La paura di volare accomuna molte più persone di quanto si possa immaginare. Da dove nasce questa fobia e come superarla? Scopriamolo insieme.
Sebbene l’aereo sia uno dei mezzi di trasporto più utilizzati e sia considerato il più sicuro, la paura di volare continua a essere di ostacolo per molti. Sono ancora tante le persone che evitano in ogni modo di prendere l’aereo, in favore di altre soluzioni. Spesso, una cattiva informazione può alimentare questa paura. Per questo i piloti o gli assistenti di volo, tramite canali sul web o organizzando spettacoli, si battono per far conoscere al grande pubblico il proprio lavoro, smontare i falsi miti e rassicurare chi ha paura. Vediamo insieme da dove nasce la paura di volare, detta anche aviofobia o aerofobia, e come affrontarla.
Aviofobia: che cos’è la paura di volare e come si manifesta
Paura di volare o aviofobia vuol dire avere “terrore delle correnti e degli spostamenti d’aria”. In senso traslato, definiamo l’aerofobia o aviofobia come “paura dell’aereo” o “paura di volare”.
Come tutte le fobie, è caratterizzata da una paura persistente, intensa, eccessiva e spropositata, La situazione del volo viene vissuta con paura e ansia marcata; in altri casi il volo viene evitato.
Chi ha “l’ansia da aereo” ha una certa mania di controllo probabilmente dovuta al fatto che il volo suscita la sensazione di essere “in gabbia” e di non poter agire attivamente per cambiare la situazione.
Il fatto di trovarsi ad altitudini elevate e su un mezzo di trasporto di cui non si ha il controllo, può provocare una stimolazione dell’apparato vestibolare, visivo e propriocettivo. Di conseguenza, il corpo fa fatica ad adattarsi agli stimoli e al movimento e ciò causa una serie di sintomi spiacevoli quali vertigini, vomito, nausea e sensazione di disorientamento.
Il disagio e l’ansia causati dalla situazione del volo si manifestano con intensità differenti. In alcuni casi si tratta di una leggera tensione, in altri di una sensazione di angoscia profonda e incontrollabile, che può sfociare in attacchi di panico in aereo o prima del viaggio. Nei sintomi fisici dell’aviofobia rientrano: respiro corto e affannoso; aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna; formicolio, vampate di calore, sensazioni di torpore; tensione muscolare e possibile tremore da ansia; vertigini, confusione e offuscamento; disturbi gastro-intestinali, nausea.
A questi si aggiungono sintomi psicologici tra cui: sensazioni d’inquietudine; fantasie di tipo catastrofico; paura di perdere il controllo.
Questi sintomi psicosomatici possono manifestarsi non solo durante il volo, ma anche prima, già nel momento in cui si pensa al viaggio oppure si inizia a pianificarlo.
La paura di volare in aereo può anche non riguardare la situazione specifica del volo. Potrebbe infatti essere espressione di altre fobie non legate a situazioni specifiche come la paura dell’altezza (acrofobia) e, quindi, essere secondaria ad altre forme di ansia quali: l’agorafobia (si ha paura di non poter uscire dall’aereo e non poter essere soccorsi); la claustrofobia in aereo (l’oggetto della paura è rappresentato dallo stare fermi in uno spazio limitato con i finestrini chiusi); la fobia sociale (si ha la paura di sentirsi male davanti agli altri e fare una brutta figura).
Anche in seguito ad un attacco di panico può nascere la paura di volare.
Le possibili cause
Secondo un sondaggio di YouGov del 2019, la paura dell’aereo è un problema che riguarda 2 italiani su 10.
Il 48% di coloro che hanno paura di volare attribuisce la causa del problema al timore di possibili guasti, mentre il 40% all’idea di non avere il controllo del mezzo. C’è poi un 20% di persone che, a causa dell’aviofobia, non viaggia.
La paura di volare può svilupparsi per esperienza diretta di episodi negativi durante il volo, oppure in modo indiretto, per esempio, dopo aver letto o sentito di episodi negativi riguardanti un viaggio in aereo.
L’aviofobia può essere indotta da uno stato d’ansia che sottende il bisogno di avere tutto sotto controllo e che, alimentata, provoca un forte stress. La causa della paura di volare può anche essere legata a sensazioni poco piacevoli sperimentate prima di partire, per esempio un attacco di panico, che rimangono poi associate al viaggiare in aereo.
