Tra i dolci di Natale i più famosi sono sicuramente il Panettone di Milano e il Pandoro di Verona. Nell’articolo la storia dei dolci preferiti dagli italiani.
Il dolce più famoso del Natale è sicuramente il panettone di Milano, che si contende il primo posto con il pandoro di Verona. In ogni casa c’è chi ama il primo e chi preferisce il secondo, ma conoscete la storia di queste due specialità? Vediamole insieme.
Il Panettone di Milano
Non si conosce l’origine certa del panettone di Milano, ma la storia più famosa è legata a Ludovico il Moro e alla sua corte, nel periodo tra il 1480 e il 1498. Nel corso di una vigilia di Natale, il cuoco di corte per errore fece bruciare il dolce che avrebbe dovuto servire per cena. A salvare la situazione, fu uno sguattero, un ceto Toni, che prese un panetto di lievito, che aveva messo da parte per il giorno di Natale. Lo lavorò aggiungendo altri ingredienti, come la farina, le uova e farcendolo con uvetta, canditi e zucchero. Il risultato finale fu un impasto particolarmente lievitato e soffice. Pare che il dolce ottenne un così ampio gradimento che la famiglia Sforza gli diete il nome di “pan di Toni”. Da questo nome, a seguito delle trasformazioni linguistiche, sarebbe diventato “panettone”.
Il panettone d’oggi
Altre leggende parlano della nascita di questo dolce, ma quasi tutte lo fanno risalire allo stesso periodo storico e alla preparazione in occasione del Natale. Il panettone delle origini, tuttavia, era diverso da quello attuale. Era più basso e non lievitato proprio come oggi. Anche la forma era differente, quella che conosciamo oggi è stata messa a punto da Angelo Motta negli anni Venti del ‘900, prendendo ispirazione dal Kulic, un dolce ortodosso che si mangia a Pasqua, a cui aggiunse il burro.
Il Pandoro di Verona
Il Pandoro è l’altro dolce tipico del Natale, che insieme al Panettone, è tra i più consumati dagli italiani e il più amato dai bambini. Vediamo dove e quando nasce. Anche le origini del Pandoro sono antiche e risalgono addirittura al 1500 e alla Repubblica di Venezia. Altre teorie ritengono che per la sua particolare forma, il Pandoro discenda dal Nadalin, ovvero un dessert a forma di stella. Ma la teoria più accreditata è che il Pandoro sia nato, così come lo conosciamo oggi a Verona, grazie all’intuizione di Domenico Melegatti, che ottenne nel 1884, dall’allora Ministero di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia, il brevetto per un dolce natalizio. Il Pandoro non nacque dal nulla, ma il pasticcere Melegatti si ispirò alla ricca tradizione veronese. In particolar modo, una antica tradizione prevedeva che nelle zone intorno a Verona le donne cucinassero il Levà, un dolce lievitato, ricoperto di mandorle e zucchero.
La novità di Melegatti
A questa ricetta, Melegatti aggiunse le uova e il burro ed eliminò la copertura, per permettere all’impasto di restare soffice e morbido. La forma a stella nasce, invece, dall’estro di pittore, Angelo Dall’Oca Bianca, il quale creò lo stampo a forma di piramide a otto punte. Il successo di questo nuovo dolce fu tale che in breve tempo il Pandoro divenne il dolce del Natale. L’ultima curiosità che ci resta da svelare è il nome. Secondo quanto narra la storia, appena il primo Pandoro fu sfornato un uomo, vedendone il colore dorato lo definì “Pan d’oro”, da cui sarebbe derivato il termine “Pandoro”.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/gustoso-panettone-pane-uva-passa-1696142/