Curare la propria pelle seguendo una skincare routine è importante. Ma è utile ogni tanto prendersi una pausa dai prodotti beauty? Vediamo cos’è lo skin fasting e come funziona.
Avete mai sentito parlare di skin fasting? Questa espressione letteralmente significa “mettere a dieta la pelle”, “digiuno della pelle”. Il digiuno consiste nel prendersi una pausa per un periodo dall’uso dei prodotti utilizzati per la skincare quotidiana e cosmetici vari, in modo tale da aiutare il microbioma a resettarsi. Scopriamo insieme in cosa consiste questa pratica beauty.
Che cos’è e a cosa serve lo skin fasting?
Lo skin fasting è una pratica detox lanciata da un brand giapponese, Mirai Clinical, oggi sostenuta anche da medici dermatologi, che consiste nell’escludere i prodotti di skincare dalla nostra routine per un certo periodo di tempo al fine di aiutare la pelle a ritrovare la capacità di idratarsi da sola senza eccessivi aiuti esterni. Si tratta anche di un modo per capire se la pelle ha bisogno di cambiare beauty routine.
Il digiuno dai prodotti di bellezza può essere utile per tutte coloro che hanno sviluppato reazioni avverse verso un prodotto di skincare, per individuarlo e, di conseguenza, eliminarlo dalla routine quotidiana. Questa pratica è inoltre consigliata a chi ha la pelle sensibile, molto grassa o, viceversa, molto secca. Si consiglia lo skin fasting anche a chi inizia ad approcciarsi a una routine di cura della pelle completa.
Grazie a questa “pausa” la pelle si riposa e il microbioma ha il tempo di rigenerarsi da solo e tornare a produrre i livelli di idratazione di cui ha bisogno.
Come funziona
In origine lo skin fasting consisteva in un digiuno totale dalla skincare. In pratica esso prevedeva solo il lavaggio del viso con acqua tiepida prima di andare a letto e lo stesso la mattina seguente, senza applicare né creme né sieri viso.
Oggi invece la “dieta dalla skincare” è concepita in modo diverso. Alcuni dermatologi sono favorevoli allo stop temporaneo della skincare routine, ma consigliano di non eliminare del tutto i prodotti idratanti. E’ dunque qualcosa che si avvicina di più al concetto dello skinimalism, ossia una cura della pelle essenziale, che consiste nel ridurre i passaggi e i prodotti skincare.
Lo skin fasting può essere dunque totale o solo parziale. Per ottenere risultati soddisfacenti, gli esperti consigliano di ripetere il digiuno almeno una volta la settimana, ma in alcuni casi si può arrivare fino a una settimana o anche un intero mese.
Come fare uno skin fasting parziale
Ma è davvero utile fare un digiuno totale, eliminando tutti i prodotti beauty dalla skincare per un periodo? Non sempre! A volte il digiuno totale della pelle può comportare effetti opposti a quelli sperati. La pelle potrebbe risultare più rilassata, ma più spenta o con qualche brufolo. Studi dermatologici dimostrano che evitare l’utilizzo di prodotti per la nostra skincare porta la cute a perdere acqua e lipidi, che sono di base gli elementi necessari per rafforzare la barriera protettiva, non potendo così più proteggerla dalle influenze ambientali. Inoltre, dicono gli esperti, è importante applicare una protezione solare, per evitare che l’esposizione della pelle ai raggi UV possa provocare scottature o disturbi della pigmentazione nel lungo termine.
Pertanto, al fine di aiutare il microbioma della pelle a riequilibrarsi da solo e di evitare effetti indesiderati, ecco quali passaggi si consiglia di seguire: 1) lavarsi il viso solo con acqua tiepida o con acqua tiepida e detergente viso; 2) applicare una crema viso, preferibilmente dalla texture leggera; 3) di giorno non dimenticare una crema con protezione solare per difenderti dai raggi UV.
In conclusione: pochi prodotti, ma mirati per il proprio tipo di pelle e le sue necessità.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/ragazza-ritratto-bellezza-modello-2771001/
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