Nella bozza del Decreto Rilancio, il Governo sta pensando alla soluzione dello Smart working per i genitori di figli under 14 che lavorano e non hanno il sostegno di scuole, asili, campus estivi ed altro. Ecco maggiori dettagli.
Il Governo pensa ad una norma che permette ai dipendenti di poter decidere se lavorare da casa
Dopo il netto calo dei contagi e soprattutto con lo svuotamento delle terapie intensive, il governo ha dato il via alla cosiddetta fase 2 del lockdown con diverse attività imprenditoriali e lavorative che hanno potuto finalmente riaprire i battenti. Una ripartenza tuttavia ponderata in maniera tale da tenere sotto controllo il principale obiettivo ossia quello di contrastare la diffusione del contagio da coronavirus.
A tal proposito, il governo sta cercando di dare anche supporto a quelle famiglie in cui entrambi i genitori devono tornare al lavoro e quindi non si hanno soluzioni ottimali per poter gestire al meglio le esigenze di figli minorenni. Nello specifico, sembrerebbe poter essere inserita nel decreto rilancio una norma che permetta al dipendente di poter richiedere ed ottenere dal proprio datore di lavoro la possibilità di continuare a lavorare in Smart working in maniera tale da potersi occupare anche delle esigenze dei propri figli. Al momento si tratta soltanto di una bozza ma secondo le anticipazioni potrebbe essere messa a disposizione di quelli che hanno figli under 14 e soprattutto per nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano.
La norma potrebbe essere inserita nel Decreto Rilancio
Nel decreto rilanci, che in queste ore è sotto l’osservazione del governo per valutare tutte le esigenze economiche e di salute degli italiani, potrebbe essere inserita una norma che permetta ai dipendenti di poter richiedere ed ottenere la possibilità di lavorare ancora da remoto. La norma dovrebbe essere messa a disposizione dei lavoratori dipendenti del settore privato con un figlio con meno di 14 anni di età. Naturalmente è necessario che entrambi i genitori lavorino per cui nessuno dei due potrebbe occuparsi dei figli.
Questa norma andrebbe quindi ad obbligare il datore di lavoro ad accettare la richiesta del proprio dipendente di poter lavorare da remoto a patto che questi abbia delle mansioni compatibili con le prerogative tecniche dello Smart working. Questa opportunità potrebbe essere messa a disposizione dei dipendenti del settore privato per tutta la durata dell’emergenza che allo stato attuale è stata fissata fino al 31 luglio.
Rimarrebbero dunque esclusi i lavoratori del settore pubblico. In aggiunta, sembra che il dipendente possa anche utilizzare i propri strumenti come ad esempio un personal computer nel caso in cui la propria azienda non abbia possibilità di mettergli a disposizione tali strumenti. Dunque, una norma molto interessante che si andrebbe ad aggiungere ad altre già in campo per supportare i genitori che ritornano al lavoro e che quindi non possono lasciare i propri figli presso la ludoteca, campus estivi e quant’altro.
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Una risposta su “Bozza Decreto Rilancio: genitori di under 14 in smart working”
Ripensare il lavoro è una necessità improrogabile, questa pandemia ci dimostra che lavorare da remoto è possibile, certo non in tutte le situazioni, ma in molte sì, soprattutto nei grandi centri abitati dove prevale il terziario e il traffico toglie il respiro.
Utile anche nelle scuole, dove potrebbe “temporaneamente” alleggerire le classi pollaio, e limitare i contagi visto che con l’epidemia dovremo convivere a lungo; ovviamente in attesa che vengano assunti gli 80mila docenti promessi (o 62mila come detto in precedenza). E’ tempo che gli investimenti siano destinati finalmente a Sanità e Istruzione sottraendoli alle spese militari: non so come combatteremo la terza guerra mondiale (quella subdola in corso), ma la quarta … nuovamente con le fionde (non ricordo più chi lo abbia detto) invece J:F:Kennedy disse: l’umanità deve porre fine alle guerre, o sarà la guerra a porre fine all’umanità.