Da fine marzo 2023 la Carta di identità elettronica (Cie) è utilizzabile come lo Spid per accedere ai servizi online della PA. Ecco come attivarla e usarla.
Grazie a un decreto diventato operativo a marzo, la Carta d’identità elettronica (Cie) avrà le stesse funzioni dello Spid. Anch’essa potrà infatti cominciare ad essere usata per accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato il Ministero degli Interni. Ecco la procedura per attivarla e come usarla.
I tre livelli di identità digitale
Prima di passare a spiegare come attivare e usare la Cie, è bene ricordare come funzionano le identità digitali.
Spid, Carta d’identità elettronica e Cns hanno tre livelli. Il primo è costituito solo da nome utente e password. Il livello due, invece, prevede un secondo fattore di autenticazione, un codice password temporaneo generato dallo smartphone. Il terzo livello aggiunge un ulteriore step di sicurezza. Con Spid si tratta di chiavette crittografate, usate per la firma digitale. Con la Cie è il chip integrato.
Finora la Cie era usabile solo come livello tre, il che significa che per ogni accesso bisognava avvicinare la carta allo smartphone con l’app pubblica CieID, ammesso che i cellulari in questione fossero dotati di Nfc. Tuttavia, pur essendo dotati di Nfc, l’abbinamento con alcuni modelli era comunque spesso instabile e solo a tratti funzionante. Da qui l’idea di consentire i livelli uno e due anche sulla Carta d’identità elettronica.
Carta di identità elettronica utilizzabile come lo Spid
Per semplificare gli accessi online, con un decreto di fine 2022, operativo solo a marzo 2023, il governo ha permesso alla Carta d’identità di ricorrere, come lo Spid, anche ai livelli uno e due. Grazie a una procedura di attivazione, il documento di riconoscimento potrà dunque essere usato per accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione.
Come attivare la Cie
Per attivare la Carta d’identità elettronica bisogna andare sul sito cartaidentita.interno.gov.it. Se la Carta d’identità online non è mai stata usata, si consiglia l’opzione di attivazione alternativa, inserendo il codice fiscale, il numero di serie della carta (si trova in alto a destra) e spuntando il captcha. Successivamente, bisogna inserire il Puk. Inoltre, per attivare i servizi serve anche il Pin della carta. La prima metà dei codici Pin e Puk è contenuta nella ricevuta cartacea fornita dall’operatore al termine della richiesta di rilascio della Cie. La seconda metà, necessaria per completarli, è invece fornita al cittadino con la lettera di accompagnamento presente nella busta con cui riceve la Cie. In caso di smarrimento del Puk, è possibile recuperarlo al Comune oppure via app CieID (ma serve di nuovo l’NFC), opzione “Recupera Puk”. Con il Puk tramite app CieID si può rigenerare anche il Pin. Oppure anche in questo caso andare in Comune.
Se, invece, la Carta online è già stata precedentemente usata, basta cliccare su ‘Entra con Cie’, sempre dal sito, e scegliere come ricevere il secondo livello di autenticazione: via sms oppure con scansione QR code. In questo modo su siti e app pubblici si può scegliere di entrare con Cie, anche se non tutti al momento hanno attivato l’accesso di livello uno e due. Molti richiedono ancora il vecchio livello tre, che però dovrebbe essere destinato solo ai servizi più critici (come la firma di contratti).
fonte immagine: https://www.cartaidentita.interno.gov.it/la-carta/
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