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Azzolina e la gaffe sul Plexiglas: Treccani dà ragione a Salvini

Plexiglass o Plexiglas? Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, corregge Salvini sull’ortografia Plexiglas, ma Treccani da ragione al Leader della Lega.

Salvini con un Twitter ha attaccato la ministra Lucia Azzolina mostrando il video di una madre che si sfoga sul provvedimento preso riguardo le condizioni per rientrare a scuola. E’ scontro fra i due.

Il leader della Lega Matteo Salvini attacca la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, definendo una follia la sua proposta di mettere divisori in plexiglas e visiere per la sicurezza del rientro a scuola. E così parte un vero botta e risposta tra i due.

La ministra, infatti, risponde a Salvini: ” Non hai letto neanche il decreto e non sai neanche come si scrive “plexiglass” “, attaccando così il leader sulla corretta ortografia della parola.

Tra i commenti del post di Twitter però Salvini controbatte pubblicando uno screen del dizionario Treccani sul corretto modo di scrivere “plexiglas“, che come viene mostrato è corretto con una sola “S”, dando così ragione al leader della Lega.

In realtà quindi il segretario della Lega non ha sbagliato come pensava la Azzolina. Anche se comunemente in ambito commerciale si usa anche il termine plexiglass, con due s, come spiega la Treccani, plexiglas (con una sola s) è il «nome commerciale (più propriam. marchio registrato) di una resina termoindurente (metacrilato di metile), infrangibile, trasparente, più leggera del vetro, in luogo del quale viene adoperata per molti usi: se ne fanno oggetti di fantasia, bacchette, lastre, tubi, ecc., e parti di aeromobili»

FONTE FOTO: www.facebook.com/LuciaAzzolina82/; www.facebook.com/salviniofficial/

Una risposta su “Azzolina e la gaffe sul Plexiglas: Treccani dà ragione a Salvini”

Quando indica un marchio è giusto utilizzare il termine usando una sola “s”, però ritengo che il prodotto come termine per indicarlo dovrebbe essere con la doppia “s” finale, in quanto mi pare ovvia l’accostamento al termine “vetro”, la cui traduzione è”glass”. Inoltre, ma non mi piace molto, l’uso comune e costante lo si scrive con le due “s” finali. E ciò in linea con la costante evoluzione (negativa) della lingua Italiana che adotta termini stranieri spesso adattandoli all’italiano.

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