Sono ormai note le ripercussioni negative e irreversibili del cambiamento climatico sul nostro Pianeta. I suoi effetti incidono anche sulle nostre vite e sono ormai evidenti in diversi ambiti della società, anche quello sportivo. La temperatura dell’aria sul terreno da gioco di uno stadio può, ad esempio, compromettere il risultato di una partita di baseball: più fa caldo più ci sono possibilità che si verifichi un fuoricampo o home run, come dicono gli americani, vale a dire che la palla venga mandata fuori dal terreno di gioco, così da poter liberamente raggiungere tutte le basi e portare un punto alla propria squadra. A dirlo è uno studio sullo sport più amato in Usa.
Il cambiamento climatico può cambiare il risultato di una partita?
Il cambiamento climatico può incidere anche sul risultato di una partita, almeno per il baseball. Più fa caldo più si verificano fuoricampo, ovvero colpi che rendono impossibile per la squadra avversaria recuperare la palla. Lo dice uno studio pubblicato sul Bulletin of the American Meteorological Society che, analizzando più di 100.000 partite della major league, il principale campionato di baseball americano, giocate tra il 1962 e il 2019, e 220.000 colpi individuali dal 2015 al 2019, ha dimostrato che la percentuale di fuoricampo è continuamente aumentata a causa del caldo anomalo.
I fattori responsabili
Come unico fattore responsabile dell’aumento della percentuale di fuoricampo, gli studiosi del Dartmouth College, nel New Hampshire, hanno indicato la temperatura dell’aria nel giorno della gara. Altri fattori, come le dimensioni degli stadi, l’aumento dell’uso di steroidi e l’evoluzione della tecnica avrebbero un’influenza solo marginale. Non sarebbero dunque solo le ore di allenamento quotidiano a favorire i battitori, ma anche il cambiamento climatico. I ricercatori hanno dimostrato che l’incremento del calore ha generato 58 fuoricampo. Come spiegato da Justin Mankin, assistente professore di geografia del Dartmouth College e tra gli autori dello studio, quando fa caldo l’aria è meno densa e quindi ogni oggetto volante, come appunto una palla da baseball, incontra meno resistenza quando è in aria e tende a rimanere più tempo sospesa. Secondo lo studio, possiamo stabilire che a ogni grado Celsius in più sul termometro corrispondano circa 95 fuoricampo extra a stagione. Questa equazione potrebbe portare ad avere un dieci per cento di fuoricampo in più entro la fine del secolo.
In realtà non si tratta di una spiegazione nuova. Già nell’aprile del 2012, infatti, un commentatore televisivo, Tim McCarver, aveva imputato all’aria più rarefatta di prima i due fuoricampo della partita che stava commentando. Per questa affermazione, però, il cronista venne deriso e ridicolizzato. Oggi, anche le squadre hanno preso consapevolezza del problema, tanto che cominciano a diffondersi coperture per gli stadi che mantengono costante la temperatura dell’aria sul terreno di gioco.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/baseball-giocatore-brocca-sfera-1505036/
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