L’ansia da aereo può manifestarsi anche nei casi in cui ci si trova a prendere l’aereo da soli per la prima volta.
L’aerofobia può condizionare la vita di chi ne soffre innescando il meccanismo dell’evitamento, ovvero ci si sottrae a situazioni in cui è presente l’oggetto o lo stimolo fobico.
Chi ha paura degli aerei, ad esempio, spesso rinuncia a un viaggio di lavoro o a una vacanza con il partner o gli amici, riscontrando possibili problemi sul lavoro, nella coppia e rischiando di sentirsi a disagio nelle proprie relazioni sociali.
I media alimentano la paura dell’aereo?
Secondo molti professionisti del settore (piloti e assistenti di volo), una cattiva informazione può influire sulla paura di volare. I media giocano spesso un ruolo nell’alimentare certe ansie diffuse, raccontando in maniera sensazionalistica anche eventi di poco conto, che non andrebbero classificati come “incidenti”. Per questo, l’auspicio degli addetti ai lavori è che si faccia una corretta informazione su ciò che riguarda il mondo del volo, al fine di restituire una visione più aderente ai fatti di quanto accade. Spesso, infatti, il giornalismo tende a imitare il linguaggio “catastrofico” di un certo cinema che si ispira di frequente al mondo dell’aviazione. Anche davanti a notizie marginali inerenti ai voli si ricorre a espressioni che evocano tensione come “incidente sfiorato”, “paura a bordo” ecc.
Ciò non solo alimenta una cattiva informazione, ma contribuisce anche a diffondere ancor di più la paura di volare.
Si può cominciare, ad esempio, dalla classifica degli incidenti. Secondo l’agenzia statunitense Research and Analysis Bureau del DETR, nella classifica della frequenza degli incidenti connessi ai mezzi di trasporto, l’aereo si colloca all’ultimo posto.
Al fine di veicolare una corretta informazione e far conoscere alle persone le dinamiche che ruotano attorno al mondo dei voli, molti piloti e assistenti di volo hanno aperto dei canali su YouTube incentrati sulla propria routine professionale.
Come affrontare la paura di volare
Seguire i canali web dei professionisti del settore può essere un primo passo per approcciare il tema della paura di volare e superarla. Esistono poi, anche in Italia, dei corsi in presenza orientati a questo scopo, e tenuti da piloti. Sono, infatti, molte le compagnie aeree che, per diffondere il messaggio che l’aereo è sicuro, offrono corsi in varie città italiane (tra cui Milano, Roma e Palermo). Tra queste: Lufthansa, EasyJet, Ryanair, Ita Airways.
Durante i corsi è possibile prendere confidenza con le diverse fasi del volo, iniziando dalla realtà virtuale dei simulatori fino ad arrivare a viaggiare su un aereo vero.
Anche la psicoterapia può essere d’aiuto per superare la paura di volare. Grazie ad essa, infatti, si può lavorare sui motivi profondi che sono all’origine del problema. Attraverso tecniche espositive mirate, si può lavorare per ridurre l’associazione tra la situazione “volo” e la risposta d’ansia che ne consegue. Nei casi più problematici gioca un ruolo importante la terapia cognitivo-comportamentale. Per i casi meno gravi, si sono rivelate utili tecniche come la respirazione diaframmatica, la mindfulness e la meditazione, che possono essere svolte anche in autonomia.
Altri consigli
Per attenuare le preoccupazioni legate al volo, è utile anche seguire alcuni consigli quali: informarsi sul volo e arrivare per tempo in aeroporto per svolgere le operazioni di check-in e di sicurezza senza alcuna fretta; evitare di scegliere i posti lato finestrino che potrebbero provocare vertigini o ulteriore ansia; eliminare le bevande eccitanti e vestirsi in maniera comoda; ascoltare le indicazioni di sicurezza e parlare con il personale del volo; parlare con i compagni di viaggio o, se si è da soli, distrarsi con la lettura, la musica o scambiando quattro chiacchiere con i vicini di posto.
Può essere poi d’aiuto ricorrere a preparati naturali come i fiori di Bach miscelati, che hanno l’obiettivo di ridurre i sintomi fisici e psicologici dell’ansia.
Infine, ci si può rivolgere al proprio medico e valutare l’assunzione di farmaci che intervengono su specifici sintomi, come le vertigini e il mal d’aereo, o gli attacchi di panico e l’ansia.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/passeggeri-compagnia-aerea-519008/
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