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Pellicce finte. Ma lo sono veramente?

Lo spirito ecologista ha invaso da tempo il campo della moda, influenzando gli acquisti e la produzione di pellicce finte da parte delle principali maison.

Lo spirito ecologista ha invaso da tempo il campo della moda, influenzando gli acquisti e la produzione da parte delle principali maison internazionali, tanto che perfino la Regina Elisabetta ha deciso di dire addio alle pellicce animali.

Una delle conseguenze dirette di questa nuova tendenza ecologista è la crescita esponenziale di persone che amano vestire con pellicce finte. Lanciate su scala globale per la prima volta in occasione delle passerelle autunno inverno dello scorso anno, sempre più pellicce finte stanno infatti riempiendo gli armadi di ragazze e signore mature.

Le pellicce cruelty free

Le nuove pellicce finte sdoganate dai più importanti stilisti a livello globale sono senza ombra di dubbio cruelty free, ciò significa che nessun animale è stato ucciso per realizzarle (né in cattività né all’interno di un allevamento). Da qui a dire che le pellicce finte siano ecologiche al 100 per cento è però un altro discorso. Diversi esperti si sono infatti interrogati su quali materiali vengano utilizzati per la loro realizzazione, trovando risposte non sempre in linea con lo slogan faux fur (in francese pelliccia finta).

Il caso Kanecaron

Kanecaron è una fibra sintetica creata in laboratorio per la prima volta negli anni Cinquanta in Giappone. Contiene acrilonitrile (che è la base della plastica) tra il 30 e 85 per cento. Cosa c’entra con le faux fur? A tal riguardo, è importante sottolineare che la fibra sintetica Kanecaron è una delle più impiegate per la realizzazione delle pellicce finte. Non solo, il Kanecaron è utilizzato anche per la realizzazione di peluche per bambini e coperte. La maggior parte delle pellicce cosiddette ecologiche contiene il Kanecaron e altre fibre sintetiche, tra cui poliestere, acrilico e nylon, dunque appare errato parlare di svolta green al 100 per cento.

Kanecaron, fibra sintetica

La denuncia di Samantha De Reviziis

Samantha De Reviziis, ribattezzata anche Lady Fur (letteralmente signora delle pellicce), ha denunciato la presenza delle fibre sintetiche nelle tanto sponsorizzate pellicce ecologiche, ricordando che le fibre hanno origine dal petrolio, oltre al fatto che non sono biodegradabili. In passato, Lady Fur ha ricevuto pesanti attacchi da animalisti e ambientalisti.

La svolta delle maison internazionali: le pellicce di lana pura

Da Gucci a Michael Kors, passando per Versace e Furla, alcune delle principali case di moda internazionali hanno annunciato che interromperanno la produzione di pellicce vere, adottando pellami di scarto, fibre sintetiche e lana.

Le più ecologiche sono senza ombra di dubbio le pellicce realizzate con la semplice lana, che nel corso dei prossimi anni si candidano a diventare il simbolo di uno shopping etico, sostenibile e a impatto zero.

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