Uber lancia a Roma il proprio progetto di bike sharing per biciclette elettriche, con un parco mezzi iniziale di 2.800 per coprire una superficie di 57 km quadrati.
A Roma arriva Jump, il nuovo servizio di Uber per le bici elettriche
Uber sbarca anche in Italia con il suo nuovo servizio di bike sharing: Jump. La multinazionale ha scelto Roma per lanciare il suo nuovo servizio nel nostro Paese, grazie ad un accordo con il Sindaco Virginia Raggi.
Attualmente l’azienda ha messo a disposizione della città circa 700 biciclette elettriche, che nell’arco di poche settimane dovrebbero arrivare a 2800 unità. Il servizio coprirà una superficie di 57 km quadrati, che dovrebbe comprendere l’intero centro storico e alcuni quartieri periferici, fra cui EUR, Quartiere Coppede, Monteverde Nuovo e Fleming.
La Raggi si è detta entusiasta del nuovo servizio, che potrà fornire un mezzo di trasporto cittadino a chi non ne possiede uno, oppure a chi cerca un’alternativa al proprio veicolo, garantendo una città più pulita e meno trafficata.
Uber e la città di Roma hanno approntato anche diversi sistemi di sicurezza per garantire il rispetto dei veicoli, delle norme di utilizzo e l’incolumità sia degli utenti che dei comuni cittadini, evitando o limitando l’uso improprio dei mezzi.
Sicurezza e sistema anti-vandali per Uber
Le biciclette fornite da Uber per il bike sharing a Roma sono tutte dotate di un geolocalizzatore gps. Questo permetterà di recuperare eventuali veicoli abbandonati, ma anche verificare se gli utenti parcheggiano in zone dove non è consentito o rispettano le regole della strada e del servizio.
I mezzi saranno dotati di un sistema di blocco che dovrebbe impedire gli atti di vandalismo e un sensore che permette di valutare il peso portato dal veicolo, in modo da registrare e riportare usi impropri delle biciclette elettriche.
Sarà quindi possibile monitorare la posizione e l’utilizzo delle biciclette a pedalata assistita in tempo reale, garantendo la sicurezza sia per gli utenti del servizio che per i cittadini romani. Michele Biggi, manager della società Jump Southwestern Europe, ha dichiarato che quello di Roma è un progetto pilota e l’obiettivo di Uber è portare il servizio anche in altre delle maggiori città italiane. Il servizio Jump intende così dare un contributo importante per la definizione di città più smart, dove gli spostamenti siano più rapidi e sicuri per tutti.