La Camera ha finalmente approvato il provvedimento dell’Assegno Unico per i figli. Settembre sarà un vero e proprio mese di svolta per perfezionare la misura.
Con Assegno Unico si intende un piano dedicato al sostegno delle famiglie con figli a carico. Si tratta di un contributo mensile che corrisponderà ad una somma di denaro destinata direttamente al genitore, oppure impiegata come credito. L’Assegno Unico sarà riconosciuto già dal settimo mese di gravidanza e verrà versato fino al raggiungimento dei 21 anni. Qualora fossero presenti figli disabili, è previsto un incremento della somma e non verrà considerato alcun limite di età. L’aumento sarà corrisposto anche se sarà presente un terzo figlio all’interno del nucleo familiare.
Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha spiegato come questa nuova misura sarà destinata a tutte le famiglie, comprese quelle composte da membri che lavorano con Partita IVA. Un’altra novità è che l’assegno verrà ripartito tra i genitori, in parti uguali. In caso di separazione, invece, questo sarà erogato al genitore che avrà l’affidamento se questo non avviene nella modalità di affidamento congiunto. In quest’ultimo caso, infatti, l’assegno sarà nuovamente suddiviso in parti uguali tra i due genitori.
Per la manovra sono stati stanziati circa 26 miliardi di euro. Un terzo di questi soldi arriveranno dai fondi delle detrazioni “IRPEF” per figli a carico, 10 miliardi arriveranno dal Recovery Fund o dalla Legge di Bilancio 2021, mentre una quindicina proverranno dalle risorse attualmente attive, ma che verranno poi sostituite dall’Assegno Unico.
Il governo attualmente sta lavorando ad una nuova riforma sul fisco che in un unico contributo economico unirebbe tutte le diverse agevolazioni destinate ai figli come ad esempio “Bonus Nascita”, “Bonus Bebè”, “Bonus Asilo Nido”, e così via. L’Assegno Unico potrebbe avere un importo minimo compreso tra i 200 ed i 250 euro a cui poi potrebbe venire integrata un’ulteriore somma in denaro in base al calcolo ISEE della famiglia, ma non sarà conteggiato come reddito. Sarà un contributo mensile a cui accedere facilmente e su cui le famiglie potranno contare.
La misura approvata recentemente dalla Camera potrebbe essere attiva già a partire da gennaio 2021. Il provvedimento rientra nel Family Act, quella serie di articoli stilati per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia, incentivare l’aumento delle nascite e rendere più agevole la crescita dei bambini fornendo ai genitori misure di sostegno di tipo economico e sociale, come ad esempio le riforme relative ai congedi parentali.
Una risposta su “Assegno unico per i figli: cos’è e chi può richiederlo”
Ottimo Coplimenti.
A.F.