Ecco tutti i dettagli sulla nuova sezione Pharmacy introdotta da Amazon e che non necessita di assicurazione sanitaria.
Amazon, azienda statunitense creata dall’imprenditore Jeff Bezos, ha rivoluzionato il mondo della sanità con un’ingegnosa mossa di marketing. Infatti, il marchio ha lanciato la prima farmacia online. L’annuncio ha già ricevuto molte polemiche e giudizi negativi, provenienti maggiormente da commercianti e piccole imprese. Queste ultime temono il fallimento dei negozi tradizionali.
Secondo fonti ufficiali, la categoria ‘Pharmacy‘ sarà disponibile momentaneamente solo per gli Stati Uniti. Grazie a questa azione innovativa, il colosso americano è al primo posto in classifica per guadagni ed entrate. Vediamo nel dettaglio.
La scommessa di Bezos
Ad aiutare Jeff Bezos e la sua nuova sezione farmaceutica è stato sicuramente il Coronavirus, il quale ha costretto intere nazioni ad affidarsi al web per reperire beni di prima necessità e non. La scommessa fatta dall’impresario, ha l’obiettivo di modificare le abitudini degli utenti e rivoluzionare il modo di fare shopping.
Sulla piattaforma sono disponibili farmaci generici che non richiedono una particolare assicurazione sanitaria. Per accedere al vantaggioso servizio, i clienti statunitensi dovranno chiedere ai loro medici di base di inviare telematicamente le prescrizioni sulla piattaforma. È da ricordare, che l’e-commerce spedirà i prodotti certificati ed impedirà la vendita di prodotti di cui si può abusare.
Gli effetti sulla borsa
Nel 2018, in seguito all’acquisizione di PillPack (750 milioni di dollari circa) è stata progettata tale mossa. Si tratta di un servizio fornito a coloro che hanno particolari problemi cronici e sono costretti ad assumere grandi quantità di medicinali al giorno. La farmacia Amazon ha definitivamente aperto il mercato ad una nicchia di utenti di portata mondiale.
Parlando di economia, la borsa ha visto il crollo di grandi colossi del settore e l’evidente impennata dell’azienda firmata Bezos che conta azioni del valore di 3mila dollari ciascuna. Cvs, ad esempio, ha perso l’8,91% e Rite Aid il 17%.
FONTE IMMAGINE: Screenshot da https://www.facebook.com/Amazon/videos/383012133143698/