Il porro è sempre più diffuso nella nostra cucina. Oltre ad essere buono fa anche bene all’organismo.
Il porro sta conquistando sempre di più la nostra cucina, essendo un valido sostituto della cipolla ed è disponibile tutto l’anno. Il porro, infatti, si raccoglie in ogni stagione, è facile da coltivare e il suo aroma dolce arricchisce ogni piatto.
Semina
Il porro si semina in inverno, anche se ormai si coltiva in gran parte dell’anno. Solitamente si semina in semenzaio ad una profondità di mezzo centimetro circa. Se il clima presenta una temperatura di circa 23°-25°, il porro inizia a spuntare nel giro di una settimana.
A temperature più basse il seme resta quiescente ritardando la crescita. Quando le piante hanno raggiunto un’altezza di massimo 10 cm, vanno diradate in modo da consentire una crescita corretta. Per la raccolta si consiglia di usare una piccola vanga o di farla a mano.
Proprietà
Il porro ha notevoli proprietà diuretiche ed è consigliato per prevenire i disturbi legati alla presenza nell’organismo di calcoli e renella. Inoltre, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie per le vie urinarie, la gotta, artriti e reumatismi. Crudo è molto utile per rafforzare le difese immunitarie.
Varietà
Il porro esiste in diverse varietà. In totale se ne conoscono almeno dieci. Di queste, le più diffuse sono il Mostruoso di Carentan, il porro di Cervere e il porro di Nosellare, famoso per aver ottenuto il Presidio Slow Food.
Da sapere
Il porro ha bisogno di molta acqua per crescere con regolarità, per questo è consigliabile innaffiarlo frequentemente per mantenere il terreno umido. Può essere attaccato da un parassita, la tignola della cipolla, che si insinua al suo interno scavando dei veri e propri cunicoli. Infine, è consigliabile coltivarlo accanto alle carote, ai cavoli e al finocchio.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/porro-verdure-fresco-sano-640530/
Una risposta su “Porro, il sostituto della cipolla”
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