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Addio a Monica Vitti, icona del cinema italiano

Lutto nel mondo del cinema. E’ morta Monica Vitti, una delle maggiori interpreti del teatro e del cinema italiano e non solo. Aveva 90 anni.

Lutto nel mondo del cinema. E’ morta Monica Vitti, una delle maggiori interpreti del teatro e del cinema italiano e non solo. Aveva 90 anni.

Si è spenta all’età di 90 anni, dopo una lunga malattia degenerativa, Monica Vitti, attrice simbolo del Novecento italiano. A darne notizia, il marito Roberto Russo.

Addio a Monica Vitti

Il cinema italiano piange la scomparsa di una delle sue icone: Monica Vitti. L’attrice, musa di Michelangelo Antonioni e regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi, era da tempo lontana dalle scene a causa di una malattia neuro-degenerativa, simile all’Alzheimer, che l’ha isolata da tutti. L’ultima sua apparizione ufficiale risale al 2001, quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello.

Monica Vitti, nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli, aveva compiuto 90 anni lo scorso novembre. Era infatti nata a Roma il 3 novembre del 1931.  Accanto a lei, fino alla fine, il marito Roberto Russo, che era stato fotografo di scena di molti suoi film e infine anche suo regista in finale di carriera.

Attrice dal talento e dal fascino smisurati, Monica Vitti ha saputo, con le sue magistrali interpretazioni, raccontare i cambiamenti sociali, culturali e politici del nostro Paese. Un’attrice completa che sapeva cambiare registro come nessun’altra. La sua vena artistica, infatti, la condusse dal teatro al cabaret e al cinema, dalla tragedia al dramma e poi alla commedia. Sapeva passare con disinvoltura dalla disperazione all’allegria spensierata. I suoi occhi tristi e la sua voce rauca, capaci di emozionare, hanno lasciato il segno negli amanti del cinema e non solo.

La carriera

Diplomata nel ’53 a pieni voti all’Accademia d’arte drammatica, Monica Vitti inizia subito a lavorare a teatro col maestro Tofano con cui recita Machiavelli, la tragedia greca, Brecht. Subito dopo passa al teatro milanese del Convegno di Enzo Ferrieri e interpreta ruoli come Ofelia in un Amleto di Riccardo Bacchelli. E’ da subito chiara però anche la sua verve comica, così si lancia nel cabaret di Senza rete con Alberto Bonucci, poi si fa dirigere da Luciano Mondolfo in “Sei storie da ridere” e “Capricci di Marianna” di De Musset. Successivamente Franca Valeri la scrittura in tv per “Le donne”.

Non solo attrice. Monica Vitti è stata anche una doppiatrice. Ha infatti fatto tanti doppiaggi con Fellini e doppiato anche Dorian Gray nel Grido.

L’incontro che le ha cambiato la vita è stato senza dubbio quello con Michelangelo Antonioni al quale è stata a lungo legata sentimentalmente e artisticamente. Per lei il regista diresse l’unica compagnia teatrale della sua vita portando in scena “Io sono una macchina fotografica” di Van Druten, “Scandali segreti” e “Ricorda con rabbia” di John Osborne con Giancarlo Sbragia. Con Antonioni la Vitti entra nella storia del cinema. La tetralogia dell’incomunicabilità (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto Rosso) del regista italiano le regala la fama internazionale.

Dopo Antonioni la Vitti cambia registro. Viene diretta prima da Tinto Brass in “Disco volante”, poi da Luciano Salce in “Ti ho sposato per allegria” e da Mario Monicelli nel film “La Ragazza con la pistola”, grazie al quale diventa l’attrice brillante più richiesta. Recita al fianco di Mastroianni e Giannini in “Dramma della gelosia” di Ettore Scola, irresistibile triangolo politico amoroso, poi in “Noi donne siamo fatte così” di Dino Risi. Dopo aver provato ogni cinema d’autore (diretta anche da registi stranieri), Monica Vitti diventa la regina della commedia all’italiana, al fianco di Alberto Sordi, che la dirige in “Amore mio aiutami”, “Polvere di Stelle” e “Io so che tu sai che io so”.

Come anticipato, sul finale di carriera la Vitti ha recitato anche in due film, “Flirt” e “Francesca”, diretta dal suo compagno e poi marito Roberto Russo. Infine, ha debuttato come regista nel 1990 in “Scandalo segreto”, film presentato anche a Cannes.

Di pari passo alla sua attività cinematografica, la Vitti ha sempre portato avanti anche l’attività teatrale, partecipando a diversi spettacoli di spessore.

In carriera ha avuto diversi riconoscimenti, tra cui 3 Nastri d’argento, 5 David di Donatello, 4 Globo d’oro e un Leone d’oro alla carriera nel 1995 al Festival di Venezia.

L’omaggio a Sanremo

Il primo omaggio a Monica Vitti, subito dopo la diffusione della notizia della sua scomparsa, è arrivato dalla sala stampa del Festival di Sanremo, dove, nel corso della conferenza stampa post-prima serata, è partito un lungo applauso unanime da parte di giornalisti e addetti ai lavori. Subito dopo Amadeus ha annunciato che nel corso della serata della kermesse musicale ci sarà senza dubbio un tributo all’attrice scomparsa: “Non c’é dubbio che faremo un omaggio a Monica Vitti stasera, anche se la scaletta è già pronta”, ha promesso il conduttore.

fonte immagine: https://www.facebook.com/rairadio3/photos/a.374522309302198/4812625422158509/

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