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Bonus facciate verso l’addio: niente proroga?

Il Bonus facciate è a rischio nel 2022. L’agevolazione non sarà più prorogata, ma per i cantieri in corso o in partenza c’è ancora qualche chance di ottenere il 90% su tutti i lavori. Scopriamo come sfruttare il Bonus facciate prima della sua scadenza prevista per fine anno.

Il Bonus facciate è a rischio nel 2022. L’agevolazione non sarà più prorogata, ma per i cantieri in corso o in partenza c’è ancora qualche chance di ottenere il 90% su tutti i lavori. Scopriamo come sfruttare il Bonus facciate prima della sua scadenza prevista per fine anno.

Le ultime indicazioni del Governo fanno pensare che il bonus facciate in scadenza a fine anno non avrà una proroga. Molti cantieri per rifare il look esterno degli edifici (condominiali e no) sono già partiti e non ancora conclusi, e altri sono in procinto di aprirsi in questi giorni. Come comportarsi per sfruttare al massimo il Bonus facciate prima della sua scadenza?

Bonus facciate: le ultime novità

Per ritoccare le facciate dell’immobile e ottenere l’agevolazione fiscale denominata Bonus facciate, non è necessario che i lavori finiscano quest’anno, e eventuali spese pagate nel 2022 beneficeranno del bonus che sarà in vigore in quel periodo. Secondo le intenzioni del Governo contenute nel Documento programmatico di bilancio e da confermare in legge di Bilancio, dovrebbe esserci la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie (ma attenzione: il 50% è solo detrazione Irpef, mentre il bonus facciate è anche Ires). Se le opere di rifacimento della facciata prevedono anche il contestuale intervento di coibentazione (il cosiddetto cappotto termico), si potrebbe ancora beneficiare dell’ecobonus del 65% (detrazione sia Irpef che Ires). Naturalmente, se dovesse invece arrivare la proroga del bonus facciate, ci sarebbe il 90% anche nel 2022.

La cessione del bonus facciate e lo sconto in fattura

Lo stesso ragionamento vale per chi vuole utilizzare il bonus facciate tramite la cessione del credito, ad esempio a una banca. Il bonus del 90% matura – e può essere ceduto – in relazione agli importi pagati entro il 31 dicembre. Ad esempio, se su una spesa preventivata di 1.000 viene versato 500 entro fine 2021, si potrà cedere il bonus per un valore nominale di 450 (il 90% di 500, per l’appunto). Mentre per i 500 versati nel 2022 resta valido quanto detto sopra: saranno agevolati e cedibili secondo le detrazioni in vigore l’anno prossimo. Un aspetto da non sottovalutare riguarda però l’eventuale finanziamento ponte. Chi anticipa di tasca propria il costo dei lavori può limitarsi a cercare un acquirente del credito che sarà maturato al 31 dicembre. Chi invece si fa finanziare, e vuole rimborsare il prestito cedendo il credito d’imposta alla banca, deve sapere con ragionevole precisione ciò che pagherà quest’anno.

La possibilità più interessante riguarda lo sconto in fattura: in questo caso, chi paga alla ditta solo il 10% nel 2021 ottiene il bonus del 90% indipendentemente dallo stato avanzamento lavori raggiunto quest’anno e anche se i lavori saranno completati in seguito. Per i lavori in condominio, il pagamento che determina l’accesso all’agevolazione è sempre quello effettuato dall’amministratore di condominio all’impresa, non il versamento delle singole quote da parte dei condòmini.

Fonte Immagine:https://www.pexels.com/it-it/foto/appartamento-marrone-36366/

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Una risposta su “Bonus facciate verso l’addio: niente proroga?”

Alcune aziende, interpellate per i lavori alla facciata del fabbricato, hanno rifiutato la cessione del credito e, di conseguenza, non accettano di concedere lo sconto del 90% in fattura.

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