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Sedano: come coltivare questa pianta dalle proprietà depurative

Coltivato in vaso sul balcone o anche in giardino, il sedano è una delle piante più salutari che si possano avere. Ecco come prendersene cura nel modo corretto.

Coltivato in vaso sul balcone o anche in giardino, il sedano è una delle piante più salutari che si possa avere. Ecco come curarla al meglio, senza commettere errori.

Ingrediente essenziale per varie pietanze cotte, anche come base per il soffritto del ragù, ma soprattutto verdura must have nel pinzimonio, il sedano dovrebbe essere sempre nel frigo di ogni casa. Le proprietà diuretiche del sedano sono famose, ma pochi sanno che è ricco anche di micronutrienti importantissimi come il calcio.

Ingrediente benefico da consumare al mattino all’interno di centrifugati, il sedano è semplicissimo da usare e permette di avviare l’organismo al meglio, promuovendo la salute del fegato e dei reni. La sua azione detox è l’ideale per depurare l’organismo dalle scorie e promuovere anche l’eliminazione del tessuto adiposo; l’accumulo dei grassi viene ridotto in tempi record grazie all’azione diuretica del sedano. Vediamo come utilizzarlo al meglio.

Quanto sedano è possibile consumare?

Nonostante non ci sia alcuna controindicazione all’assunzione del sedato, le sue proprietà potrebbero dare qualche problema a coloro che soffrono di ipertensione arteriosa. Inoltre, pochi sanno che essiccando questa pianta al sole si può ricavare un sale che non fa male a chi non può assumere grandi quantità di sodio.

Come coltivare il sedano in vaso

Il sedano è semplicissimo da coltivare, non serve avere il pollice verde anche se, in vaso bisogna prestare alcune cure in più. Con l’arrivo dei primi freddi, infatti, è indispensabile riporre il vaso all’interno, altrimenti si corre il rischio di rovinare la coltivazione. Il terreno ideale per il sedano è a ph 7, in torba con una grande quantità di calcio. Inoltre, l’illuminazione è importantissima.

La semina

Il sedano deve essere seminato a file vicine coprendo i semi con pochissimo terreno fino a che non inizia a vedersi la pianta. Non appena le piante iniziano ad avere almeno 4-5 foglie, si può procedere al trapianto in vaso o terreno aperto.

Le piantine appena trapiantate necessitano di molta acqua e terreno in abbondanza per coprire il colletto. La coltivazione si dovrebbe effettuare verso dicembre o al massimo gennaio, in questo modo si può avere la prima raccolta durante i mesi primaverili.

In vaso, si può procedere direttamente alla semina senza dover trapiantare le piantina, ma avendo cura di estirpare quelle più vicine in modo da lasciare lo spazio necessario alle più forti per crescere sane e robuste.

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