Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, ha parlato dell’andamento delle vaccinazioni nella Regione, evidenziando la possibile riduzione delle forniture a luglio.
Il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso ha fatto il punto dell’andamento delle vaccinazioni nella Regione sottolineando innanzitutto il grande lavoro fatto dalla squadra del professor Corrao, che ha definito “faro della Regione dallo scorso febbraio”.
Bertolaso: “Non possiamo mandare i carabinieri a casa di chi non si vuole vaccinare”
A margine della conferenza stampa di approfondimento della campagna vaccinale regionale tenutasi a Palazzo Pirelli, Guido Bertolaso ha sottolineato che “la Lombardia è la regione migliore nella campagna vaccinale”. E’ “giusto non considerare la campagna vaccinale una gara”, ha aggiunto, però “quando noi andavamo male c’erano solo prime pagine, ora che siamo i migliori non vedo lo stesso tipo di informazione”, ha tuonato.
L’ex capo della Protezione civile ha dunque ricordato il piano attuato dalla Lombardia, che è partita con le vaccinazioni delle fasce più fragili: “Noi siamo seri, prima di tutto abbiamo vaccinato i cittadini più a rischio, gli over 90 e 80, rimandando di qualche mese gli over 60, ad aprile”. Questa linea, ha sottolineato Bertolaso, “ha portato a grandi risultati”. Tuttavia, ha detto, restano diversi over 60 che non sono stati vaccinati. “Di questi molti sono malati, altri non lo vogliono fare. E per il momento non possiamo mandargli a casa i carabinieri per obbligarli”, ha chiarito prima di passare ad illustrare le criticità relative ad alcuni vaccini come Astrazeneca.
Vaccini: “A luglio possibile riduzione nelle forniture”
Il coordinatore della campagna vaccinale della Regione Lombardia ha parlato della possibilità di una riduzione delle forniture a luglio: “Per AstraZeneca le dosi che ci daranno saranno sufficienti per somministrare le seconde dosi a chi ne diritto. Per quanto riguarda gli altri tipi di vaccino, al momento abbiamo avuto informazioni in modo informale da parte della struttura di distribuzione centrale di Roma, che nel corso del mese di luglio ci potrebbero essere delle riduzioni nella fornitura di questo genere di vaccini”, ha detto.
“Questo creerebbe problemi non solo alla Lombardia, ma soprattutto alle Regioni più virtuose che hanno una pianificazione a medio e lungo termine”, ha sottolineato. “Noi abbiamo 100 mila prenotazioni al giorno fino al 4 agosto. Se dovessimo ricevere forniture inferiori a questi quantitativi ci sarebbero problemi”, ha aggiunto. “Questa problematica è già stata sollevata in conferenza Stato Regioni e con Figliuolo alla fine si troverà una soluzione. La colpa non è della Lombardia, delle regioni o di Figliuolo ma è una questione di natura europea. Noi i piani ‘B’ ce li abbiamo sempre nel cassetto, anche se ci saranno disagi per qualche cittadino”, ha concluso.
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