Nel Decreto rilancio si parla di bonus vacanze da 500 euro per supportare le famiglie e il sistema turistico nazionale, che ha registrato una perdita pari a 81 milioni di turisti durante questo lockdown. Ecco tutti i dettagli.
Il governo in queste ore sta discutendo del cosiddetto Decreto rilancio con cui si dovrà accompagnare l’Italia al ritorno alla normalità e soprattutto a sostenere l’economia. La bozza del decreto contiene circa 258 articoli nei quali vengono affrontati diversi temi molto importanti, partendo dalla salute, fino ad arrivare al sostegno per le imprese e per le famiglie.
Il necessario distanziamento sociale ha reso impossibili al momento alcune situazioni che fino a qualche mese fa caratterizzavano la vita quotidiana degli italiani come ad esempio la possibilità di andare a cena in un ristorante oppure di rilassarsi con le vacanze estive. Insomma, la pandemia di coronavirus ha messo in ginocchio senza dubbio il sistema sanitario nazionale, ma anche e soprattutto quello turistico e ricettivo. Secondo una stima di Coldiretti nei tre mesi primaverili in cui l’Italia ha dovuto fare i conti con il lockdown, c’è stata una perdita di ben 81 milioni di turisti che, nelle varie occasioni come ad esempio Pasqua, il ponte del primo maggio e tante altre, avrebbero riempito ristoranti, alberghi, stazioni termali e tanto altro ancora. La preoccupazione è quindi rivolta ai mesi estivi con le varie strutture ricettive che potrebbero fare i conti con perdite rilevanti.
Il bonus vacanze di 500 euro
In ragione delle difficoltà che il sistema turistico nazionale e quello ricettivo hanno riscontrato negli ultimi mesi e che potrebbero trovare probabilmente anche nei prossimi, il governo ha deciso di prevedere alcune misure di sostegno. In particolare è stato stanziato un fondo di 50 milioni di euro per tutto il 2020 con la concessione di contributi a supporto delle imprese ricettive di vario genere come, ad esempio, stazioni termali, stabilimenti balneari e più in generale il settore turistico, per quanto riguarda i necessari interventi per effettuare la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, ma anche per adeguare opportunamente gli spazi da riservare ai fruitori in ottica di distanziamento.
Inoltre, si cerca con il decreto rilancio di incentivare gli italiani a vivere le proprie vacanze estive con il cosiddetto bonus vacanze da €500, da destinarsi alle famiglie con reddito Isee inferiore ai 35 mila euro. Il bonus permette di pagare alcuni servizi offerti dalle strutture operanti nel settore turistico-ricettivo con un meccanismo che prevede il 90% direttamente come sconto sul corrispettivo da pagare alle varie strutture, mentre il restante 10% verrà detratto in sede di dichiarazione dei redditi.
Da sottolineare che il bonus vacanze di 500 euro diventa di 300 euro nel caso in cui si faccia riferimento a famiglie con due soli componenti e di 150 euro nel caso di un solo componente. Naturalmente il bonus potrà essere richiesto soltanto da un componente per nucleo familiare e se ne potrà fruire dal 1 luglio al 31 dicembre 2020.
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2 risposte su “Bonus vacanze da 500 euro: chi può richiederlo”
AGENZIE DI VIAGGIO
Penso al mondo, quanto mai variegato del turismo, che ha subito un notevole danno. Con la ripresa, piano piano, si ritornerà ai ristoranti, negli alberghi, si andrà in vacanza, quindi un po’ di ossigeno arriverà per questi operatori, e comunque anche se tutto non ritornerà subito come prima, ci si incamminerà verso un ritorno alla normalità. Penso però che ci siano alcuni comparti del turismo che avranno enormi difficoltà, penso al mondo dei tour operators , delle agenzie di viaggio. Le vacanza si faranno soprattutto in Italia, molti in Italia si “arrangeranno” a prenotare, e le agenzie di viaggi resteranno “escluse” da una possibile ripresa.
Ho letto e sentito l’intenzione del governo di prevedere un bonus turistico, iniziativa senz’altro condivisibile e rivolta a dare impulso alle strutture alberghiere e simili. Sarebbe però opportuno che questo sconto funzionasse se la prenotazione viene fatta tramite una agenzia di viaggio, per far sì che anch’essa entri nel sistema di agevolazioni ed abbia quindi maggior possibilità di ripresa.
Si potrebbe pensare anche di creare un credito di imposta ( 10%/15% dell’importo di prenotazione effettuato tramite agenzia di viaggi), a favore di chi prenota, sempre con la finalità di aiutare questi operatori turistici.
Penso sia una idea su cui si può lavorare, tra l’altro la ripresa lavorativa delle agenzie di viaggio vuol poi dire “fatturato” e quindi imposte incassate dalla stato.
Saluto cordialmente. Sergio Accorsi
Se ne puo’ usufruire anche in case in affitto c/o privati, con relativa ricevuta?