Dal 20 luglio si può richiedere il bonus sanificazioni per aiutare nei luoghi di lavoro a rispettare tutte le procedure stabilite dal governo per cercare di limitare il contagio da coronavirus. Ecco a chi spetta e come ottenerlo.
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato attraverso un’apposita informativa che dal prossimo 20 luglio potrai comunicare i costi sostenuti per la disinfestazione e l’adeguamento degli ambienti di lavoro, secondo quanto previsto dalle attuali protocolli per contrastare il contagio da coronavirus. La comunicazione deve essere assolutamente eseguita per poter accedere e ottenere il bonus sanificazioni.
La comunicazione la dovrai effettuare in via telematica entro il 7 settembre del 2020 per quanto riguarda gli interventi di sanificazione degli ambienti di lavoro, mentre la scadenza è stata fissata fino al 20 novembre 2021 per quanto concerne alcuni interventi che si sono resi necessari per adeguare opportunamente gli spazi lavorativi ad esempio adottando l’installazione di un pannello in plexiglass e quant’altro.
Potrai ottenere il credito d’imposta previsto per tutte le spese per la riapertura in sicurezza della tua attività dopo il lungo lockdown. Un importante supporto a tutte le aziende e per qualsiasi tipologia di attività lavorativa come ad esempio bar, ristoranti, teatri e cinema. Devi ovviamente sapere che non tutti gli interventi potranno godere di questo importante sgravio fiscale che ti permette di ammortizzare i costi necessari, bensì soltanto alcuni specifici.
Cosa si intende per sanificazione e tempistiche per l’eventuale cessione del credito
Tra gli interventi per i quali è possibile ottenere il bonus sanificazioni e in particolar modo il credito di imposta, vi è la sanificazione. Da un punto di vista normativo si intende per sanificazione una serie di interventi finalizzati ad eliminare o ridurre la presenza di carica virale con particolare riferimento al covid-19 su tutte le superfici degli ambienti di lavoro. Ovviamente questo genere di intervento dovrà essere certificato attraverso apposita documentazione che viene rilasciata da un professionista abilitato il quale dovrà rifarsi ai protocolli attualmente in vigore in Italia.
Il bonus riconosciuto è pari al 60% delle spese che hai sostenuto fino ad un massimo di 80 mila euro. Questo significa che puoi disporre di un credito d’imposta massimo, pari a 48 mila euro. L’agevolazione riguarda tutte le spese sostenute nel 2020 anche prima della data del 19 maggio ossia quella in cui é entrato in vigore il decreto Rilancio.
Come avviene anche per altre tipologie di interventi, c’è la possibilità di godere personalmente di questa compensazione con il modello F24 oppure in alternativa puoi pensare di cedere anche parzialmente entro il 31 dicembre 2021 il credito maturato. Da sottolineare come il credito ceduto non concorre a formare il reddito e quindi non è imponibile su base IRAP.