E’ in arrivo un nuovo bonus Covid. Il governo ha stanziato 140 milioni di euro da destinare alle attività che causa pandemia sono state chiuse per almeno 100 giorni.
Sono in arrivo contributi a fondo perduto per tutte quelle attività che a causa della pandemia di Covid-19 sono rimaste chiuse per almeno 100 giorni. È già pronto infatti il documento redatto dal ministero Economia e Finanza (Mef) e dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise) che definisce l’erogazione di sostegni economici senza obbligo di restituzione, individuando i soggetti beneficiari e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto. Manca solo la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”.
Bonus Covid, i beneficiari
Per tutte le attività che sono rimaste chiuse per almeno cento giorni, tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio scorso, lo Stato mette a disposizione 140 milioni di euro, tenuto conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici e dei contributi a fondo perduto concessi con i decreti Sostegni.
Tra i beneficiari del contributo non rientrano gli enti pubblici, i soggetti di cui all’articolo 162-bis del Testo unico delle imposte sul reddito (Tuir) e i soggetti non residenti o non stabiliti nello Stato, oltre alle imprese – diverse dalle micro e piccole – già in difficoltà al 31 dicembre 2019 (regolamento Gber).
Modalità di erogazione e requisiti di accesso al contributo
Ad erogare il contributo a fondo perduto sarà l’Agenzia delle Entrate, direttamente sul conto corrente che sarà indicato da ciascuna attività nell’istanza di accesso al Fondo.
L’Agenzia delle Entrate renderà note, entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del decreto e dopo che la Commissione Ue avrà notificato l’approvazione della misura di aiuto, le indicazioni da seguire per presentare l’istanza.
Intanto, si sa che per richiedere i sostegni bisogna rispettare determinati requisiti. Oltre alla chiusura dell’attività per almeno 100 giorni dal 1° gennaio al 25 luglio, il richiedente deve essere in possesso della partita Iva. Inoltre, i soggetti beneficiari saranno solo coloro che come attività prevalente, alla data del 26 maggio scorso, svolgevano una delle mansioni contraddistinte dai 27 codici Ateco riportati in allegato al decreto.
Il termine di presentazione dell’istanza è esteso al 23 luglio per la sola attività individuata dal codice “93.29.10 – Discoteche, sale da ballo, night club e simili”.
Proprio le discoteche, i night club e le sale da ballo saranno le prime attività a ricevere i contributi messi a disposizione da Mise e Mef, in quanto rientrano tra i settori più penalizzati dalla pandemia anche quest’anno. A loro sono destinati 20 milioni di euro, con un limite di 25.000 euro a soggetto. Il resto delle risorse sarà ripartito tra gli altri codici di attività.
Come saranno ripartite le risorse
Alle attività con ricavi e compensi del periodo d’imposta 2019 fino a 400mila euro (compresa l’ipotesi del soggetto di nuova costituzione con ricavi/compensi pari a zero), spetteranno 3.000 euro ciascuno. A quelle nello scaglione superiore fino a 1.000.000 di euro, andranno 7.500 euro. Per quelle nello scaglione ancora successivo, sono previsti 12mila euro.
Nel caso in cui le risorse dovessero avanzare, verranno distribuite con un contributo minino di 3.000 euro a soggetto.
fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/monete-banconote-soldi-moneta-1726618/
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