Il decreto ristori quater è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Tutti i punti principali del nuovo provvedimento.
È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto ristori quater. Il via libera è arrivato nella notte, ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Cosa prevede il Ristori quater
Palazzo Chigi, al termine della riunione di governo, attraverso un comunicato ha annunciato il possibile esonero delle tasse per il 2021 per le categorie più colpite dalla crisi derivata dalla pandemia di Covid-19. Al momento sono solo rinviate al 20 aprile.
Per chi abbia subito “una significativa perdita di fatturato” a causa del Covid-19 “può essere previsto l’esonero totale o parziale dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributivi”, recita il testo finale del dl Ristori quater. Pertanto è istituito “un fondo finalizzato a realizzare nell’anno 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse nel 2020 da destinare a soggetti che abbiano beneficiato di sospensioni fiscali e contributive”.
Con un dpcm saranno poi decisi i parametri di accesso al fondo.
Il ristori quater aggiunge altri 8 miliardi alle compensazioni per le attività chiuse al fine di contenere i contagi e include anche gli agenti di commercio (inizialmente esclusi) fra i codici Ateco destinatari dei ristori
Il decreto prevede anche aiuti una tantum per gli stagionali dello spettacolo e dello sport e un fondo ad hoc per aiutare il settore delle fiere e dei congressi che è fermo da quando la pandemia ha avuto inizio. Sono stati stanziati 350 milioni di euro per il 2020 per i ristori delle perdite subite dal settore delle fiere e dei congressi. La dotazione del fondo di parte corrente per le emergenze nei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo per il 2021 sarà incrementata di 90 milioni. La dotazione del Fondo per il sostegno alle agenzie di viaggio, ai tour operator e alle aziende di trasporto di passeggeri mediante autobus scoperti (sightseeing), per il 2020, è incrementata di 10 milioni.
Incrementata anche la dotazione del Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive, di 95 milioni. Per il mese di dicembre è dunque prevista l’erogazione, da Sport e Salute Spa, di un’indennità di 800 euro da destinare ai lavoratori del settore sportivo, titolari di rapporti di collaborazione con il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, riconosciuti dal Coni e dal Comitato Paralimpico.
Nuovi aiuti anche per le forze dell’ordine e militari. Stanziati 62 milioni di euro da destinare alle forze di polizia e al corpo dei Vigili del fuoco per il pagamento delle indennità di ordine pubblico e per gli straordinari e ulteriori 6,5 milioni di euro per il pagamento dei compensi accessori del personale militare, compreso quello medico e paramedico, impegnato nel contrasto al Covid-19.
Nel decreto è inclusa anche un’indennità da 1000 euro per i venditori a domicilio, che vanno ad aggiungersi alle categorie di precari, stagionali del turismo e delle terme, lavoratori dello spettacolo, che riceveranno un’ulteriore mensilità con il decreto.
Il decreto stabilisce anche una proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap: il versamento slitta dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. Per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, invece, la proroga è estesa al 30 aprile.
La proroga, a prescindere dal fatturato, vale anche per le attività oggetto delle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre, quelle che operano nelle zone rosse e per i ristoranti in zona arancione.
Prevista una proroga anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi e Irap. Il termine slitta dal 30 novembre al 10 dicembre 2020. Estesa dal 10 dicembre 2020 al 1°marzo 2021 la proroga dei termini delle definizioni agevolate prevista dal decreto “Cura Italia”, dunque il termine per pagare le rate della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio” in scadenza nel 2020.
Intanto maggioranza e governo sono a lavoro anche per una rottamazione quater, volta ad aiutare proprio chi si ritroverà nuovi debiti da saldare quando si rimetterà in moto la macchina della riscossione.
Per il 2020 è assegnato un contributo di 250 milioni di euro alle Regioni a statuto ordinario, destinato al finanziamento delle quote capitale dei debiti finanziari in scadenza nell’anno in corso. Altri 500 milioni sono destinati al fondo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici.
Infine, il decreto prevede l’estensione del termine di durata dei fondi immobiliari quotati. In sostanza, entro il 31 dicembre 2020, i gestori di fondi di investimento alternativi che gestiscono fondi immobiliari italiani ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione possono, nell’esclusivo interesse dei partecipanti, modificare il regolamento del fondo per prorogare il termine del fondo non oltre il 31 dicembre 2022, per completare lo smobilizzo degli investimenti.
Le parole del ministro Gualtieri
Il ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, su Twitter ha scritto che il provvedimento dimostra che “chi è colpito dalla crisi provocata dal Covid troverà sempre lo Stato al suo fianco”. “Continuiamo – ha detto inoltre – a sostenere lavoratori, partite Iva e imprese con il rinvio delle principali scadenze fiscali e con altre importanti misure”.
Il decreto, ha detto il ministro, è il frutto del nuovo scostamento di bilancio “che, con grande senso di responsabilità, è stato approvato in Parlamento, anche col voto delle opposizioni”. Infine Gualtieri auspica che il dialogo “prosegua nei prossimi mesi in cui dovremo accompagnare il Paese fuori dalla crisi”.
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