corpo formi una linea retta. Stringete dunque addome e glutei mentre sollevate i fianchi, effettuando delle spinte che partono dalle anche, poi tornate nella posizione iniziale. Eseguite tre serie da 15 a 20 ripetizioni.

Al fine di ottenere ottimi risultati, si consiglia di effettuare questo esercizio due volte a settimana, integrandolo all’interno di una routine di esercizi specifica per i glutei in cui si possono aggiungere anche gli squat, gli slanci, gli esercizi in quadrupedia e i plank con sollevamento delle gambe.

Si ricorda che per intensificare gli sforzi ed ottenere maggiori risultati, è possibile eseguire anche delle varianti.

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Hip Thrust: le varianti

L’Hip Thrust si presta a tantissime varianti. Innanzitutto si può fare sia a terra che su panca o con machine (se si ha la possibilità di andare in palestra). Inoltre, può essere caricato o reso più difficile per potenziarne gli effetti, utilizzando vari attrezzi e materiali: pesi (disco, kettlebell, sacco di sabbia….), bilanciere, palla, bande elastiche.

Ai principianti, a chi non ha molto tempo, e a chi non riesce a gestire i pesi ma vuole comunque lavorare sui glutei, si consiglia di iniziare con il ponte glutei, un esercizio che si presenta molto simile alla spinta dell’anca, ma con il quale si lavora solo con il proprio peso.

Per eseguirlo bisogna sdraiarsi di schiena su un tappetino posizionato sul pavimento, piegare le gambe, appoggiare a terra i piedi e distendere le braccia su entrambi i lati del corpo con i palmi rivolti a terra.

Una volta assunta la giusta posizione, si può procedere con l’esecuzione del movimento: stringete i glutei e, spingendo dal pavimento con i piedi, alzate i fianchi, nel mentre inspirate. Mantenete questa posizione per 3 secondi, poi scendete, espellendo l’aria. Eseguite da tre a quattro serie con 15 ripetizioni ciascuna.

Esistono anche altre varianti che prevedono, come detto, l’utilizzo di attrezzi, più peso; ad esempio l’Hip Thrust con la palla, che si effettua utilizzando una sfera da posizionare tra le gambe all’altezza delle ginocchia. La palla deve rimanere ferma, dunque le cosce saranno tutto il tempo in tensione per non farla cadere. Altro esempio è l’Hip Thrust con elastici. In questo caso dovete legare insieme le gambe, ad altezza sopra le ginocchia, utilizzando una banda elastica da fitness. Fatto ciò, partendo dalla posizione classica, portare le gambe a 90 gradi appoggiando i piedi alla parete, dunque alzate il bacino da terra e assumete e mantenete la posizione del ponte. Aprite e chiudete le gambe senza muovere il bacino. Infine, riportare la schiena a terra e ricominciate da capo.

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In alternativa, potete preferire un esercizio unilaterale, da effettuare con una gamba in alto (hip thrust single leg); prima con la destra e poi con la sinistra. Questo esercizio, che richiede più tempo e il doppio delle ripetizioni, serve per rafforzare per bene un solo lato.

Gli errori da evitare

Apparentemente l’Hip Thrust è un esercizio semplice da eseguire, ma bisogna fare attenzione a non commettere errori perché si rischia di farsi veramente male.

L’errore più comune che si commette è quello di inarcare la schiena, che deve, invece, rimanere sempre in asse (in gergo si parla di schiena neutra) e aiutarci a sostenere il carico.

Anche i piedi devono essere nella giusta posizione: né troppo avanti né troppo indietro, ma paralleli alle ginocchia. Devono formare con le gambe un angolo di 90 gradi.

Ricordatevi inoltre di mantenere collo e testa in posizione naturale, di non sollevare la testa per non contrarre le cervicali e di mantenere il core sempre ben contratto.

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E’ poi molto importante completare tutto il movimento, con spinta finale quando si è in alto. Nel caso non doveste riuscirci, molto probabilmente è colpa del peso e di una postura sbagliata.

Fondamentale è la respirazione, non dimenticate di espirare durante la salita ed inspirare durante la discesa.

Infine, il movimento non va eseguito velocemente; bisogna concentrarsi sui muscoli e sforzarli adeguatamente.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/macchine-peso-pesi-91849/

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Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio

Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.

Origini del Surrealismo

Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”

Caratteristiche del Surrealismo

Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.

L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.

Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.

Principali Artisti Surrealisti

Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.

Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.

René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.

Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.

Impatto Culturale e Eredità

L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.

Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.

Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]

 

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La compassione fa dormire meglio?

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La compassione fa dormire meglio?

La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno

La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.

La Scienza dietro la Compassione e il Sonno

Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.

La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.

Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.

Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno

Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso

La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.

2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri

Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.

3. Pratica la Gratitudine

Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.

4. Sviluppa l’Empatia

L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.

5. Pratica la Mindfulness

La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.

6. Fai Volontariato

Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.

La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]

 

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I pregiudizi delle donne over 65

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I pregiudizi delle donne over 65

Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante

Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.

I pregiudizi comuni sulle donne over 65

Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.

Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.

Sfide e opportunità per le donne over 65

Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.

Promuovere una visione più equa e inclusiva

Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.

Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.

E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]

 

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