Nel Decreto Rilancio sono stati disposti interventi circa incentivi auto e rottamazione. L’Unrae, però, ha giudicato queste misure insufficienti. Vediamo, quindi, cosa è stato disposto nel testo del decreto.
La situazione attuale
Il Decreto Rilancio ha lasciato qualche dubbio tra coloro che operano nel settore dell’automotive. Questo, infatti, è considerato uno dei settori più danneggiati del mercato. L’Unrae, analizzando i dati disastrosi di marzo e aprile, ha richiesto al Governo maggiori tutele e incentivi per poter ripartire.
Dai dati analizzati si vede come il settore dell’automotive sia profondamente in crisi. I dati di marzo vedono un calo di vendite pari al -85% e aprile, ancora peggio, riportano una percentuale di immatricolazioni in calo dell’-98%.
Nei primi giorni di maggio, però, qualcosa inizia a muoversi, infatti, le immatricolazioni hanno avuto un lieve aumento, passando ad una percentuale di -52%.
Tutto il settore dell’automotive sta subendo conseguenze gravissime dopo il lockdown e, con la conseguente crisi economica dei consumatori, la situazione potrebbe peggiorare.
Cosa prevede il Decreto Rilancio
Il Decreto Rilancio, però, ha disposto alcuni provvedimenti riguardanti il settore dell’automotive. Sono stati stanziati, infatti, incentivi per chi sceglie auto ibride o elettriche durante il 2020. Nel caso delle auto elettriche, infatti, potrebbero essere liquidati contributi statali variabili da 4000 a 6000 euro, a seconda dell’auto che si va a rottamare. Infatti se questa appartiene alla classe Euro 1,2,3,4 allora è concesso il bonus. Attenzione, però, oltre i 50 mila euro di spesa non è prevista alcuna erogazione di contributi.
Le condizioni per accedere al bonus mobilità rottamazioni
Anche la rottamazione è stata affrontata nel Decreto Rilancio. Viene disposto, infatti, che nei comuni dove la qualità dell’aria è stata oggetto di sanzione dell’Unione Europea, entro il 31 dicembre del 2020, si potrà usufruire di un bonus mobilità utile per la rottamazione dell’auto inquinante. L’incentivo previsto è pari a 1500 euro. Sono ammesse anche le rottamazioni dei motocicli ma il bonus scende a 500 euro.
La cifra liquidata, poi, potrà essere spesa entro i prossimi tre anni o ceduto ai propri conviventi. Tale denaro, inoltre, è possibile investirlo in abbonamenti di mezzi pubblici cittadini e regionali.
Ad essere privilegiata, però, è la mobilità alternativa. Infatti nel Decreto Rilancio si legge che è possibile avere anche un bonus bici e monopattini, ovvero acquistare monopattini, bici, hoverboard e similari, usufruendo di un contributo statale pari al 60%. L’unica condizione, però, è quella che il mezzo non deve superare il costo di 500 euro.