L’uso del clacson della propria automobile è regolamentato dal Codice della strada, che ci dice chiaramente cosa si può fare e cosa no.
Quando siamo in auto, magari in fila ad un semaforo rosso o siamo vittime di una manovra azzardata di un altro automobilista, spesso si ricorre al suono del clacson. Questo strumento è un elemento importante di segnalazione acustica per avvertire altri automobilisti della nostra presenza o di un pericolo, ma spesso se ne fa un abuso e inconsapevolmente creiamo più danni che benefici. Vediamo cosa prevede il Codice della Strada in caso di rumori acustici.
Il Codice della strada
Il codice della Strada è molto chiaro in riferimento ai rumori acustici. In particolar modo tratta la tematica negli articoli 155 e 156. In essi si va a regolamentare le limitazioni dei rumori e gli usi consentiti.
Cosa prevede l’articolo 155
L’articolo 155 del Codice della strada indica le limitazioni da tenere in considerazione per quanti riguarda la produzione di rumori. In particolar modo, si dice chiaramente che durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa. Inoltre, il dispositivo silenziatore, qualora prescritto, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato. Spesso mentre si guida, si tende ad avere la radio accesa e ad ascoltare musica. In questo caso, il Codice dice che nell’usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento. Altra regolamentazione riguarda i sistemi di allarme, che devono limitare l’emissione sonora ai tempi massimi previsti dal regolamento e, in ogni caso, non devono superare i limiti massimi di esposizione al rumore fissati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da € 42 a € 173.
Cosa prevede l’articolo 156
L’articolo 156 del Codice della strada, invece, regolamenta l’uso del clacson. Si legge che, il dispositivo di segnalazione acustica deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile. Fuori dai centri abitati l’uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Il codice dice, testualmente, che “durante le ore notturne ovvero di giorno, se ne ricorre la necessità, il segnale acustico può essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante i proiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato”. Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segnalazioni acustiche, è consentito l’uso dei proiettori di profondità a breve intermittenza. Importante sapere che, in caso di necessità, i conducenti dei veicoli che trasportano feriti o ammalati gravi sono esentati dall’obbligo di osservare divieti e limitazioni sull’uso dei dispositivi di segnalazione acustica. Chi viola le disposizioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma, che anche in questo caso va dai 42 euro ai 173 euro.
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FONTE IMMAGINE: https://www.canva.com/design/DAEXCo1w9Qk/fBvbnKBpa9mCo5UiU31QMQ/edit
Una risposta su “Codice della Strada: i limiti per i rumori acustici”
Bisogna imporre maggiore educazione , ma non basta perseguire gli abusi di clacson . L’uso indiscriminato dei motori, vedi auto sportive e sopratutto moto e motorette, fanno un baccano veramente insopportabile.