Protagonista anche della prossima stagione invernale, il tartan, il tipico tessuto a quadri scozzese. Scopriamone le origini e poi vediamo insieme le tendenze del 2020/2021.
La moda, come la storia, è fatta di corsi e ricorsi. Sebbene sia in continua evoluzione, infatti, è caratterizzata dal riproporsi di tendenze del passato. Costantemente assistiamo a grandi ritorni, seppur con declinazioni e sfumature diverse. Il grande ritorno della stagione invernale 2020/2021 si chiama tartan, un evergreen della moda che si rigenera ogni volta.
Lo storico tessuto originario della Scozia (in particolare della zona delle Highland, la regione degli altipiani scozzesi originariamente abitata dai celti) – nato dall’incrocio di fili di colori diversi che si ripetono nel cosiddetto sett – è stato il protagonista dell’autunno 2020 e lo sarà anche per il prossimo inverno. Dalle gonne ai cappotti, passando per gli abiti, le trame scozzesi continueranno infatti a dominare la scena.
Tartan, le origini
Alcuni storiografi del costume fanno risalire le origini del tartan all’ottavo secolo a.C, quando furono ritrovati frammenti di tessuto simile ad esso nelle miniere austriache di Hallstatt. Qualcun altro ha addirittura azzardato la presenza di tessuti con trame a quadri nei sepolcri delle mummie di Tarim (2000 a.C.) in Cina. C’è chi poi ipotizza un’origine celtica del tessuto. Tuttavia l’unica cosa che si sa con certezza è che gli abitanti delle Highland, attorno al XVI secolo, adottarono il tartan come simbolo di appartenenza culturale.
Nell’antichità la società scozzese era suddivisa in clan, ossia nuclei familiari allargati che si insediavano in una località definita. Il loro abito tradizionale era il plaid. In pratica i clan per vestirsi utilizzavano un ampio taglio di stoffa (lungo dai quattro metri e mezzo ai cinque metri e mezzo e largo quasi due metri) in lana tessuta con fili colorati con bacche e radici, che incrociandosi davano vita al tipico disegno del tartan. I disegni servivano a distinguere i 33 clan o “casate” situate nelle Highland della Scozia e venivano stabiliti dal capo del clan in base a ritratti di famiglia e altre testimonianze. Per far sì che il plaid si reggesse i membri dei clan utilizzavano una cintura stretta sui fianchi e una spilla per chiuderlo su una spalla. Da questa antica usanza ha poi avuto origine il kilt, il tradizionale gonnellino utilizzato dagli uomini scozzesi che ha poi ispirato diversi stilisti per la creazione di numerosi capi di moda, anche femminile.
Il tartan è alla base infatti del successo di molti brand, tra cui il marchio inglese Burberry che negli anni ’20 ha introdotto per la prima volta il motivo tartan “Burberry Check” nella fodera dei suoi impermeabili. Un motivo che da allora è diventato un simbolo della moda.
Si deve in particolare alla stilista Vivienne Westwood – colei che dalla fine degli anni ’70 ha contribuito in modo incisivo alla nascita del movimento punk – una nuova “chiave di lettura” del tessuto inglese. La stilista britannica ha infatti dato nuova vita a questo tessuto sacro per gli inglesi, servendosene per dar vita a gonne, giacche e abiti stravaganti e kilt rivisitati.
Dagli anni ’20 agli anni ’70, passando per gli anni ’90 (quando divenne un simbolo del movimento grunge), per arrivare ai giorni nostri, il tartan è sempre stato al servizio dei più grandi stilisti che lo hanno riproposto in versioni sempre nuove e creative.
Tendenze 2020/2021, il ritorno del tartan
Come anticipato, l’autunno 2020 è stato dominato da capi in tessuti check e tartan. Il mix di quadri tipico del tessuto made in Scozia sarà il must have anche della stagione invernale.
I cappotti a quadri stile plaid, i gilet, le gonne e gli abiti tartan sono tra i capi che non potranno mancare nel vostro guardaroba invernale.
Burberry, come detto, ha fatto dei motivi ckeck e tartan un suo tratto distintivo, e anche per quest’anno propone tailleur brit check, borse, gilet e perfino stivali in tessuto tartan nei colori del grigio e del beige.
Anche Dior non rinuncia ai capi a quadri, proponendo gonne, giacche e soprattutto mantelle con frange in stile “plaid” per ricordare le origini del tessuto.
Seguono la stessa linea anche altre case di moda, come Etro e Gaëlle, che ricorrono al tartan anche per gli accessori.
A prediligere il tartan sono anche marchi meno costosi, alla portata pure dei comuni mortali, come Zara, Bershka e Mango.
Le gonne tartan
Quando si parla di tartan in particolare la mente vola alle gonne, visto che la storia del tessuto è legata al tipico indumento scozzese. Allora quest’anno la gonna tartan non potrà mancare nel vostro guardaroba; non soltanto il classico modello che sfiora il ginocchio, ma anche gonne più corte in stile preppy, quelle collegiali per intenderci.
Ancora, non potrete rinunciare alla pencil skirt, quella stretta e lunga fin sotto al ginocchio, spesso con ampi spacchi laterali. Infine, gonne lunghe e morbide.
Tutte nei tipici colori della gonna tartan, rosso e verde, ma anche in tonalità che si discostano dai colori classici, dunque in rosa, arancio, blu elettrico, marrone e grigio.
La gonna tartan è perfetta da indossare in abbinamento a camicie e maglioncini che ne richiamano il colore, o a completo con blazer e giacche en pendant. A completare l’outfit, stivali dal gambale alto o alla caviglia o un paio di ballerine per uno stile chic.
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fonte immagine:https://pixabay.com/it/photos/ragazza-teen-tartan-studente-959115/