In caso di multa per infrazione del Codice della Strada, valuta la possibilità di proporre un ricorso e contestare una multa. Ecco tutti i passaggi su come richiederlo.
Tra i momenti maggiormente difficili che un automobilista può affrontare, c’è senza dubbio quello in cui si riceve una multa per non aver rispettato quanto previsto dal Codice della Strada. Una situazione che certamente fa insorgere tanta rabbia che tuttavia deve essere gestita per cercare di capire cosa sia successo e soprattutto se ci sono i presupposti per contestarla.
Innanzitutto, devi sapere che quando ricevi una multa sei obbligato al pagamento di una sanzione pecuniaria e a volte anche di un’ulteriore sanzione che prevede la sottrazione dei cosiddetti punti dalla patente. La legge a tal proposito ti obbliga a pagare la multa entro un termine di sessanta giorni dalla notifica oppure entro i 5 giorni dalla notifica, fruendo così di una riduzione del 30% dell’importo richiesto.
Insomma, se dopo aver valutato attentamente la situazione ti sei reso conto di aver commesso un’infrazione, allora il consiglio è quello di provvedere quanto prima il pagamento magari entro i 5 giorni da tale data così da poter godere dello sconto. Invece, eventualmente non dovessi onorare la multa oltre i 60 giorni dalla notifica, allora la multa verrà iscritta a ruolo e diventerà titolo esecutivo per un importo pari alla metà del massimo previsto dalla legge. Insomma, per evitare situazioni che potrebbero aggravare ulteriormente la tua posizione, segui queste semplici indicazioni che ti permetteranno di conoscere in quali casi e con quali modalità si può contestare una multa.
Come effettuare il ricorso presso il Giudice di Pace e il Prefetto
Se vuoi capire se ci sono i termini per contestare una multa, devi innanzitutto leggere attentamente il verbale per rilevare eventuali vizi di forma. Alcuni errori che potresti rintracciare immediatamente sono ad esempio l’indicazione del modello del veicolo e la targa. Se ci sono questi errori, allora puoi richiedere l’annullamento della multa in autotutela all’Ente che ha effettuato la multa. Nel caso in cui ad esempio la notifica della multa sia arrivata oltre i 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione oppure il verbale sia incompleto e illeggibile o magari fatto da un agente al di fuori del suo territorio di competenza, allora puoi fare ricorso presso il prefetto oppure il giudice di pace territorialmente competente.
Sappi che per poter essere preso in considerazione, il tuo ricorso lo devi inoltrare entro i 30 giorni dalla notifica o dall’accertamento nel caso di giudici di pace. Se invece ti rivolgi al prefetto, i tempi massimi si allungano fino a 60 giorni. Per contestare una situazione piuttosto tipica come ad esempio la multa per superamento dei limiti di velocità, devi innanzitutto capire se l’autovelox era fisso oppure mobile. Nel primo caso, devi valutare se era opportunamente segnalato dalla cartellonistica stradale, mentre nel secondo caso la pattuglia lo doveva indicare con apposita segnaletica posizionata a distanza di 80 metri dalle strade urbane, di 150 metri sulle strade extraurbane.
Per tutte le altre casistiche come ad esempio la multa in zona ZTL, si deve procedere sempre con presentazione presso il prefetto oppure al giudice di pace con le tempistiche che abbiamo indicato sopra. Nel caso si opti per il prefetto, allora la multa dovrà essere inviata via pec o via raccomandata A/R. Il prefetto avrà a disposizione 210 giorni dalla spedizione per dare risposta.
Il ricorso al giudice di pace può essere presentato personalmente presso la cancelleria degli uffici del Giudice di Pace oppure fruendo dell’assistenza di un avvocato. Ci sono ovviamente dei costi ed ossia un contributo unificato del valore di 43 euro e della marca da bollo di 27 euro. I documenti necessari per i ricorsi in questo caso saranno l’originale e due fotocopie del ricorso della cartella esattoriale o del verbale, una fotocopia degli eventuali documenti che si vogliono allegare e la copia del documento di riconoscimento valido.
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